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La Chiesa dinanzi alle crisi coniugali: discernimento pastorale e consulenza canonica
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La prolusione per l'inaugurazione del nuovo Anno Giudiziario è stata affidata a Mons. Eugenio Zanetti, Vicario Giudiziale della Diocesi di Bergamo, Responsabile del gruppo “La Casa” per l’accompagnamento spirituale e la consulenza canonica per persone separate, divorziate o risposate

La Chiesa dinanzi alle crisi coniugali:

discernimento pastorale e consulenza canonica

 

Il titolo della prolusione per l'Inaugurazione dell'Anno giudiziario 2015 del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno, di mercoledì 18 marzo prossimo, è: " La Chiesa dinanzi alle crisi coniugali: discernimento pastorale e consulenza canonica". La prolusione è stata affidata ad un relatore, particolarmente qualificato, il rev.mo mons. Eugenio Zanetti, Giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo, Vicario Giudiziale della Diocesi di Bergamo, Responsabile del gruppo “La Casa” per l’accompagnamento spirituale e la consulenza canonica per persone separate, divorziate o risposate della Diocesi di Bergamo. L'argomento è, certamente, di grande delicatezza e attualità. Gli ultimi dati ISTAT disponibili, indicano, che in Italia, nel 2012 le separazioni sono state 88.288 e i divorzi 51.319. In un contesto in cui i matrimoni diminuiscono, rispetto al 1995 le separazioni sono aumentate del 68,8% e i divorzi sono quasi raddoppiati. Inoltre, a cominciare dalla metà degli anni ‘90, si registra una progressiva crescita della propensione a interrompere un'unione coniugale: nel 1995 si verificavano in media circa 158 separazioni e 80 divorzi ogni 1.000 matrimoni, nel 2012 le separazioni sono 311 ed i divorzi 174. Ancora, si rileva che i matrimoni più recenti durano di meno: confrontando i matrimoni celebrati nel 1985 con quelli del 2005, le unioni interrotte dopo sette anni da una separazione sono raddoppiate, passando dal 4,5% al 9,3%. Ora, pur essendo vero che: il trend di crescita delle separazioni e dei divorzi sembra registrare una battuta d’arresto negli anni recenti (nel 2012, infatti, per la prima volta le separazioni diminuiscono [-0,6%] mentre i divorzi già da qualche anno stanno registrando un calo [-5,8% in tre anni]; si nota un arresto nella crescita della propensione a separarsi e un’inversione di tendenza in quella a divorziare rispetto al 2011; le nozze religiose risultano essere più stabili (a sopravvivere alla “crisi del settimo anno”, nel 2012, sono 933 matrimoni religiosi su 1.000 celebrati nel 2005 contro 880 su 1.000 matrimoni della stessa coorte celebrati con rito civile); tuttavia, il fenomeno dell'instabilità coniugale, per la Chiesa, senz'altro, resta drammatico e preoccupante. Da qui sorgere una domanda: come si pone la Chiesa dinanzi alle crisi coniugali? Occorre premettere che essa, dopo aver aiutato i nubendi con la preparazione alle nozze, accompagna la coppia e la famiglia nel cammino di quotidiana e progressiva attuazione dei valori e dei compiti del matrimonio, al fine di favorire la loro maturazione umana e di fede, scoprire e vivere la loro vocazione e missione nella prospettiva di un responsabile ed attivo inserimento nella vita ecclesiale e sociale. Tale servizio ecclesiale viene svolto attraverso un'apposita pastorale, promossa dall'Ufficio diocesano per la famiglia, consistente, ad esempio, in iniziative in favore delle coppie-famiglie giovani, delle famiglie di recente ingresso nella parrocchia, di coppie sterili, di famiglie con disagio e devianza dei figli, con malati e persone diversamente abili, di famiglie dei migranti, di famiglie con coniugi in età anziana, di persone in stato vedovile; in iniziative per un autentico servizio alla vita, a sostegno del compito educativo dei genitori, per la crescita della spiritualità coniugale e familiare, per la preparazione al battesimo; nella costituzione di gruppi familiari, nel valorizzare il contributo di associazioni, vari gruppi e movimenti di spiritualità, di formazione e di apostolato familiare, festa della famiglia e anniversari. Nei confronti, in particolare, delle coppie in crisi, sull'esempio di Cristo, la Chiesa si pone in un atteggiamento guidato insieme dall'amore alla verità e all'uomo, nella proclamazione chiara dei principi cristiani e in un'azione pastorale accogliente e di assistenza per offrire contributi puntuali e specifici al risanamento o almeno all'avvio di un miglioramento dei rapporti familiari. Si segnala, a questo proposito, in particolare, l'opera dei Consultori familiari d'ispirazione cristiana, il servizio dei quali si sviluppa sia in interventi di consulenza vera e propria a persone, a coppie e a famiglie in circostanze di difficoltà o in crisi di relazione, sia in interventi di prevenzione attraverso iniziative di formazione e di impegno culturale sul territorio e nella comunità. In tale contesto pastorale ecclesiale, ci chiediamo, più specificatamente: Nel concreto discernimento pastorale come riuscire a capire quando una crisi coniugale può ancora offrire possibilità di risoluzione positiva oppure è ormai irrimediabilmente destinata a sfociare nella separazione? Quali mezzi/cammini adatti usare o suggerire, nel primo caso, per favorire il superamento della crisi oppure quali indicazioni dare, nel secondo caso, per aiutare a vivere in modo cristianamente corretto un'eventuale decisione di separazione? Quali conseguenze sia a livello canonico sia a livello più genericamente pastorale, così come determinate dall'insegnamento magisteriale attuale, derivano dalla decisione d'interrompere la vita coniugale? Quando, come e perché proporre ad una persona di valutare l'eventuale nullità del suo matrimonio, al di là di facili illusioni o d'ingiustificati scoraggiamenti? Come avviene una verifica canonica sul matrimonio e quali sono le capacità richieste al consulente? Se dopo una seria verifica non emergessero motivi obiettivi per avviare una causa di nullità matrimoniale, come aiutare la persona a leggere ed accettare la sua situazione nella Chiesa di separata o divorziata o risposata? Mons. Zanetti, per la sua competenza maturata sia nell'ambito del servizio giudiziario presso il Tribunale Lombardo sia in quello della pastorale dei separati/divorziati della diocesi di Bergamo, ci aiuterà a trovare delle risposte, attraverso un percorso nel quale si proverà — nella fedeltà all’insegnamento della Chiesa e, in particolare, alla luce delle indicazioni offerte dal Sinodo dei vescovi su "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell'evangelizzazione" dell'ottobre scorso — a far tutta la chiarezza possibile e ad indicare soluzioni pastorali e giudiziarie possibili, per quanti si trovino a vivere una crisi coniugale.

 

Il relatore, mons. Eugenio Zanetti

 

Il rev.mo mons. Eugenio Zanetti nasce ad Osio Sotto (BG), il 12 agosto 1958. Viene ordinato sacerdote della diocesi di Bergamo il 19 giugno 1982. Dal 1982 al 1984 è vicario parrocchiale a Sforzatica S. Andrea (BG). È studente a Roma dal 1984 al 1987. Tra il 1987 e il 2011 è addetto alla Cancelleria della Curia vescovile di Bergamo. Nel 1997 difende la tesi dottorale in Diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana, sul tema dei “laici” nella Chiesa, dal titolo La nozione di 'laico' nel dibattito preconciliare, pubblicata nella collana Tesi Gregoriana della medesima Facoltà, nel 1998. Dal 1998 al 2012 esercita l'ufficio di patrono stabile presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo. Attualmente è: docente di Diritto canonico (dal 1987) e di Matrimonio (dal 2010) nel Seminario diocesano di Bergamo e nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bergamo; Responsabile del gruppo “La Casa” della diocesi di Bergamo (dal 1997) per la consulenza canonica e l'accompagnamento spirituale delle persone separate, divorziate o risposate; Cappellano di Sua Santità, dal 2008; vicario giudiziale della diocesi di Bergamo, dal 2012; giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo, dal 2012; sacerdote incaricato della Consulta Regionale Lombarda di Pastorale familiare, dal 2014; coadiutore festivo in alcune parrocchie della diocesi di Bergamo. Oltre alla tesi dottorale, mons. Zanetti ha all'attivo diverse pubblicazioni, tra le quali un volume da lui curato, che raccoglie la collaborazione dei membri del gruppo “La Casa”, dal titolo: Dopo l’inverno - Testimonianze, domande e messaggi di separati, divorziati o risposati che vivono nella Chiesa, Ed. Ancora, Milano 2005. Attorno al tema dei “laici” e a quello delle “persone separate, divorziate o risposate”, come anche su altri temi canonico-pastorali, mons. Zanetti ha scritto diversi articoli pubblicati su riviste (come per esempio "Quaderni di diritto ecclesiale", Ed. Ancora) o su volumi di Autori Vari (come per esempio nella collana “Quaderni della Mendola” Ed. Glossa, a cura dei Docenti italiani di diritto canonico o nel volume, Consulta Regionale  per la Pastorale della Famiglia [a cura], Secondo il cuore di Cristo – riflessioni, confronti e orientamenti per accompagnare nella Chiesa fratelli in situazione di separazione, divorzio o nuova unione, Ed. Centro Ambrosiano, Milano 2009, come pure in alcune edizioni del Pontificio Consiglio per la Famiglia o dell’Ufficio CEI della Pastorale familiare). L'ultimo articolo comparso in ordine di tempo è: E. Zanetti, La cura pastorale dei fedeli in situazioni matrimoniali difficili o irregolari, in AA.VV., Famiglia e diritto nella Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, 2014, pp. 231-256.

 

 

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