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L'Urna di San Nicola torna a Sant'Angelo in Pontano
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Emozioni, testimonianze ed immagini da un evento tanto atteso dalla comunità santangiolese e dai paesi limitrofi

A distanza di qualche giorno dal ritorno dell’urna del Patrono San Nicola di Sant’Angelo in Pontano, ci ritroviamo a riflettere su quanto emozionante sia stato questo evento per l’intera comunità santangiolese, da chi si è dato da fare per l’organizzazione a chi ha semplicemente contribuito con una preghiera durante i giorni di permanenza del Santo: questo evento ha coinvolto praticamente tutti noi!

L’emozione è iniziata, forte e travolgente, già da sabato 29, quando ci siamo recati alla Basilica tolentinate per accompagnare l’urna a Sant’Angelo in Pontano: quel pomeriggio ha inaugurato l’impegno dei componenti della Confraternita di San Nicola, del Consiglio Parrocchiale Pastorale e dei collaboratori della Parrocchia per garantire un pellegrinaggio sereno e ricolmo di fede. Siamo passati, tutti dietro all’urna in devoto raccoglimento, di paese in paese, sostando in ognuno di essi per delle brevi pause di preghiera e di fedele riflessione. Fino a che, tra i canti di lode e le note dell’Inno a San Nicola, l’urna è giunta finalmente alla fonte di Santa Lucia, nel suo paese natale: è proprio qui che tutta la comunità, accogliendo anche numerosi ospiti accorsi per l’occasione, si è raccolta attorno al suo Patrono per dare inizio alla processione di accompagnamento verso la Chiesa Collegiata. È con orgoglio e soddisfazione che siamo lieti di ricordare le note del Corpo Filarmonico Cittadino Santa Cecilia; le preghiere del parroco Don Basilio e del frate tolentinate; i fiori sparsi per il cammino; le associazioni del paese tutte riunite per l’evento; i palloncini; gli stendardi; ma soprattutto, cosa più importante, la comunità intera dal più piccolo al più anziano, calorosamente unita a San Nicola in un momento di fede sincera e di rispetto.

A seguire la Santa Messa e poi l’inizio delle veglie, rigorosamente organizzate per contrade e gruppi di animatori di preghiera, che hanno scandito gli orari nella notte di sabato, come in quella di domenica. Possiamo e vogliamo portare una testimonianza del calore che, durante tutto il tempo in cui la Collegiata ha ospitato San Nicola, è stato dimostrato da tutti. Nell’ammirare l’urna posizionata davanti all’altare i fedeli offrivano saluti, preghiere e chinandosi, rivolgevano un loro intimo pensiero e le loro intenzioni personali.

La notte non lo ha lasciato solo nemmeno per un istante: allietata da canti e preghiere, la chiesa si è tinta di sorrisi di felicità dipinti sui volti di chi, su un sottofondo inebriante di serenità, si è dato il cambio per fare compagnia all’amatissimo Santangiolese.

Quanto detto si è confermato ai nostri occhi lunedì 31, durante la Santa Messa di saluto a San Nicola. Nonostante fosse un calda mattina di un giorno lavorativo di fine agosto, la chiesa era ricolma ancora una volta di fedeli, a coronare quei giorni di grazia appena trascorsi. È stata una celebrazione gioiosa, ma allo stesso tempo velata da una lieve tristezza, perché era per noi come lasciar andare un concittadino speciale. Sapendo però che quello non era un addio, lo pensiamo come un momento di vicinanza per aspettare, con una fede ancora più forte, il prossimo ritorno. L’emozione è cresciuta allora guardando i volti rigati di lacrime e ascoltando le parole di Don Basilio, nonché i suoi sinceri ringraziamenti, rivolti a chi ha donato anche un solo gesto o un singolo aiuto per assicurare tre giorni di piena santità. Accompagnati da questo ricordo indelebile che portiamo nei nostri cuori, siamo in fervida attesa del 2025, certi della rinnovata grazia ed armonia che il nuovo ritorno di un Santangiolese al suo paese natale ci regalerà ancora una volta.

 

La testimonianza delle monache del Monastero di Sant'Angelo in Pontano

Come non gioire vedendo le opere di Dio in Te?

O S. Nicola, Tu sei un raggio della gloria di Dio e sei venuto in mezzo a noi.

Ti ho visto risplendere nel volto di ogni fratello e sorella – anche nel volto dei sofferenti...

Grazie che sei passato donando gioia e pace.

Tutto è stato fatto perché Ti amiamo e lodiamo il Signore per Te.

 

Carissimi fratelli e sorelle di S. Angelo!

                Io, Madre Elisabetta, il 30 Agosto venendo a pregare alle ore 5 sentendo che si cantava attorno a Te mi sono commossa...ma poi iniziando la nostra liturgia il Signore si è fatto presente con la Sua parola:

                               “Se oggi ascoltate la sua voce non indurite i vostri cuori...”

                Il Signore mi confermava che se io ascolto la Parola di Dio sarà nelle Sue mani, felice – se l’accolgo sarò e diventerò come il Signore mi ha pensata.

                È stata bellissima l’Eucarestia, tutto il paese era presente nella Chiesa Collegiata S. Salvatore. Mai visto un’assemblea così unita e organizzata intorno a S. Nicola guidata dal suo Pastore e Parroco D. Basilio. I Sindaci delle vicarie, in particolare il nostro Sindaco Agostino, marescialli, carabinieri, Confraternite, il consiglio pastorale...Tutte le organizzazioni e gruppi parrocchiali...

                Sono rimasta ammirata per la liturgia e per la compostezza, e ancora di più per la gioia che si poteva vedere su tutti i volti ...

Grazie, popolo di Dio...popolo di S. Angelo, grazie della vostra presenza.

Abbiamo sofferto vedendo che Tu, S. Nicola, tornavi a Tolentino, ma siamo certi che resti in mezzo a noi.

                Fratelli tutti di S. Angelo, grazie della vostra gentilezza verso di noi. Io vi ho portati tutti – quelli che conosco e non conosco – al Signore e a S. Nicola. Vi porto nel cuore e che S. Nicola vi protegga!

                Anche voi pregate per me e per il monastero di S. Angelo.

 

Dio vi benedica tutti,

Madre Elisabetta Fratoni

 

Quando dalla Germania sono arrivata a S. Angelo ho notato subito sul cartello stradale la scritta "città natale di S. Nicola" - e da quel momento ho sentito un forte legame con S. Nicola che mi accoglieva nel suo paese natio. Andando avanti nella vita monastica tutte le tappe sono state segnate dall'intervento salvifico e dalla presenza benevola di S. Nicola. Soprattutto prima della professione semplice il 28 Luglio 2012 questo santo così sereno e pacifico si è fatto conoscere di più e con l'aiuto della sua intercessione ho fatto i voti. Dopo quasi sei anni in monastero per me è arrivato il momento di fare la consacrazione monastica con i voti per tutta la mia vita. S. Angelo mi diventerà casa per sempre con la Professione Solenne che farò il 01 novembre 2015. Il ritorno di S. Nicola proprio in questo tempo mi ha molto colpito e consolata. S. Nicola è venuto anche per me, in modo molto personale e mi auguro che dal cielo mi possa accompagnare nella mia nuova patria e nel mio cammino monastico ancora per molti anni. I giorni stessi della sua visita sono stati per me pieni di gioia. È stato molto bello partecipare un po' alla preparazione della liturgia, sentire come l'affetto per il nostro santo ci univa con tanti compaesani, vedere lo zelo e l'amore con cui tanti hanno collaborato in semplicità per far riuscire questi giorni di festa. A Berlino non avevo mai visto niente di simile, perchè stata una città protestante per moltissimo tempo e la venerazione dei santi non c'è proprio più. Nel momento dell' arrivo di S. Nicola in Chiesa ho sentito che eravamo una sola famiglia che accoglieva un membro caro e amato. Certo, io sono venuta da poco in questo paese. Però devo dire che S. Nicola mi ha fatto sentire a casa e mi ha fatto vedere la grande comunità di cui faccio parte insieme a Lui. La sua santità mi incoraggia, la sua semplicità mi rincuora, la sua serenità mi da speranza. Possa lui dal cielo intercedere per tutti noi, unirci sempre di più nell'amore di Dio e per i fratelli e fare sì che tutti noi possiamo cantare la sua lode qui in terra e l'eterno alleluia in cielo.

Suor Federica

 

Non essendo originaria di questo paese e non avendo, per ignoranza, alcuna devozione per questo Santo, devo purtroppo ammettere che la notizia della venuta delle spoglie di S. Nicola ha messo inizialmente la mormorazione nel mio cuore perché mi scoraggiava l’idea dei tanti preparativi, prove di canto, spostamenti, sconvolgimento dei nostri orari, "bagni di folla" e quant’altro...  Ma, come spesso succede, mi sbagliavo e non vedevo che tutto questo faceva parte dei tanti doni che il Signore ha preparato per me. Per mia fortuna Dio ha una misericordia infinita e nonostante le mie resistenza e ribellioni, si è manifestato alla mia vita con questo evento.  

Già con l'arrivo del Santo in chiesa, cantando l'inno in maniera così solenne, leggendo la fede e la devozione negli occhi dei parrocchiani, vedendo la passione e le energie che il nostro parroco e i suoi collaboratori hanno messo nell'organizzazione, mi sono commossa e ho sentito che questa esperienza avrebbe lasciato un segno nella mia vita. E' stato molto bello poter conoscere meglio la sua storia, gli aneddoti della sua vita, la sua fede, il suo amore e la sua fedeltà al Signore. Sono state molto toccanti anche le parole dei presbiteri che ci hanno accompagnato in questo cammino. Il Signore mi ha veramente parlato attraverso fatti e persone concrete, mi ha ricordato la mia chiamata alla santità, mi ha invitato di nuovo a basare la mia vita in Lui e sulla carità, a imitare lo zelo dei santi che Lui ci ha dato come esempio.

La veglia mattutina che per pigrizia tanto temevo è stata invece una piacevole sorpresa, un momento di intimità profonda con il Signore che mi ha fatto certamente progredire nella crescita spirituale.

Concludendo, i frutti di questo appuntamento con S. Nicola sono stati molti: è aumentata la comunione nella nostra comunità come anche tra la nostra comunità monastica e quella parrocchiale, abbiamo ricevuto tutti una Parola, abbiamo ricevuto tante grazie, abbiamo un nuovo memoriale dell'amore di Dio. Inoltre, io personalmente ho visto per l'ennesima volta che Dio è molto più grande delle mie miserie e debolezze, ho iniziato finalmente a sentire S. Nicola come mio patrono, a invocarlo nei momenti di angoscia e di difficoltà, a chiedere la sua intercessione per la guarigione delle ferite della mia anima e, nonostante le mie premesse, è stato come rincontrare un vecchio amico che non vedevo da anni ma che ho sempre conosciuto e che mi ha sempre voluto bene. Sicuramente nella storia della mia vocazione c'è anche il suo zampino! E, come ha detto Padre Giuseppe: è bello avere un nuovo amico in cielo! ...GRAZIE SAN NICOLA!!! Intercedi per noi!

 

Suor Sion

 

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