Archivio Notizie dalla Diocesi
Notizie dalla Diocesi
Grazie all'impegno congiunto dell'Arcidiocesi e dell'Associazione Missionaria ALOE
Sabato 9 e domenica 10 aprile la Diocesi di Fermo ha potuto vivere un momento intenso di riflessione. L’avevamo lasciato lo scorso anno, Abuna Jihad Youssef, monaco siriano che da alcuni anni condivide un fine settimana con l’associazione ALOE, con le sue parole che ci invitavano ad essere “santi come Dio è santo”. Questo può essere il modo giusto per entrare in un dialogo fecondo con il mondo islamico, e non solo. Quest’anno, durante l’incontro di sabato 9 aprile a Santa Maria a Mare, nell’ambito del corso di formazione “Il Senso del Partire”, ci ha lasciato ancora una volta un suggerimento difficile da scordare: solo la conoscenza ci permette di poter accettare, ma anche accogliere, l’altro, chiunque esso sia e a qualsiasi religione o cultura appartenga. L’Islam ci fa paura perché è lo “sconosciuto” per eccellenza, e ciò che non conosco, o lo temo o lo “uccido”. Non posso aprirmi al dialogo se non c’è conoscenza di Dio e dell’altro. Non solo in ambito accademico, ma anche e soprattutto concreto ed attuale. L’esperienza della Siria in questo caso ci aiuta. Il monastero di Mar-Musa al-Habashi, non lontano da Damasco, da sempre si dedica alla riscoperta della spiritualità del deserto e al dialogo interreligioso, oltre che al lavoro e alla preghiera. Abbiamo potuto avere un assaggio di questa spiritualità forte Domenica 10 aprile presso la Cattedrale di Fermo, grazie alla collaborazione della Diocesi. Abbiamo celebrato, infatti, la Divina Liturgia secondo il rito siro-cattolico, che è quello usato nel monastero da cui proviene Padre Jihad. La Chiesa Apostolica di Antiochia dei Siri è una delle 23 chiese cattoliche di rito orientale “sui iuris”, regolate dal Codice dei canoni delle Chiese Orientali, promulgato dal Giovanni Paolo II nel 1990. Esse sono in comunione con il vescovo di Roma e perciò pienamente cattoliche, anche se utilizzano riti diversi per le celebrazioni.
L’associazione ALOE da alcuni anni sta cercando di promuovere la conoscenza dei riti orientali nella nostra diocesi, per vivere più da vicino la comunione con i fratelli orientali, che tra i cristiani sono quelli più vessati da continue violenze ed emarginazioni. Grazie alla celebrazione con Padre Jihad, l’assemblea ha potuto partecipare alla comunione ecclesiale con i fratelli d’oriente. Il momento culminante e più toccante, la consacrazione, è stato cantato da Padre Jihad in siro-aramaico, che è la lingua tuttora parlata più vicina alla lingua parlata da Gesù. La celebrazione eucaristica è stata quindi l’occasione per far sentire la vicinanza della Diocesi di Fermo a tutti i cristiani del Medio Oriente, perseguitati a causa della loro fede e vittime di attentati come quello del 31 Ottobre scorso alla cattedrale siro-cattolica di Baghdad. Allo stesso tempo la preghiera è stata unanime per tutti quei paesi, tra cui la Siria stessa, attraversati in questi giorni da movimenti che rivendicano la libertà civile ma anche religiosa, perché come ricorda il Papa nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, la “libertà religiosa è la via per la pace tra tutti i popoli”.
Conoscenza dell’altro, quindi, ma che diviene poi conoscenza di Dio. Conosciuto in quanto sperimentato, nella comunione e nel confronto con realtà diverse, lontane ma allo stesso tempo molto vicine.
Devis Benfaremo
Associazione Missionaria ALOE Onlus
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