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Notizie dalla Diocesi

Spera ed agisci con il Creato
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Partendo dalla suggestione del “Cantico delle Creature”, con il quale San Francesco loda Dio per la sua creazione, prosegue la pubblicazione mensile, a cura dell'Ufficio diocesano di Pastorale Sociele e del Lavoro, della rubrica "Canto del Creato". Raccogliamo in questo numero il contributo del circolo "Laudato Sì" di Montottone.

Contemplare….. Conoscere….. Pregare….. Agire 

queste le parole che compongono l’invito di Papa Francesco 

                  rivolto a tutte le genti, e in particolare alla chiesa cattolica,

 custode e consegnante la fede in un Padre Creatore  della Vita. 

 

Il ringraziamento e la lode nelle liturgie della chiesa non sono mai mancate ma dopo l’enciclica “Laudato Sì”  si sono riempite di nuova passione e gratitudine mettendo all’opera tutti coloro che, della cura al creato, avevano già un seme profondo nel cuore e ai quali serviva solo il richiamo e la spinta per esserne testimoni nella Chiesa.

 

Così i circoli Laudato Sì nascono dall’incoraggiamento ad abbracciare per amore di Dio l’emergenza delle emergenze, ovvero quella di salvaguardare il grande dono della nostra Terra.  L’ardente attenzione ai fratelli poveri, a noi vicini e quelli nel resto del mondo, la cura della famiglia come agli anziani, la crescita felice dei giovani, la spiritualità di ogni carisma non possono prescindere da una attenzione primaria alla culla dove tutto questo risiede perché senza di essa, senza questa culla materna e paterna allo stesso tempo, niente di tutto ciò potrebbe sussistere. 

 

Il circolo di Montottone si inserisce nel contesto di un piccolo borgo nelle colline del fermano, nasce nello spazio parrocchiale perché dal luogo in cui si condivide la fede rinasca il seme della custodia del creato e cresca in lode con azioni di un’opera in movimento.

 

Il nostro cammino inizia con l’articolo di un mensile,

“Parrocchie sempre più Verdi” intitolava quel numero del giornale Credere che il parroco distribuiva  dopo la liturgia domenicale. In  copertina era l’immagine di un sacerdote dal volto pieno della gioia di Dio e all’interno si leggeva come a seguito della lettera del Papa, l’enciclica Laudato Sì,  la Chiesa si stava muovendo.

A quel primo articolo ne seguirono altri sotto i miei occhi e finalmente mi sentii  chiamata in causa. 

Il giornale  in diversi numeri raccontava di un movimento mondiale per il clima,  della realtà nascente di parrocchie sempre più ecologiche e di circoli in attenzione all’ambiente; così con estrema curiosità ho iniziato la ricerca di dettagli e approfondito di cosa si trattasse. Sono stata attirata dalla possibilità di avviare un gruppo di attenzione ecologica in parrocchia perché, pur facendo parte di associazioni ambientaliste importanti, locali e nazionali, pur condividendo con esse un profondo senso civico e amore per il pianeta Terra, ciò che mi mancava era condividere un’azione di tutela ambientale per amore di Dio. 

Per conoscere meglio il movimento e accrescere la mia consapevolezza decisi di seguire il corso per animatore Laudato Sì e chiesi al parroco Don Olivio Medori il permesso di formare un circolo parrocchiale.

Non sapevo con chi avrei potuto condividere questo cammino ma  convinta che Dio lo avrebbe ispirato, ogni settimana, al termine della messa domenicale, avvicinavo qualche paesano per proporre un incontro sul tema del Creato.

 

Nel giorno dell’Epifania, 6 gennaio 2021  il nostro primo ritrovo ufficiale di una decina di persone. Nella piccola chiesa della Madonna delle Grazie abbiamo manifestato l’un l’altro i nostri pensieri, le preoccupazioni sul Pianeta e ci siamo proposti un percorso insieme con un incontro al mese su un tema proposto a turno da ognuno di noi.

 

IL parroco come primo impegno ci propose di animare la celebrazione del giorno di S.Antonio Abate, santo molto venerato nelle campagne per l’affidamento dei raccolti e del bestiame.

Fu la prima “uscita” pubblica del movimento Laudato Sì  nel nostro paese  

e anche se poco vissuta a causa della nascente attenzione sanitaria, incise positivamente; in particolare la relazione di P. Luigi Ruani sulle condizioni del pianeta e sulle preoccupazioni di molti  Papi per la salute del Creato fece luce sulle responsabilità, consapevoli e non, che tutti abbiamo in riguardo con le nostre scelte quotidiane. 

Da quel primo evento ne seguirono molti  altri  con tematiche e caratteristiche diverse. 

Ogni circolo LS infatti si muove cogliendo le occasioni che il territorio mostra e secondo la creatività, l’intuizione e le possibilità del gruppo.

 

Di grande impatto fu la mostra fotografica  nella piazza centrale del paese, mostra che vide protagonisti compaesani di tutte le età per immortalare immagini del territorio meritevoli di nota. 

“LA LODE E IL PECCATO” era il titolo del progetto, riferito a quanto il nostro territorio mostrasse  in buono stato  (atti di cura e di lode a Dio)  e in immagini negative per la cattiva gestione dell’ambiente (quindi il peccato verso l’opera di Dio). Le foto mostravano campi, strade, città attraverso la sensibilità del loro autore e l’osservatore era invitato a riconoscere tra “lode” e “peccato” la giusta collocazione delle  immagini.

Un evento questo  che ricalca il fondamentale incipit del movimento LS Conoscere Valutare ed Agire (dove l’azione diventa atto concreto di preghiera e amore verso la mano di Dio).

 

I nostri interventi sono mirati al vissuto di luoghi comunitari ad iniziare dalla liturgia

Queste alcune nostre attività tra le più importanti:

  • Celebrazioni domenicali con i  segni del creato offerti e raccontati con delicate  riflessioni.
  • Riciclo di vasi in plastica ancora in buono stato per vivai. 
  • La messa a dimora di un albero insieme alle scuole primarie del paese e interventi nelle scuole con temi sulla natura  
  • Cena sociale per far conoscere la coltivazione locale di sementi antiche e panificazione regolare del grano presentato nel forno del paese
  • Proiezione in parrocchia del film “The Letter” e proiezione di un film per famiglie. Occasioni entrambi per parlare e riflettere su ambiente e società. 
  • Rete con le altre associazioni del territorio per dare forza alla tutela del territorio 
  • Progetto della missione Peruviana per la riforestazione del territorio insieme ad Aloe e Legambiente circolo di Porto S.Elpidio
  • Relazioni con l’amministrazione comunale per il confronto armonico sulle dinamiche ambientali del paese.

 

Ognuno di questi eventi e la rete che si è creata hanno aggiunto in noi tasselli importanti di consapevolezza e nuove relazioni

Ma ci chiediamo oggi quanto il nostro  lavoro e quello di ogni gruppo di volontari per il creato  riesca ad incidere nella società. 

Nonostante tutti conoscano il problema ambientale e quanto rischia l’umanità se non deciderà di cambiare rotta sul suo operato, tra le parole e la volontà di fare piccoli sforzi di cambiamento sembra ci sia un abisso. Le stanze della politica e anche quelle di molte chiese fanno fatica ad integrare un pensiero di cambiamento nelle standardizzate dinamiche operative. Alla  pigrizia si aggiunge forse il timore di cosa penserà la gente di fronte a richieste pubbliche di nuovi criteri di scelta, per quanto banali siano le richieste, ( ad esempio evitare ciò che rappresenta fonte di inquinamento). Spesso ci si scontra con una forte insofferenza alla richiesta di nuove modalità e anche nella chiesa, il popolo che desidera dare voce alla grande opera di Dio, la Sua Creazione,  rischia di essere messo a tacere. 

Ma lo Spirito soffia dolcemente e a noi animatori e circoli  rimane il compito di seguirlo, di dargli voce una, due, tre, mille volte,  con delicatezza ma tenacemente, perché i frutti nascono solo molto tempo dopo che si è seminato, e le nuove coscienze nascono solo dopo aver molto ascoltato.  Fondamentale però rimane l’Azione… per radicare un nuovo stile di vita all’ascolto  è necessario che si unisca l’agire,  anche piccoli passi servono per  modellare un po’ la nostra vita. Cambiare sarà allora molto più semplice, addirittura amabile.  

Annamaria Bozzi

 

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