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Assolto definitivamente Padre Mario Bartolini anche nel processo di appello

Padre Mario BartoliniL'Associazione ALOE continua a stare a fianco del missionario nella sua lotta a favore dei campesinos

Nella giornata di ieri 13 gennaio, il Dr. Constante Díaz del Vicariato Apostólico de Yurimaguas ha comunicato che la Sala del Potere Giudiziario di San Martin (Alto Amazonas – Perù)  ha già espresso la propria opinione sul caso di padre Mario Bartolini e del giornalista peruviano Geovanni Acate, ed ha ratificato la sentenza di assoluzione del Potere Giudiziario di Yurimaguas. In  questa sentenza di appello anche i dirigenti del FREDESAA insieme ai leaders indigeni che erano stati giudicati colpevoli e condannati nella sentenza di Yurimaguas, sono stati ASSOLTI da questa sentenza di appello. Come si ricorderà nel 2009 durante la mobilitazione del popolo indigeno l’intero gruppo fu processato per veri reati, il più grave era quello di RIBELLIONE CONTRO LO STATO. 

La mobilitazione che l’associazione ALOE, insieme a tante altre istituzioni, aveva avviato a partire dal maggio 2010 e portata avanti con tenacia ed insistenza per tutto l’anno fino alla prima sentenza di assoluzione del 23 dicembre 2010 e poi anche successivamente ha portato i suoi effetti. Certamente a questa felice conclusione del processo per l’intero gruppo si è arrivati anche grazie al nuovo contesto politico seguito al cambio di presidenza al potere in Perù. Il principale accusatore contro padre Mario erano infatti gli uomini del partito allora al potere. Siamo estremamente soddisfatti per questa felice conclusione della vicenda e aspettiamo Padre Mario qui nelle Marche, visto che ora potrà finalmente pensare ad un suo ritorno per un periodo di vacanza nella sua terra di origine.

Nel frattempo però continua la lotta legale dello stesso padre Mario insieme ai suoi collaboratori e collaboratrici, in primo luogo suor Lucero Guillen, per la difesa dei diritti di proprietà dei campesinos di Barranquita contro le mire delle multinazionali. Ci scrive  Lucero: “La lotta per la terra e i boschi di Barranquita è costante. Domani abbiamo una riunione con il sindaco ed i consiglieri del comune, affinchè vengano definite le loro posizioni politiche ambientali e delle terre. Sarà una riunione abbastanza accesa perchè abbiamo concordato che saranno presenti le due parti: il Comune e la Società Civile, rappresentati dai rispettivi legali. Il nostro legale è già a Barranquita. E anche il 10 abbiamo ottenuto un'altra riunione con autorità e lider comunali per  avanzare la richiesta di ciò di cui abbiamo bisogno affinchè il nostro territorio venga qualificato come riserva comunale. Dobbiamo dimostrare che abbiamo biodiversità.  Il nostro territorio è molto ricco, nonostante tutti i danni che gli sono stati arrecati dalle grandi estensioni di aree deforestate. All'inizio di febbraio torneremo ad un'altra riunione e nel frattempo tutti dovranno organizzare riunioni con la gente dei propri paesi”.

L’Associazione ALOE già da un anno sta affiancando questa battaglia legale finanziandone le spese legali. Il progetto per la salvaguardia dei boschi e delle terre campesine di Barranquita è stato uno dei progetti che la Provincia di Ascoli finanzierà con il ricavato dell’asta della solidarietà dell’11 dicembre 2011.

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