Archivio Notizie dalla Diocesi
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Cogliendo il ruolo positivo da lui svolto nel superamento della concezione strettamente marxista della religione come "oppio" dei popoli
Il 5 ottobre scorso a Fermo, presso il Centro Culturale S.Rocco, è stata ospitata una rievocazione dell’attualità della vita e dei pensieri di Antonio Gramsci (1891-1937). Ha presentato il suo recente libro Giuseppe Vacca, dal titolo “Vita e pensieri di Antonio Gramsci”(2012). L’autore è docente di dottrine politiche presso l’Università di Bari ed è stato più volte senatore del Partito Comunista Italiano. Secondo l’oratore, Gramsci è oggi l’autore filosofico-politico più studiato nel mondo, per la sua attualità.
Vacca ha inteso presentare, oltre la vita, i “pensieri” di Gramsci, quali si trovano nei “Quaderni dal carcere”(1929-1935). Nel fare ciò ha voluto superare la ricostruzione del “pensiero sistematico” che ne aveva data Togliatti, nel 1947, pubblicando i “Quaderni dal carcere” in volumi tematici,con alcune intenzionali omissioni. É noto che il pensiero di Gramsci si poneva già allora in divergenza con la teoria e la prassi del partito comunista sovietico e italiano.
Un pensiero rilevante di Gramsci riguarda la tesi che in ogni epoca si costituisce un “blocco storico”, che esercita una “egemonia” sull’intera vita economica-sociale-culturale-morale-politica: esso è costituito dalla classe dominante in quell’epoca,in alleanza con gli altri gruppi sociali e con il consenso degli strati subalterni. Rilevante è il ruolo che svolgono gli “intellettuali organici” all’interno del “blocco storico”.
Riguardo alla religione Gramsci rimane nell’ambito della critica marxista, caratterizzata dalla incapacità di comprendere le radici profonde del fenomeno religioso a livello sia esistenziale sia ontologico-metafisico. Tuttavia egli avvia un processo di ripensamento della critica marxista della religione, quando afferma che l’utopia religiosa spesso ha avuto, e ha ancora può avere, una funzione positiva come fattore di progresso storico-sociale per i processi di liberazione degli uomini, superando la classica visione marxista della religione “oppio” dei popoli.
Ci limitiamo qui a ricordare queste due prospettive di Gramsci perché ci sembrano attuali per comprendere anche fenomeni propri della nostra cultura e della nostra società attuale.
Mons. Duilio Bonifazi
Direttore Ufficio Diocesano Cultura, Università, Scuola
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