Archivio Notizie dalla Diocesi
Notizie dalla Diocesi
Mons. Sosthène Bayemi Matjei è venuto per conferire il ministero dell'accolitato a due seminaristi della sua Diocesi che frequentano il nostro Seminario
La diocesi di Fermo è pronta ad attenderlo; nell’aria vibra una letizia sconosciuta nell’attesa del suo arrivo prevista nella settimana dal 13 al 18 maggio. I seminaristi di Fermo e la comunità parrocchiale di Petritoli sono in attesa che il Vescovo di Obala (Camerun), Monsignor Sosthène Bayemi Matjei, si rechi da loro in visita.
Il Vescovo camerunense viene a conferire il ministero dell’accolitato ai suoi seminaristi Joele Lazare e Lambert, venuti a Fermo nell’agosto del 2011 per frequentare il Seminario. Là, a Villa Nazaret, dove temporaneamente risiede la comunità dei seminaristi per far spazio ai 51 profughi attualmente ospitati nel Seminario, nel pomeriggio di mercoledì 16, insieme al rettore don Sandro Salvucci, al padre spirituale dei seminaristi don Paolo Scoponi e a don Luigi Marini, che attualmente sta sostituendo don Primo Pennacchioni, che è malato, nella parrocchia di Petritoli, il Vescovo Sosthène presiede la celebrazione eucaristica.
Un paio di volte visita don Primo, in cura presso l'ospedale INRCA di Fermo, l’amico che conosce da quasi diciotto anni!
Da venerdì a domenica, Mons. Sosthène, si trasferisce a Petritoli.
Sabato mattina celebra la Messa presso il Santuario della Madonna della Liberata dove i fedeli si recano in pellegrinaggio. Nella serata torna a Villa Nazaret salutato dai ragazzi del catechismo. Ad accoglierlo don Gabriele Moroncini ed i volontari dell’Associazione missionaria Aloe onlus con i quali è prevista la cena.
A Sant’Anatolia domenica mattina, finisce la settimana di permanenza del Vescovo, la commozione dei tanti è all’apice, per qualcuno è difficile trattenere le lacrime dinnanzi a “Padre” Sosthène che giunge. In processione il Vescovo percorre la chiesa insieme ai chierichetti, a quattro seminaristi e a don Luigi. Sono le 11, suono delle campanelle, inizia la messa! Il Vescovo è lì sull’ ambone, indossa le insegne episcopali, ha il sorriso lieto, è certo, da sicurezza. «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Gv 14,6). Sono arrivato la prima volta a Petritoli nel dicembre del 1996. Mi venne a prendere a Porto San Giorgio don Primo e arrivammo a casa per cena. Giulia, la mamma di don Primo, preparò un po' di brodo caldo, perché – diceva – riscalda! Da quella sera tutte le volte per cena ho sempre trovato sulla tavola il brodo caldo!» Pennellate di numerosi ricordi e parole di fraterna amicizia sono i temi dominanti della sua omelia. Lo sappiamo anche ora, il Vescovo nutre un profondo affetto per Petritoli. La celebrazione è terminata. Il Vescovo stringe tutte le mani che gli si porgono, abbraccia i bambini delle coppie presenti, li benedice, li incoraggia a seguire Cristo. Sosthène gusterà da lì a poco alcune specialità petritolesi durante il pranzo allestito nel salone parrocchiale. Tra i presenti, oltre a una cinquantina di parrocchiani, il parroco di Carassai don Gabriele e alcuni amici di Mons. Sosthène, soci dell' Associazione IPA onlus*, venuti appositamente da Roma per salutarlo. Alle 13.30 esatte inizia il pranzo. Il Vescovo, prima, ha preferito proiettare un video, durato mezz’ora, che una televisione locale ha girato nella sua Diocesi. «Sono Vescovo da appena 4 anni. Una Diocesi, la mia, suffraganea dell'arcidiocesi di Yaoundé che è la capitale del Camerun. E’ estesa circa 15 mila kmq con una popolazione complessiva di 614.858 abitanti ed il 55% è battezzata! 83 seminaristi, iscritti nei corsi di filosofia e di teologia, 71 sacerdoti e 50 parrocchie». Questi i dati riferiti dal Presule che nell’ illustrare la sua Diocesi dice « ha un futuro interessante! » Tra gli astanti incuriositi, qualcuno ha esclamato: «un Vescovo agricoltore! » nel vederlo filmato, a zappare la terra, a guidare il trattore ed ad ispezionare le piantagioni di ananas, di papaia e di manioca da lui stesso coltivate. «Esse costituiscono la risorsa principale dei fedeli della mia Diocesi. Certo - aggiunge – l’impegno per il miglioramento delle condizioni di vita dei fedeli, è molto importante! Ma come collaboratore di Dio mi preoccupo principalmente della salvezza delle loro anime e al centro della mia azione pastorale c’è l’annuncio del Vangelo! » Ad Obala la diffusione della lieta Notizia e lo sviluppo del sistema economico richiamano alla memoria l’insegna benedettina ora et labora .
Alle 16.00 circa termina il pranzo e alcuni fedeli ancora là, ad attenderlo, a salutarlo di nuovo.
Petritoli, 20 maggio 2014 Pierangela Romanelli
*"I.P.A.- INSIEME PER L’AFRICA – ONLUS” è un’ Associazione di volontariato di ispirazione cattolica, di cui monsignor Sosthène ne è il promotore, è iscritta nelle liste delle onlus e si propone di favorire le adozioni a distanza. E’ possibile destinare il 5 per mille al seguente codice fiscale 92042720703.
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