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A Loreto la Giornata Regionale di spiritualità per Vescovi, Presbiteri, Diaconi e Religiosi marchigiani

A Loreto la Giornata Regionale di Spiritualità per il clero marchigianodi Don Emilio Rocchi, Segretario della Commissione Presbiterale Regionale

La Conferenza Episcopale Marchigiana, in collaborazione con la Commissione presbiterale della regione, ha convocato a Loreto Giovedì dopo le Ceneri, secondo tradizione, preti, diaconi e religiosi che, dalle 9.30, in un numero crescente sono confluiti, prima, nella sala Paolo VI e, poi, nella Basilica della Santa Casa per la Giornata regionale di spiritualità.

 

Dopo la preghiera iniziale presieduta da S.E. Mons. Luigi Conti, Arcivescovo metropolita di Fermo e Presidente della CEM, è intervenuto mons. Giancarlo Gozzi; ha offerto una riflessione su «L’Eucaristia per la vita quotidiana del presbitero», portando a compimento il triennio con il quale ci si è voluti preparare alla celebrazione del 25° Congresso Eucaristico nazionale (Ancona, 3-11 settembre 2011).

Riporto alcuni passaggi della relazione.

«La riflessione, che desidero proporre, ha lo scopo di favorire quella “sosta preziosa”, di cui parlano i Vescovi nel loro messaggio di invito al Congresso eucaristico, “per metterci di fronte al Mistero dell’Eucaristia da cui la Chiesa è generata e riprendere poi con rinnovato vigore e slancio la missione”. Il rapporto Eucaristia e vita è imprescindibile per i cristiani. Non possono farne a meno se desiderano essere “di giorno in giorno perfezionati nell’unità con Dio e tra di loro di modo che Dio sia finalmente tutto in tutti “ (SC 48). Era questo uno degli obiettivi primordiali del Concilio Vaticano II: “far crescere ogni giorno più la vita cristiana tra i fedeli” (SC 1), obiettivo che per i presbiteri è espresso quale “obbligo di tendere alla perfezione poiché elevati alla condizione di strumenti vivi di Cristo eterno sacerdote” (PO 12). Oggi però un simile rapporto è percepito con minore intensità e titubanza che desta preoccupazione. Si ha l’impressione di una crescente scollatura tra ministero e liturgia… Occorre anche notare che la vita quotidiana del presbitero non può essere compresa prescindendo da una riflessione sull’esercizio del suo ministero pastorale, perché ministero e vita nel presbitero sono un tutt’uno. Solo che questo esercizio è indotto a cambiare, a rinnovarsi rapidamente perché la società nella quale è situato corre a ritmi sempre più veloci. L’espressione più frequente negli incontri e orientamenti pastorali è “conversione pastorale”, però essa passa attraverso la “conversione del ministero del presbitero”».

Il relatore ha quindi sviluppato il tema toccando tre aspetti che si richiamano vicendevolmente e cioè l’Eucaristia e la spiritualità sacerdotale, l’Eucaristia e il ministero presbiterale e, infine, l’Eucaristia e il servizio educante del presbitero. Ha concluso la riflessione dicendo: «L’Eucaristia fa la differenza della nostra vita di presbiteri. Spendiamo tante energie nel ministero e a volte non abbiamo i risultati sperati, però è molto di più quello che riceviamo dall’Eucaristia che di quello che diamo. Per questo continuiamo a celebrare sull’altare della nostra vita quotidiana il mistero di un Dio che si fa pane spezzato e vino versato per tutti».

Per favorire interventi che potessero esprimere non unicamente il parere dei singoli, conclusa la riflessione, si è proposto di dedicare 5 minuti ad un dialogo con i vicini, prima di intervenire in assemblea. Ci sono stati quindi degli interventi che hanno manifestato questioni che sintetizzo di seguito: bisogna tener presente quando si parla dei preti le tante e continue emergenze che vivono e sperimentano nelle attività pastorali; bisogna evitare di tornare al ritualismo liturgico ma vivere le Celebrazioni con lo spirito che la riforma del Concilio Vaticano II ha indicato; recuperare il primato dell’annuncio della Parola a tutti, e quindi anche ai musulmani, trova grande difficoltà e per questo molto spesso ci si limita all’aiuto materiale; da comprendere meglio la spiritualità dei presbiteri e i motivi che li portano a cercare un sostegno nei movimenti ecclesiali.

Dopo alcune risposte alle domande suddette e prima di trasferirsi nella Basilica della Santa Casa per l’Adorazione Eucaristica, S.E. Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo metropolita di Ancona e Vice-presidente della CEM, si è soffermato a presentare il programma del Congresso Eucaristico Nazionale secondo i cinque ambiti di Verona nei diversi giorni e luoghi della Metropolia di Ancona.

 

Alle 11.30, abbiamo vissuto un’ora di Adorazione Eucaristica, presieduta da S.E. Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo-Prelato di Loreto, durante la quale molti si sono accostarsi al sacramento della Penitenza. Dopo esser passati processionalmente nella santa Casa cantando le litanie lauretane, ci siamo trasferiti nei locali della Delegazione Pontificia dove si è consumato il pranzo in fraternità.

 

 

                        Rocchi don Emilio

                                segretario della Commissione presbiterale regionale

 

Fermo, 12 marzo 2011

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