Archivio Notizie dalla Diocesi

Quest’anno crediamo opportuno inserire il tradizionale augurio della chiesa fermana per il nuovo anno universitario e scolastico nel fermano, all’interno dei nuovi contesti culturali e di evangelizzazione che stanno maturando nella chiesa universale e nella chiesa marchigiana. Prima di tutto ricordiamo gli “Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020: Educare alla vita buona del Vangelo”, promulgati dalla CEI. Essi, all’interno del capitalo IV ‘La chiesa comunità educante’, dedicano un’attenzione anche al mondo della cultura che cambia, e al ruolo della scuola e dell’università nel processo formativo e educativo delle nuove generazioni. Ci sembra opportuno richiamare anche il significato de “L’anno della fede” (11 ottobre 2012-24 novembre 2013), che intende promuovere un risveglio del vissuto della fede all’interno della vita personale, culturale, sociale del mondo d’oggi. Connesso è il tema della tredicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema “Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”: anche in essi si affronta il rapporto della Evangelizzazione con i nuovi contesti della vita personale, culturale, sociale e con i nuovi ambienti in cui questo rapporto si pone, compreso il mondo dell’università e della scuola. La nostra Regione Marchigiana si avvia in cammino verso il Convegno Ecclesiale Marchigiano (22-24 novembre 2013), che ha per tema “Vivere e trasmettere oggi la fede nelle Marche”. In questo cammino il mondo della cultura, dell’università, della scuola dovrà avere un’attenzione rilevante.

Inizia il nuovo anno accademico per tanti studenti universitari e scolastici del nostro mondo fermano. L’augurio della Chiesa Fermana è che questa esperienza abbia una profonda e vera valenza culturale, formativa, educativa, esistenziale. Guardiamo perciò al mondo universitario e scolastico come esperienza culturale ed esistenziale nella fase decisiva dello sviluppo della personalità del fanciullo e del giovane. Auguriamo infatti all’università e alla scuola di essere valida preparazione dal punto di vista professionale, ma di non essere solo questo. Ci preme sottolineare che, soprattutto per il giovane, l’università è una scelta vocazionale, poiché è la scelta di uno stato di vita, di un luogo in cui la persona si forma, di un progetto esistenziale, oltre che culturale e professionale. L’augurio della Chiesa è che l’esperienza universitaria sia un momento di maturazione di tutta la persona: non solo della sua intelligenza e della sua professionalità, ma anche delle sue scelte culturali, morali, esistenziali, religiose, di fede. Ci auguriamo che nell’università si possa fare l’esperienza di una sintesi tra scienza e “sapienza”, tra ragione e fede. Da una parte, infatti, l’università è il luogo dei saperi, delle ricerche scientifiche, delle ricerche razionali. D’altra parte,nell’università può, e deve, emergere l’esigenza di una “ragione aperta” verso la “sapienza”, cioè verso la ricerca di risposte agli eterni interrogativi dell’uomo sul perché del suo esistere e del suo operare.

Ci sembra opportuno sottolineare, per docenti e studenti, anche la possibilità di una specifica “spiritualità” dello studio, all’interno dell’esigenza di dare un “senso” all’attività che si sta svolgendo nella scuola e nell’università.

Mons. Duilio Bonifazi

Direttore Ufficio Diocesano Cultura, Università, Scuola