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Padre Paolo Dall'Oglio ospite di riguardo al Centro San Rocco Sabato 20 Aprile
Nell'ambito del corso di formazione missionaria organizzato dall'associazione ALOE Onlus, sabato 20 aprile 2013 alle ore 16.30 presso il Centro Culturale "San Rocco" di Fermo si svolgerà uno straordinario incontro con un ospite di eccezione, Padre PAOLO DALL’OGLIO, gesuita italiano che ha all'inizio degli anni ottanta del secolo scorso ha fondato in SIRIA il Monastero di MAR MUSA AL HABASHI, un centro unico per il Dialogo fra Islam e Cristianesimo, un piccolo faro di pace, rispetto e immersione profonda di una piccola chiesa cristiana all’interno del mondo e della spiritualità islamica. Una esperienza drammaticamente messa a dura prova negli ultimi due anni, iniziati con una promettente “primavera” e finiti in un un duro e drammatico “inverno”. Per questo abbiamo titolato il suo intervento IL CORAGGIO DEL DIALOGO NELL’INFERNO DELLA SIRIA.
Lo scorso anno Padre Paolo Dall’Oglio è stato espulso dalla Siria a causa delle sue prese di posizione contro la violenza del regime siriano e vive attualmente in IRAQ dove la comunità di Mar Musa ha aperto un altro centro di dialogo in un altro paese martoriato dello scacchiere mediorientale e islamico.
Invitiamo la cittadinanza a non perdere questa opportunità di incontro e di dialogo.
Chi è Paolo Dall’Oglio?
Paolo Dall’Oglio, nato a Roma nel 1954, è un sacerdote gesuita italiano atipico. Trenta anni passati in Siria hanno forgiato una esperienza e un impegno rari. Impegnato nel dialogo islamo-cristiano del monastero siro cattolico di Mar Musa el-Habashi (San Mosè l’Abissino), nel deserto siriano a nord di Damasco, egli ha fondato la comunità mista ed ecumenica nel 1980, che vive a fianco dei Siriani, cristiani, musulmani e visitatori di tutte le nazionalità.
Nel marzo del 2011, tre mesi dopo l’inizio del clima rivoluzionario chiamato Primavera Araba, egli si è impegnato per la rivoluzione siriana e i suoi ideali di libertà, sollecitando la comunità internazionale a sostenere questa rivoluzione pacifica. Il disastro, e i massacri che sono seguiti, lo hanno portato a sostenere la soluzione radicale facendo appello alla comunità internazionale perché revochi l’embargo sulle armi, per sostenere e aiutare l’armata libera a difendersi. In seguito alla sua denuncia aperta dei crimini commessi dal regime di Bashar al-Assad, imbarcatosi in una follia omicida, padre Paolo è stato espulso dalla Siria il 16 giugno 2012. Da quel momento Paolo Dall’Oglio ha girato il mondo come un monaco girovago, e ha moltiplicato le sue prese di posizione, indignato per ciò che egli ritiene essere la pusillanimità degli attori internazionali; facendosi promotore di richieste di aiuto affinché cessi finalmente questa tragedia che colpisce il popolo siriano. Attualmente egli continua a mobilitare l’opinione pubblica dal Kurdistan iracheno, Sulaymaniya, dove ora risiede abitualmente.
In due occasioni, nonostante il divieto, è tornato in Siria, ultimamente nel mese di febbraio 2013, per cercare di capire meglio la situazione e tentare di comunicare sia con gli attivisti curdi e i combattenti jihadisti, che con i cristiani presi tra due fuochi. Paolo Dall’Oglio è andato ad incontrare i rifugiati in Turchia, Libano, Giordania, e ha partecipato a molte conferenze internazionali. Ogni volta, è tornato con un rabbia decuplicata a causa dell’impotenza, ma guidato da una luce di speranza incrollabile e dalla fede nella verità.
Associazione Missionaria ALOE Onlus
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