rosone

Riceviamo e pubblichiamo

Auguri di Santa Pasqua dall'Argentina

 Pasqua Argentinadi Renato Francesco Maizza, novizio missioni Consolata

PAsqua ArgentinaCarissimi,

Cristo è veramente risorto alleluia alleluia!!! E' con questa gioia nel cuore che scrivo al Vescovo della Chiesa Fermo e ai professori della Facoltà Teologica, a tutti i sacerdoti che ho conosciuto nel mio cammino vocazionale, alla Pastorale Giovanile, ai Missionari della Consolata di Santa Maria a Mare, agli animatori, ai giovani e alle famiglie del Koinè,  alle persone anziane sole, ammalate… a coloro che sono lontani dalla Chiesa, per fare i miei più sinceri auguri di una Buona e Santa Pasqua. Sono passati quattro mesi dal mio arrivo qua in Argentina, tante sono le esperienze che ho avuto modo di vivere. A gennaio ho vistato due missioni dove l’Istituto della Consolata lavora: Oran e Huhuj che si trovano nel nord. Realtà belle e problematiche allo stesso tempo, sono due zone molto povere, e molto calde, pensate che in estate (novembre – marzo) la costante è di 40 -50 gradi, infatti io mi sono preso un bella insolazione, 41 di febbre, mamma mia che esperienza ragazzi.
 
Il 10 di gennaio abbiamo iniziato ufficialmente il noviziato: ho incontrato per la prima volta i miei compagni di viaggio, 4 Colombiani, 2 Brasiliani, il mio formatore (maestro) che è Argentino, e il padre economo che è Italiano. Così abbiamo iniziato questo cammino, bello e intenso. Pensate! Qua tutti parlano spagnolo, tranne me, ma piano piano sto imparando … e vi assicuro che mi piace tantissimo. All’inizio mi arrabbiavo un po’ con me stesso, perché volevo dire una cosa e gli altri ne capivano un'altra, ma alla fine ho capito che arrabbiarsi non serve a niente, bisogna ritornare un po’ bambini e ricominciare tutto da zero, dalla lingua, alla cultura, al cibo… quello che si chiama “inculturazione”: lasciare un po’ i propri schemi, le proprie certezze e sicurezze per dare spazio all’altro, per accoglierlo nella sua totalità e, allo stesso tempo, farsi accogliere.
Il Tempo di Quaresima è stato un periodo eccezionale, straordinario! Il noviziato, a differenza degli altri anni, di formazione è caratterizzato da uno stile “contemplativo” dove si è chiamati a fermarsi per entrare in contatto con se stessi, con la propria storia, la propria realtà e fare sintesi… Purtroppo la frenesia quotidiana non ci permette di prendere in mano la nostra realtà, e a volte facciamo scelte che non sempre danno un senso profondo alla nostra vita. Vi posso garantire che riflettere, stare in silenzio, meditare la propria storia, aiuta a dare un significato pieno alla propria esistenza, ad uscire dalla mediocrità per puntare in alto, alla Santità, che altro non è che vivere una vita felice, piena di amore e di donazione completa.
 
Inoltre il sabato e la domenica ci viene offerta la possibilità di confrontare la nostra vita con una realtà di missione. Insieme agli altri 6 novizi andiamo in una zona periferica di Buenos Aires precisamente nel paese di Paso del Rey, nella cui parrocchia di Pompeja è presente una nostra comunità di padri; questa è veramente molto grande. A me e ad altri 2 hanno affidato una zona che si chiama san Edoardo. La prima volta che ci sono andato sono rimasto un po’ sconcertato, in primis nel vedere in che condizioni viveva la gente, secondo perché il padre ci spiegava che è una zona altamente pericolosa e terzo mi ha meravigliato la passione, l’amore, l’intensità con la quale i laici si impegnavano per portar avanti la catechesi, le varie attività, l’annuncio missionario sostenendo il parroco che non riesce ad arrivare sempre in tutto il territorio. Domandai a me stesso “E io che faccio qua? Come mi inserisco?…”. Tornai a casa e tutto ciò lo misi alla presenza del Signore… il sabato successivo ritornai, e ragazzi, non ci crederete, mi sentivo a casa! Iniziammo con la visita agli ammalati, a conoscere la gente… tantissimi bambini. Organizzai subito una partita a pallone con loro; erano entusiasti! Alla fine li radunai tutti, e con il mio spagnol-italiano gli chiesi di aiutarmi a imparare la lingua, quindi a ritornare anche il giorno dopo. Bellissimo ragazzi, la mattina seguente erano tutti lì, pronti ad aiutarmi, emozionante!!
 
Ora tutti i sabati e domenica andiamo là, facciamo visita agli ammalati, aiutiamo nella catechesi, facciamo “oratorio”. La Domenica aiutiamo la gente a vivere l’Incontro con il Signore attraverso la Liturgia della Parola. Purtroppo non è possibile celebrare sempre la messa, in quanto i sacerdoti sono pochi e non arrivano a coprire tutta la parrocchia. Il bello di tutto ciò che in questa zona non abbiamo la cappella quindi ogni volta c’è una famiglia che si offre per far diventare la sua casa una piccola “Chiesa domestica”. 
 
Stiamo lavorando molto sui giovani e sulle famiglie. Sono veramente felice, e poi per la prima volta domenica 19 marzo ho presieduto la Celebrazione della Parola in “Castellano”…è stato emozionate per me… 
 
La cosa è bella che alla fine della liturgia si sono avvicinati i ragazzi che sono i miei maestri, dicendomi che avevo usato una parola che in “Castellano” ha un doppio significato… allora capii perché tutti ridevano.
 
Prima di lasciarvi vorrei chiedervi un piccolo favore: pregate tanto per le famiglie e i ragazzi della Parrocchia di Paso del Rey, perché’ mercoledì scorso sono stati colpiti da un forte “mini Uragano” che ha investito tutta la Capitale Argentina (ci sono stati 16 morti) e la nostra casa (dove ci sono i padri Missionari della Consolata) ha subito grossi danni. Io insieme agli altri dovevamo trascorrere la Settimana Santa con loro, ma a causa di questo forte maltempo non abbiamo potuto. Vi ringrazio anticipatamente per la preghiera!!!
 
Ora vi lascio, forse sono stato un po’ lungo, ma vi assicuro che le cose da raccontare sono veramente tante, spero di poterlo fare in qualche altra occasione.
Nell’attesa però vi auguro di vivere intensamente la Pasqua, e in particolare la Pentecoste, affinché la discesa dello Spirito Santo rinnovi in noi il desiderio di annunciare Gesù fino agli estremi confini della terra e, soprattutto, ridoni a ciascuno la gioia di sentirsi Cristiano impegnato perché oggi si possa realizzare il Regno di Dio in mezzo a noi!!!
 
Con la gioia del Cristo risorto nel Cuore, rinnovo a tutta la comunità i miei più sinceri auguri di Buona Pasqua.
 
Renato Francesco Maizza
Novizio Missioni Consolata
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