rosone

Turismo Religioso

I Parchi Culturali Ecclesiali

Don Mario LusekDon Mario Lusek presenta un'iniziativa per far conoscere un "sistema" di turismo religioso e di valorizzazione dei "beni culturali"

Il terzo appuntamento di “Ci rimettiamo in gioco” (titolo del 3° Convegno dei direttori diocesani e degli operatori dello sport, turismo e tempo libero) si terrà a Senigallia il 14 e 15 marzo 2014 nella bella e suggestiva Rotonda a mare nei pressi del litorale cittadino. La caratteristica di questo appuntamento, è quella di essere itinerante sul tutto il territorio nazionale, disseminato in dieci tappe e scaglionato su sette mesi, da gennaio a luglio 2014. I dieci appuntamento, inquadrati nella nuova programmazione dell’Ufficio Nazionale della CEI, sono stati divisi in tre filoni d’interesse. Il primo filone riguarda la tematica dei pellegrinaggi, dalle nuove e vecchie vie di pellegrinaggio, alla spiritualità della strada, fino a giungere agli itinerari religiosi legati ai santuari. Il secondo filone è incentrato sulla tematica del turismo e turismo religioso. In questo ambito saranno inquadrate le esperienza di lavoro in ambito turistico del progetto “Policoro”, la vasta realtà dell’ospitalità di carattere religioso e il nascente progetto dei “Parchi culturali ecclesiali” che rappresenta una interessante sperimentazione di un sistema turistico religioso. Per finire, il terzo filone è incentrato sullo sport ed il tempo libero. In questo ambito si iscrivono quattro appuntamenti per altrettante tematiche. Si partirà dalla questione della formazione degli educatori sportive, che si collega strettamente con la tematica dei nuovi luoghi educativi, per passare alla sport in parrocchia come risorsa pastorale, per finire con l’esperienza della “Scuola di Pensiero”, fortunata iniziativa a carattere nazionale, per la formazione di un nuovo pensiero e umanesimo nel mondo dello sport.
La tematica di questo terzo convegno sarà “I parchi culturali ecclesiali. Un “sistema” di turismo religioso e di valorizzazione dei “beni culturali”.
L’obbiettivo di questo momento di confronto è quello di proporre un sistema territoriale che promuova, recuperi e valorizzi, attraverso una strategia coordinata e integrata, il patrimonio liturgico, storico, artistico, architettonico, museale, recettivo di una o più Chiese. Azione particolarmente importante per una fruizione turistica, promozionale e pastorale.
L’idea è nata da una naturale convergenza di obiettivi della rivista “Luoghi dell’Infinto” (mensile di Avvenire) diretta da Giovanni Gazzaneo anche nella sua polivalente veste di presidente della fondazione “Crocevia” e l’Ufficio Nazionale della Cei per la Pastorale del turismo sport e tempo libero e trovando poi attenzione in diverse parti d’Italia. E’ di creatività, infatti, che ha bisogno la Pastorale del turismo.
Creatività nella cultura dell’accoglienza che non è solo questione di ricettività ma di presenza: “esserci” con gli strumenti propri della pastorale (ascolto, accompagnamento, guida, spazi di incontro, qualificazione dei nostri volontari, collaborazioni con le associazioni di categoria). Creatività nella “qualità” dell’offerta: qui la Chiesa può certamente mettere in campo non solo i “beni culturali”, ma anche la sua competenza educativa evidenziando le diverse sfaccettature della “qualità stessa”: storica, artistica, teologica, umana.
Nella formazione. Ma anche una nuova idea di “marketing” che non metta al primo posto il profitto ma la persona, in questo caso il viaggiatore. L’dea di “parco ecclesiale” va letta nella prospettiva della “pastorale integrata”: non disperdere un patrimonio incredibile di risorse umane, culturali, storiche e di fede rappresentato dalle Cattedrali, dai Santuari, dai Monasteri ed Eremi, dai Musei ecclesiastici, dalle feste patronali, alle vie di pellegrinaggio fino alle foresterie, alle case per ferie, alle strutture di accoglienza semplice. Queste risorse “messe in rete” e collegate tra di loro da eventi e iniziative di spessore e di qualità, diventano non “offerta” da vendere ma sistema che produce cultura, promuove il dialogo e la pace, diventa evangelizzante. Unendo le forze e indicando strategie comuni si rendono possibili nuove forme di presenza e azione in questo campo. E la messa in rete delle risorse riguarda anche la sinergia con gli enti locali (regioni, provincie, comuni..): attraverso nuovi strumenti operativi: protocolli di intesa, commissioni paritetiche, progetti da elaborare e quindi poi sostenere ( e la Regione Marche ha un solida esperienza in questo senso).
A Senigallia poi si è registrata una motivata e convinta volontà di attuazione da parte della Chiesa Locale nella persona del Vescovo S.E. Mons. Giuseppe Orlandoni, la Caritas Diocesana, il settore dei beni Culturali e la Cooperativa promossa dalla stessa Diocesi “Undicesima ora”. Da qui anche la scelta del luogo dell’iniziativa.”


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