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Promuovere il coraggio, l'amicizia e il rispetto attraverso il teatro
E’ partita alla grande la missione a Manaus, metropoli amazzonica di circa 2 milioni di abitanti, un tempo capitale del caucciù, ora città industriale tra le più importanti del Brasile, ma con i suoi gravi problemi di periferie degradate, luoghi di miseria e di abbandono. Un sfida, quella che il gruppetto di operatori teatrali de “I teatri del mondo” di Porto sant’Elpidio e del “Teatro Verde” di Roma, ha deciso di portare tra i bambini di strada del quartiere di Colonia Antonio Alexio, dove opera una associazione di volontariato brasiliana denominata “Ler para Crescer”, “leggere per crescere” che si propone il recupero e la formazione dei bambini di strada attraverso la promozione di ludoteche, biblioteche e attività varie, fra cui quelle teatrali, al servizio di questi bambini abbandonati. Tra i leader di questa associazione c’è un giovane italiano, Tommaso Lombardi, di origine piemontese, ma vissuto per alcuni anni a Fermo, dove è entrato in contatto e ha fatto parte, per un certo tempo, dell’associazione missionaria ALOE Onlus. Tommaso ed Elaine, la sua ragazza brasiliana, dopo un periodo trascorso tra gli indios Yanomani, hanno deciso di dedicare la propria vita al servizio delle terribili condizioni dei bambini di strada di Manaus; e ALOE ha deciso di appoggiare dall’Italia la loro azione. E’ stato per questo che quando Marco Renzi, responsabile e animatore de I teatri del mondo, si è rivolto ad Aloe per una possibile collaborazione, si è pensato subito a Tommaso e alla sua Manaus.
Dopo mesi di preparazione, finalmente il gruppetto di operatori teatrali, composto da Oberdan Cesanelli, Stefano Leva e Federico Mancini de I teatri del mondo e Fulvio Coen, Gianluigi Capone e Diego Di Vella del Teatro Verde di Roma, con la macchina fotografica di Ennio Brilli, il 9 settembre volano nella capitale amazzonica e subito si immergono nel lavoro, preparato Tommaso ed Elaine. Quindici giorni intensi di attività teatrali con bambini e ragazzi del quartiere che si concluderanno con l’allestimento di uno spettacolo finale dedicato alla figura del Guerrin Meschino, storia medievale che mette in campo un personaggio alla ricerca della propria identità e che nel percorso vive valori importanti come il coraggio, l’amicizia, il rispetto, valori importanti da promuovere anche tra i bambini di strada di Manaus e ovunque. Gianluigi Capone del Teatro Verde di Roma è il capo spedizione; Oberdan Cesanelli il nostro corrispondente da Manaus.
Scrive Oberdan a quattro giorni dal loro arrivo: “lavoriamo in un quartiere molto difficile, gente povera ma dignitosa, i bambini giocano scalzi per le strade, tra l'immondizia e i resti di macchine ed elettrodomestici. I bambini sono stupendi e ogni giorno ne arriva qualcuno nuovo, tanto che oggi Elaine è stata costretta a non prenderne tre perché sono già troppi. Vogliono foto con noi e oggi sono stati addirittura intervistati da due televisioni. Lavoriamo mattina e pomeriggio, pranziamo da padre Geraldo, un prete come piace a noi, che vive tra la gente e per la gente. Ieri sera siamo stati a visitare una comunità di recupero per tossicodipendenti, hanno fatto teatro con noi con un entusiasmo fuori dal comune, ci hanno chiesto di tornare. Fa tanto caldo e le zanzare non ci danno tregua, ma il sorriso e l'entusiasmo di Donizetti, Washington, Fernanda, Jassimi, Carol, Gustavo, Igor e tutti gli altri, sono una bella iniezione di energia”. E il giorno successivo, 14 settembre, scrive ancora: “Oggi giornata dura. Al mattino giro per il quartiere di Tommaso. Volti allegri, belle facce, nonostante tutto. Poi visita ad un gruppo di ragazzi di strada: vivono sotto un ponte, sul fiume. Ci hanno accolto come amici, grazie a Tommaso che li va a trovare e ogni tanto sta con loro. Vederli con la bottiglia piena di mastice perennemente in bocca e' stato un pugno nello stomaco. Dormono tra i pilastri e la strada, tra l' immondizia. Gigi ha fatto un po' di capoeira con loro. Si sono scusati perche' non erano lucidi. Rifiutati da tutti, dalla famiglia, dalla societa'. Ignorati, come se non ci fossero. Ma ci sono. Le foto con Obison (ci chiamiamo quasi uguale...) me le tengo. Poi laboratorio con i nostri bambini. E mi auguro che ognuno di loro abbia l'opportunità che ad Obison e agli altri non e' stata data”.
Il progetto in corso, pur nella sua qualità di evento puntuale e circoscritto nel tempo, appena due settimane, si inserisce in una programmazione di lavoro che Tommaso Lombardi sta portando avanti con la sua associazione Ler para Crescer e in collaborazione con la Parrocchia di Nostra Signora delle Grazie, e che l’associazione Aloe Onlus, insieme a I teatri del Mondo e al Teatro Verde, continueranno ad appoggiare anche dall’Italia nei prossimi mesi, per offrire il proprio contributo ad un mondo più a dimensione di bambini e di ragazzi. Tommaso ed Elaine a dicembre verranno in Italia, e sarà una bella occasione per fare una valutazione dell’intervento e per programmare la collaborazione futura.
Lo sviluppo del progetto in corso a Manaus può essere seguito anche sul profilo Facebook Aloe Onlus, oltre che sulle pagine personali dei protagonisti.
Franco Pignotti
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