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La Pace si può realizzare partendo da se stessi

Grande partecipazione al convegno dell'Azione Cattolica Diocesana a GrottazzolinaGrande partecipazione al convegno dell'Azione Cattolica Diocesana a Grottazzolina

Grande partecipazione al convegno dell'Azione Cattolica Diocesana a GrottazzolinaLa pace è dono ma anche costruzione, la pace necessita dell’opera e della cooperazione di ogni uomo. E’ stata questa la conclusione cui hanno convenuto i partecipanti al convegno dell’Azione Cattolica Diocesana di Fermo domenica 27 gennaio al teatro “E. Novelli” di Grottazzolina. L’appuntamento, come ormai consuetudine da cinque anni, ha concluso le iniziative organizzate dall’AC nel mese di gennaio dedicate al tema della Pace, che hanno preso spunto dal messaggio del Papa Benedetto XVI del 1 gennaio scorso, illustrato nei suoi caratteri generali da Michela Luciani (Area Cultura AC).

Dopo la preghiera iniziale, guidata dall’assistente diocesano Giovani Don Giordano Trapasso, l’apertura dei lavori è toccata al Presidente Diocesano dell’AC Mauro Trapè che ha sottolineato come “il convegno si propone di essere un contributo prioritario per l’Azione Cattolica sulla riflessione sulla pace, in primis fra di noi, e sulla pace che siamo in grado di instaurare all’esterno. Di pace, nonostante non se ne parli più, c’è fortemente bisogno – ha ricordato il Presidente Trapè – ad oggi sono in corso nel mondo più di 30 guerre o comunque sono accesi focolai di conflitti”.

Prima delle relazioni, l’AC diocesana, in occasione della concomitante Giornata della Memoria, ha voluto rendere omaggio alle vittime del nazifascismo ascoltando una poesia ed una pagina di diario del compianto Sesto Vita di Montegiorgio, prigioniero dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, lette per l’occasione dalla nipote Michela.

Ad approfondire l’aspetto della “pace con sé” è intervenuta la dott.ssa Silvia Landra, psichiatra, psicoterapeuta e direttrice della Casa della Carità di Milano, una struttura che accoglie e assiste ogni giorno più di 150 persone bisognose fra poveri, senzatetto, emarginati. Prendendo a prestito riflessioni e

 

 

ragionamenti di autori celebri (fra cui Seneca e Sant’Agostino) la dott.ssa Landra ha parlato dell’“inquietudine come stato personale di ciascuno di fronte a dilemmi e difficoltà” e quindi, facendo

anche una panoramica dei vari approcci alla realtà e dei conseguenti stati d’animo (ansia, indolenza, noia, lamentela ecc.), ha evidenziato come “in questa continua dialettica fra l’interiorità e l’esteriorità di ciascuno, l’assunto cui si può giungere è che la pace è sì un dono ma anche una costruzione, una dinamica a cui ogni persona è chiamata a concorrere e che richiede una grande responsabilità”.

In tema di pace con se stessi e con il mondo è stata invitata a portare la sua testimonianza anche la dott.ssa Eleonora Consoli, direttrice della Casa di Reclusione di Fermo, che ha ringraziato il Presidente Trapè per l’opportunità di far conoscere e comunque di parlare del mondo carcerario. “Il carcere – ha detto – è contenitore di conflitti e di problematiche relative a chi ha commesso reati ed ha infranto la legge ma anche il luogo, come dispone la Costituzione e le norme internazionali, della espiazione e della rieducazione per una nuova integrazione in società”. Dopo aver presentato la realtà del carcere di Fermo (che come la stragrande maggioranza degli istituti di pena italiani vede il sovraffollamento come uno dei principali problemi con, nello specifico, 81 detenuti presenti attualmente, a fronte di una capienza regolamentare di 45 persone), la dott.ssa Consoli ha dichiarato che “chi lavora nel carcere in un certo senso dà il suo contributo alla realizzazione della pace in quanto persegue la giustizia e dunque la dignità della persona. Il nostro lavoro – ha proseguito – è quello di costruire un percorso che porti chi ha sbagliato ed ha pagato a reintegrarsi all’esterno, in società. Oltre alle collaborazioni già in atto, saremmo lieti e disponibili ad accogliere – ha concluso - un numero sempre maggiore di collaborazioni con associazioni, enti e scuole”.

“I nostri pensieri oggi hanno volato alto affinché siano poi concreti nelle nostre azioni quotidiane” – con queste parole il presidente Trapè ha chiuso il convegno, cui ha anche portato il saluto dell’Amministrazione Comunale il sindaco di Grottazzolina Mariano Ambrogi.     

 

Fermo, 31 gennaio 2013

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