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La due-giorni mariana in Vaticano è stata una tappa fondamentale dell'Anno della Fede
“E’ presenza di Maria in mezzo a noi”, la piccola statua venuta da Fatima, e “Maria ci porta sempre a Gesù”. Le parole del Papa danno voce al sentimento di tutti i fedeli uniti in preghiera in piazza san Pietro davanti alla delicata e bellissima icona della Signora di Fatima che apparve a Francisco, Giacinta e Lucia. Cantando e pregando l’hanno attesa e uno sventolio di bandierine bianche ne ha accompagnato la lunga processione in piazza; poi la sosta là dove il proiettile che custodisce nella corona, trafisse il corpo di Papa Woytila nel 1981, quindi l’arrivo al sagrato innanzi a Papa Francesco per l’intronizzazione.
La catechesi del Pontefice giunge al termine della meditazione della piazza sulla Via Matris, le sette tappe dolorose della vita di Maria, dalla profezia di Simeone alla deposizione del corpo di Gesù nel sepolcro il sabato santo, e parte da un interrogativo: "Come è stata la fede di Maria?"
"Il primo elemento della sua fede è questo: la fede di Maria scioglie il nodo del peccato".
E’ nodo, spiega il Papa, ogni nostra mancanza di fiducia in Dio, di ascolto e di compimento della sua volontà. Ma "alla misericordia di Dio nulla è impossibile":
"E Maria, che con il suo 'sì' ha aperto la porta a Dio per sciogliere il nodo dell’antica disobbedienza, è la madre che con pazienza e tenerezza ci porta a Dio perché Egli sciolga i nodi della nostra anima con la sua misericordia di Padre".
La fede di Maria è anche quella che, prosegue il Pontefice, “dà carne umana a Gesù”: avviene quando “lei dice il suo sì all’annuncio dell’Angelo”. Ma l’incarnazione di Gesù sottolinea Papa Francesco “non è un fatto solo del passato”, “ci coinvolge personalmente”:
"Ma quello che è avvenuto nella Vergine Madre in modo unico, accade a livello spirituale anche in noi quando accogliamo la Parola di Dio con cuore buono e sincero e la mettiamo in pratica. Succede come se Dio prendesse carne in noi, Egli viene ad abitare in noi, perché prende dimora in coloro che lo amano e osservano la sua Parola. Non è facile capire questo, ma sì, è facile sentirlo nel cuore".
“Credere in Gesù” prosegue il Pontefice, “significa offrirgli la nostra carne, con l’umiltà e il coraggio di Maria, perché Lui possa continuare ad abitare in mezzo agli uomini”:
"Significa offrirgli le nostre mani per accarezzare i piccoli e i poveri; i nostri piedi per camminare incontro ai fratelli; le nostre braccia per sostenere chi è debole e lavorare nella vigna del Signore; la nostra mente per pensare e fare progetti alla luce del Vangelo; e soprattutto, offrirle il nostro cuore per amare e prendere decisioni secondo la volontà di Dio. Tutto questo avviene grazie all’azione dello Spirito Santo. E così, siamo gli strumenti di Dio perché Gesù agisca nel mondo attraverso di noi".
Ma la fede di Maria è anche, conclude il Papa, “un cammino”, è un seguire come ha fatto lei suo Figlio, quindi ascoltarlo, lasciarsi guidare dalle sue parole; avere i suoi stessi sentimenti e atteggiamenti, “umiltà, misericordia, vicinanza, ma anche fermo rifiuto dell’ipocrisia, della doppiezza, dell’idolatria”:
"La via di Gesù è quella dell’amore fedele fino alla fine, fino al sacrificio della vita, è la via della croce. Per questo il cammino della fede passa attraverso la croce e Maria l’ha capito fin dall’inizio".
La fiammella della sua fede è rimasta accesa sempre anche nella notte, nell’ora della passione di Gesù, sottolinea il Papa, e fino all’alba della Risurrezione:
"E quando le è giunta la voce che il sepolcro era vuoto, nel suo cuore è dilagata la gioia della fede, la fede cristiana nella morte e risurrezione di Gesù Cristo. Perché sempre la fede ci porta alla gioia, e Lei è la Madre della gioia: che ci insegni ad andare per questa strada della gioia e vivere questa gioia!".
“Questa sera, Madre”, è l’invocazione finale del Papa,”ti ringraziamo per la tua fede di donna forte e umile e rinnoviamo il nostro affidamento a te, Madre della nostra fede. Amen”.
(tratto da www.news.va)
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