Archivio Notizie dalla Diocesi

Il 29 Aprile u.s. con una solenne celebrazione p. Angelo Antolini è stato insediato nella nuova Prefettura Apostolica di Robe nel sud-est dell’Etiopia. Alla celebrazione, presieduta dall’Arcivescovo di Addis Abeba mons. Berhane-Yesus Demerew Souraphiel, era presente in Nunzio Apostolico in Etiopia mons. George Panikulam, altri 8 vescovi dell’Etiopia e sacerdoti del clero locale e missionario. La delegazione fermana era costituita da d. Mauro, fratello di p. Angelo, dal provinciale dei Cappuccini delle Marche p. Giulio Criminesi, da p. Cherubino, cappuccino con lunga esperienza missionaria in Etiopia nella regione del Wolaita, dalla sig.na Marija Herceg in rappresentanza della Associazione Perigeo, che in collaborazione con p. Angelo ha donato alla città di Kofele un centro per la cultura e la tradizione degli Oromo, ed infine dallo scrivente d. Pietro, vicario generale di Fermo.
Al di là delle splendore del rito, la suggestione dei canti e delle danze, due elementi per me sono stati particolarmente significativi. In primo luogo la presenza delle autorità civili (musulmane) di alcune città della nuova Prefettura: segno della attenzione e della considerazione di cui gode la Chiesa cattolica e la persona di p. Angelo.
Altro aspetto significativo: per la prima volta nella Chiesa parrocchiale di Robe (ora diventata cattedrale) la Parola di Dio è stata letta anche nella lingua degli Oromo: è l’impegno di p. Angelo di essere “dentro” questa popolazione e con le parole e con le opere portare il primo annuncio di Gesù Cristo.
Penso che la creazione di questa nuova Prefettura sia stata un grande atto di fede da parte della Chiesa cattolica nel crearla e un grande atto di fede da parte di p. Angelo nell’accettare questo servizio. Egli parte con tre preti con mentalità molto diverse e dodici suore; il territorio è immenso (un terzo dell’Italia !); tre zone diverse: il West Arsi, il Bale, l’Afder; due lingue: l’Oromo e il Somalo; distanze notevoli con valichi a 3.400 o addirittura 4.000 metri di quota. Difficoltà e fatiche che si possono affrontare solo con grande fede e ardente spirito missionario.
Penso che anche la nostra Arcidiocesi sia chiamata a fare un atto di fede ricercando e promuovendo una fattiva collaborazione con questa nuova realtà, che inizia un cammino non facile, ma certamente evangelico nel primo annuncio di Gesù Cristo attraverso la promozione umana e la inculturazione della fede.
Auguri a P. Angelo per il suo servizio alla Evangelizzazione. Auguri alla Diocesi di Fermo, perché sappia cogliere questa occasione per rinnovare la propria fede e l’impegno missionario. Uniti nella docilità allo Spirito Santo.

don Pietro Orazi