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Festeggiati i 10 anni dalla consacrazione della Chiesa della Natività di Maria

Chiesa della Natività di Maria - Colbuccaro di CorridoniaLa comunità di Passo del Bidollo di Colbuccaro di Corridonia ha ricordato, in una Santa Messa, il percorso verso l'edificazione del nuovo tempio

 

16 Maggio 2010 - 10° anniversario della consacrazione della Chiesa della Natività di MariaIl 16 maggio scorso, con una cerimonia che ha riportato indietro negli anni la nostra mente, la comunità di Passo del Bidollo di Colbuccaro ha festeggiato il 10° anniversario della consacrazione della chiesa dedicata alla “Natività di Maria”.

Il parroco don Luciano Montelpare e don Luigi Cartechini, ora parroco emerito della parrocchia SS. Lorenzo e Ilario di Colbuccaro, di cui la chiesa fa parte, hanno concelebrato la messa alla presenza di moltissime persone, che hanno voluto condividere questo momento così importante per la comunità intera.

Nel lontano 1994 un gruppo di abitanti di questa frazione ha manifestato la volontà di realizzare questa chiesa, visto che la Santa Messa veniva celebrata nei garages messi a disposizione da alcuni parrocchiani. Resterà sempre nei nostri cuori Luigi Del Bianco, presidente del comitato costituito il quale, con i componenti del comitato stesso, affiancò con grande entusiasmo don Luigi Cartechini, allora parroco e, insieme al geom. Sandro Giustozzi, presentarono un progetto al Comune, che fu subito accettato.

I lavori, cominciati agli inizi del 1996 e proseguiti in maniera spedita, consentirono, già nell’estate successiva, di celebrare la messa nel locale sottostante la Chiesa e, a partire dal 3 novembre 1996, fu celebrata la prima Messa per i defunti della comunità, officiata da Mons. Cleto Bellucci, favorevolmente impressionato dalla partecipazione e dalla collaborazione dei parrocchiani.

Grazie ad un contributo chiesto alla CEI da parte di Mons. Bellucci, i lavori proseguirono, ma dobbiamo comunque ricordare che il contributo è riuscito solo in parte a coprire le spese sostenute: molte opere, infatti, sono state realizzate grazie alla generosità delle ditte e degli artigiani che hanno messo a disposizione professionalità e i materiali per il raggiungimento del pieno obiettivo.

Con molto sacrificio e grazie al contributo di tanti, il 14 maggio del 2000 il compianto Mons. Gennaro Franceschetti ha consacrato la Chiesa alla “Natività di Maria”, consentendo alla comunità di iniziare a camminare prendendo a modello Maria, molto venerata.

Oggi, trascorsi 10 anni da quel giorno, don Luigi Cartechini, parroco emerito che ancora presta la sua preziosa opera nella nostra comunità, nella sua omelia ha ricordato che, come un’eliambulanza parte per trasportare malati gravi in posti dove si possono curare adeguatamente, così la nostra chiesa deve essere vista come punto di partenza da cui elevare le nostre preghiere affinchè giungano a Dio, per intercessione di Maria SS., consentendoci così di guarire dai nostri mali, fisici e spirituali. Ha ricordato anche l’orgoglio provato quando una persona, passando davanti alla chiesa ancora in costruzione, ha esclamato: “Ma chi è questo signore che si è fatto questa bella casa?” e lui ha risposto: “Questa bella casa è per il Signore!”

Il nostro parroco don Luciano ha ricordato, nel corso della celebrazione quanti, pur avendo desiderato tanto la realizzazione della chiesa, non sono più tra noi e quanti, ancora oggi, prestano la loro opera per la manutenzione ordinaria, considerando la chiesa alla stregua della propria casa.

Nel ricordare i momenti belli e meno belli fin qui vissuti, don Luigi Cartechini ha posto l’accento sulla eterogeneità dei componenti di questa comunità, considerando una vera ricchezza le forme di collaborazione messe a disposizione da tanti.

Una vera comunità deve essere attenta a valorizzare tutti e nel giorno dell’Ascensione possiamo tornare nelle nostre case con una riflessione in più: Gesù non vuole che noi stiamo con il naso all’insù, a guardare Lui che torna dal Padre, ma che volgiamo lo sguardo avanti per scegliere accuratamente il percorso da fare e per incontrare gli occhi di chi ci è di fronte. Inoltre, se non abbassiamo lo sguardo a terra con umiltà, corriamo il rischio di calpestare i poveri, gli emarginati, quelli che hanno bisogno di noi e della nostra testimonianza.  

Quando, al termine della Santa Messa sono state proiettate alcune foto e un breve filmato della inaugurazione, per tutti noi è stata una grande emozione poter rivivere alcuni dei momenti più importanti della cerimonia.

E’ seguito anche un momento conviviale nei locali inferiori della chiesa, oggi adibiti alle aule di catechismo e, il sabato pomeriggio, all’oratorio per bambini, ragazzi e giovani della nostra comunità, dedicato a Franca Nicolai, prematuramente scomparsa qualche mese fa.

 

Corridonia, 20.5.2010

 

                                                                                          Giampalma Guardati Cimini

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