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L'episodio della fuga in Egitto del Vangelo di Matteo narrato in quaranta dialetti, tra cui quello montapponese dell'entroterra fermano
Un libro di Manlio Baleani dal titolo "Fuga in Egitto. Il racconto di Matteo in quaranta idiomi parlati in Italia" raccoglie i contributi dialettali di vari autori tra cui il Prof. Fortunato Frontoni di Montappone. Nel vangelo di Matteo (cap. 2 vv. 13-15) si racconta la precipitosa fuga della sacra famiglia in Egitto per sfuggire alla strage ordinata da Erode sui bambini maschi.
L’ennesimo esempio di come sia necessario emigrare in terra straniera per salvarsi dalle persecuzioni o dalla fame. Era già successo a un intero popolo, quello di Israele, secoli addietro. Anche oggi in un mondo globalizzato, dove è facile spostare ricchezze, ci sono masse di diseredati che cercano scampo in altri Paesi.
La raccolta dei testi nelle lingue e dialetti, a partire dal patois valdostano al logodorese sardo, vuol ricordare a tutti gli italiani questo dramma. Ci sono traduzioni molti simili al testo, altre in un racconto più libero. Molte sono in prosa, ma spiccano composizioni poetiche che rendono la narrazione più popolare. Infine tra le versioni riprodotte, vi sono testi datati 1858-64, pubblicati a Londra e ritrovati solo qualche decennio fa.
A Frontoni è toccato il dialetto montapponese dell'entroterra fermano, declinato in vernacolo, sempre sulla base dello stesso testo dell'Evangelista Matteo.
Il libro, edito da Controvento, impreziosito dall'introduzione di Mons. Giovanni Tonucci, Vescovo di Loreto, evidenzia l'importanza delle diversità linguistiche, valorizza le culture locali e i tanti studiosi che, nell'anonimato, conservano e trasmettono le tradizioni.
NOTE SU FORTUNATO FRONTONI
Fortunato Frontoni
Vive a Montappone sin dalla nascita (1951)
1973: si laurea in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Urbino
1976: si specializza in “Storia della Filosofia” presso la stessa Università e consegue successivamente l’Abilitazione all’insegnamento di Materie Letterarie nella Scuola Media
1979: si specializza in “Storia d’Italia dopo l’Unità”
Insegna Materie Letterarie in varie Scuole della Provincia di Ascoli Piceno
1997: pubblica “SALUTI DA MONTAPPONE” Editrice Fortuna, Fano (libro e cartella)
1997-1998-2003-2006: cura mostre dalla collezione personale di cartoline d’epoca aventi per tema i Paesi del Fermano
2000: pubblica “MONTAPPONE dalle origini al 2000: storia, trazioni, leggende”, Ed. Grapho5, Fano
2006-2007: collabora alla pubblicazione di volumi di cartoline d’epoca della nuova Provincia di Fermo
2009: collabora alla pubblicazione del volume di Dario Rossi “La Provincia di Ascoli Piceno nelle cartoline d’epoca” con pezzi della propria collezione
Pittore autodidatta
2007: espone oli su tela aventi per soggetto “cani”, in occasione della seconda edizione della gara cinofila Trofeo Città di Montappone
2007: partecipa al concorso di pittura Premio “San Marco” Città di Servigliano avente per tema “Dai Monti Azzurri al Mare Adriatico”
2008: espone 55 opere nella sua Personale, dal titolo “Paesaggi Paesani”, a Montappone
2009: partecipa al “Premio Arte 2009”
2010: partecipa al “Premio Arte 2010”
Nel sociale
Anni ’70: è Presidente del Circolo ACLI di Montappone
1980-1995: è capogruppo consiliare al Comune di Montappone
1995-1998: è Presidente del Consiglio d’Istituto della Scuola Media Statale “Don Bosco” di Falerone
Dal 1985 ad oggi: è Presidente della Sezione Comunale Federcacciatori di Montappone e Consigliere Provinciale F.I.D.C. di Ascoli Piceno
2009: riceve la Stella d’Argento come onorificenza della F.I.D.C. nazionale per la sua ininterrotta dirigenza federale
2010-2011: è membro della giuria del Concorso Nazionale di Prosa e Poesia promosso dall’associazione culturale Agorà 91 di Appignano (MC).
Eventi dalla diocesi
Ritiro spirituale del clero diocesano animato da Paolo Curtaz
Ritiro spirituale del clero diocesano animato da don Andrea Bezzini
Momento di aggiornamento pastorale per il clero diocesano guidato da don Giuseppe Bonfrate
Momento di aggiornamento pastorale del clero diocesano. Interviene il dott. Francesco De Angelis