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Questo evento fa parte di un ciclo annuale di conferenze iniziato l’anno scorso a Villa Nazareth a Fermo. L’anno scorso il prof. Morselli ha presentato i tre volumi della “Bibbia dell’amicizia”, che è un complesso di commenti fatti da cristiani (da diverse confessioni) ed ebrei, indicando la strada del dialogo ebraico-cristiano, dopo il Concilio Vaticano II, e i suoi sviluppi successivi, arrivato al momento in cui ebrei e cristiani commentano insieme la Sacra Scrittura. Questo gesto-commento puntualizza da una parte il cammino fatto dal Concilio fino a oggi nel dialogo ebraico-cristiano, dall’altra ci invita tutti, ebrei e cristiani, a riflettere sul valore storico-culturale della Sacra Scrittura. Anche se, l’antico e il nuovo Testamento, sembrano distaccati, i Concili nella storia hanno decretato la validita di entrambi i Testamenti, e Il Concilio Vaticano II ha ribadito l’importanza dell’Antico Testamento per la vita della comunità cristiana, nella costituzione dogmatica Dei Verbum.

Capire il nesso tra L’Antico Testamento e il Nuovo Testamento non è possibile senza riscoprire l’ebraicità di Gesù. In tal senso, abbiamo considerato necessario richiamare Marco Morselli. Il tema non è nuovo in ambito della ricerca, ma addiritura è un dato certo “Gesù è ebreo e lo sarà per sempre” (nel 1985 è uscito il Sussidio per una corretta interpretazione dell’ebraismo) .

Cercare e riscoprire nelle Sacre Scritture l’importanza del popolo ebraico e la significativa opera di Salvezza operata da Gesù ebreo, è il compito per una riscoperta della fede Biblica in un mondo pluri-culturale in cui i’identità religiosa suscita tante domande ed è necessario riscoprire le nostre profonde identità. L’incontro tra fedi e culture non ci deve spaventare, ma da una parte arricchisce le nostre conoscenze e dall’altra ci aiuta a riscoprire le nostre radici nel rispetto del Dio della storia che accompagna e fa possibile la nostra storia di Salvezza.

“L’ebraicità di Gesù” un tema prediletto sia per ebrei che cristiani, in quanto ci aiuta a capire la salvezza operata da Dio nella storia, sia nel popolo ebraico (le alleanze) sia in Gesù Cristo (nei sacramenti della Chiesa), per la salvezza dell’Umanità, in un ottica in cui la storia della Salvezza ha una valenza storico salvifica, cioè Biblica. Anche se il cammino sembra lungo per riscoprici come fratelli, una strada è stata aperta con “L’ebraicità di Gesù”, conferenza a cui vi invitiamo.

don Cristian Bulai

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