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Lunedì 18 marzo, alle ore 16.00, presso l’aula magna del seminario di Fermo, interverrà il prof. Salvatore Abbruzzese dell’università di Trento sul tema: «Il lavoro, la socializzazione continua e le equivalenze del senso lette alla luce di un Moderno Desiderio di Dio». L’intervento di Salvatore Abbruzzese muoverà dal dibattito sulle trasformazioni della Dimensione Religiosa in Italia. Ad oltre trent’anni dalle prime indagini sistematiche, tanto le pratiche quanto le credenze, tanto i riti quanto le devozioni, (anche se attraversati da dinamiche antropologiche spesso del tutto inedite), sono ben lontani dal presentarsi sul viale del tramonto nel quale erano stati sbrigativamente collocati. E’ certamente vero che nella vita religiosa dell’Europa in generale e dell’Italia in particolare, emergono dinamiche che occupano la scena religiosa richiedendo spiegazioni innovative. Una delle più rilevanti è rappresentata dalla “Voglia di Sacro”, da una esperienza diretta del Trascendente, del tutto singolare ed inedita per il tempo presente, alla luce della quale il travaglio della Chiesa Cattolica assume un rilievo del tutto particolare. Ovviamente, non si tratta di né di un semplice recupero di forme e valori tradizionali, né di una reintegrazione dell’Universo del credere dentro lo spazio della Istituzione Ecclesiale. L’analisi dei processi culturali degli ultimi decenni, fa emergere una dimensione religiosa intesa come risposta specifica e culturalmente definita a domande ed esigenze aperte dalla crisi della modernità. Lo spazio della Credenza religiosa, prima di iscriversi in una rete di appartenenze istituzionali, si manifesta come offerta di Agency, cioè di legami strutturanti con i luoghi religiosi, i tempi liturgici e la memoria di una appartenenza. Abbruzzese affronterà le dinamiche del “Reincantamento del Mondo” proprio in un’epoca in cui il “disincanto” giunge alle sue conseguenze estreme della distruzione identitaria tramite l’espulsione dalla vita attiva e l’incapacità del mondo senza Dio di recuperare alla Vita ed alla Speranza chi non accede più alle dimensioni del fare e dell’avere. Il tema della de-istituzionalizzazione del senso religioso, sarà tematizzato alla luce del travaglio della Chiesa Cattolica e della valutazione culturale di questo travaglio. Non mancano infatti delle voci che dal mondo laico (quando non ateo) definiscono le dimissioni di Papa Benedetto XVI non tanto come un evento da leggere esclusivamente all’interno delle problematiche post-moderne della Chiesa, impegnata nel difficile confronto con il mondo globalizzato, ma come l’ennesimo collasso strutturale di un “pezzo” di Occidente. Da questo punto di vista appare evidente che la scelta del Papa coinvolge interamente l’Occidente, una idea, un mito ed un concetto che sembrano coincidere essenzialmente con la Razionalità e con la proposta che ne è stata fatta al mondo intero.


Salvatore Abbruzzese – è Professore Ordinario di Sociologia dei Processi Culturali presso l’Università di Trento. E’ membro del Comitato Scientifico degli Archives de Sciences Sociales des Religions. Studioso dei valori religiosi, si è lungamente interessato tanto alle forme di rinnovamento interno alla realtà ecclesiale, quanto alle relazioni che la dimensione religiosa intrattiene con la modernità intesa come processo culturale. Ha pubblicato: La vita religiosa: per una sociologia della vita consacrata (Guaraldi 1995); Forme della razionalità cognitiva ed assiologia (Rubbettino 2006); La religiosità in Italia, Francia e Polonia (Rubbettino 2009).