Archivio Notizie dalla Chiesa

ROMA, lunedì, 25 ottobre 2010 (ZENIT.org).- Per comprendere la posizione del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente occorre leggere il Messaggio finale. E' quanto ha dichiarato il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, rispondendo alle accuse mosse da un esponente del governo israeliano al Sinodo di aver sferratto degli attacchi politici contro Israele.

In una dichiarazione apparsa sul sito web del “Jerusalem Post”, il Viceministro degli Esteri israeliano Danny Ayalon ha affermato che la recente Assemblea speciale per il Medio Oriente è stata un “forum per la propaganda araba”, “ostaggio di una maggioranza anti-israeliana”.

Sabato 23 ottobre in occasione della conferenza di presentazione del Messaggio finale del Sinodo dei Vescovi, svoltasi presso la Sala Stampa vaticana, l'Arcivescovo di Newton dei greco-melkiti (Stati Uniti d’America), mons. Cyrille Salim Bustros, aveva affermato che “non ci si può basare sul tema della Terra Promessa per giustificare il ritorno degli ebrei in Israele e la espulsione dei palestinesi”, accennando alle ingiustizie perpetrate con l'occupazione dei Territori palestinesi alla luce di una distorta lettura della Bibbia.

Dal canto suo, il portavoce del Ministero degli Esteri israeliano, Yigal Palmor, ha respinto queste affermazioni sostenendo che “non è mai stata la politica di alcuno governo in Israele” e che “perciò questa posizione suona del tutto falsa”. Inoltre ha aggiunto che “Israele è il solo paese nella regione che sta accogliendo i cristiani”.

Sempre dalle pagine del Jerusalem Post, il Rabbino David Rosen, consigliere del Gran Rabbinato di Israele, che il 13 ottobre è intervenuto al Sinodo dei Vescovi in veste di invitato speciale, ha affermato che “anche se non esistesse lo Stato d'Israele, questo non influirebbe molto sulla riduzione della presenza cristiana. Fare del conflitto israelo-palestinese il problema n.1 è falso."

Nella sua replica padre Lombardi, secondo quanto riferito dalla “Radio Vaticana”, ha dichiarato che “se si vuole avere una espressione sintetica delle posizioni del Sinodo attualmente bisogna attenersi al ‘Messaggio’, che è l’unico testo scritto comune approvato dal Sinodo nei giorni scorsi”.

“Vi è poi - ha aggiunto - una grandissima ricchezza e varietà di contributi dati dai Padri, che però come tali non vanno considerati ognuno come la voce del Sinodo nel suo insieme”.

“La valutazione complessiva del Sinodo e dei suoi lavori nelle parole del Santo Padre e nell’opinione comune dei partecipanti e degli osservatori – ha concluso il portavoce vaticano - appare grandemente positiva”.