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Il significato dell'Eucaristia per la vita quotidiana nel commento di Mons. Duilio Bonifazi
La chiesa italiana, celebrando il 25° Congresso Eucaristico Nazionale, mette a tema l’interrogativo di Pietro: “Signore, da chi andremo?”(Gv 6,68), e lo ripropone offrendo a tutti gli uomini il Pane della vita, perché solo Cristo ha “Parole di vita eterna” (Gv 6,68).
Il titolo del congresso, formulato con l’interrogativo di Pietro, vuole esprimere non solo la voce dei credenti, che hanno la gioia di poter rispondere con la fede: “Tu hai parole di vita eterna”; ma vuole esprimere anche la voce sommessa che si eleva dal profondo del cuore di ogni uomo di buona volontà, contribuendo a renderla consapevole e cosciente. E’ l’atteggiamento di una chiesa che non cura solo chi “viene”, ma che essa stessa “va”, aprendosi verso tutti gli uomini e dialogando con tutti, una chiesa che si mette “in ascolto della cultura del nostro mondo, per discernere i semi del Verbo già presenti in essa, anche al di là dei confini visibili della chiesa”. E’ questo uno dei contributi fondamentali che la chiesa offre a tutti gli uomini: l’educazione della loro “fame” e della loro domanda di felicità.
L’eucaristia per la vita quotidiana è il sottotitolo di questo congresso eucaristico, e chiarisce l’intenzione primaria del congresso. La riscoperta del quotidiano nella fedeltà al Vangelo; il rapporto vivificante e educante dell’eucaristia con la vita quotidiana dei cristiani, come singoli e come comunità: tutto ciò è al centro del cammino del congresso e della sua proposta alla chiesa italiana. E’ da mettere in evidenza che il tema: L’eucaristia per la vita quotidiana va inteso come annunciare, celebrare, testimoniare, perché dall’eucaristia celebrata riceviamo la forza che ci fa riscoprire, riamare, animare evangelicamente la vita quotidiana.; dalla celebrazione eucaristica sono generate, educate, nutrite tutte le vocazioni: matrimoniali, professionali, ministeriali, sacerdotali, consacrate, missionarie. Perché si possa intendere adeguatamente l’eucaristia per la vita quotidiana occorre richiamare anzi tutto i molteplici significati di eucaristia, e poi fare riferimento alla contemporaneità e alla quotidianità. Vediamo di fare questa triplice puntualizzazione.
Alla luce della storia degli ultimi congressi eucaristici nazionali, anche il congresso di Ancona, pur nella sua specificità progettuale, si configura come evento ecclesiale dentro il cammino già in atto delle chiese in Italia.
L’espressione: “l’Eucaristia per vita quotidiana” chiarisce il senso di questo Congresso, e ciò che lo specifica rispetto al precedente Congresso Eucaristico Nazionale di Bari (2005), che fu concentrato sul significato della celebrazione eucaristica domenicale, espresso nella formulazione del suo tema: Senza la Domenica non possiamo vivere. Ma è dato di cogliere anche l’intenzione del Congresso eucaristico di Ancona di porsi in continuità con quello di Bari: riscoprire la presenza vivificante del rito sacramentale della celebrazione eucaristica nella vita di ogni giorno, il suo riverbero nel vissuto feriale delle persone, il quotidiano reso gioioso dalla fedeltà al Vangelo, rendere festivo il feriale.
Mons. Duilio Bonifazi
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