Archivio Notizie dalla Diocesi

Lunedì 10 Gennaio nella sede diocesana della Caritas ci siamo ritrovati con i 23 giovani della nostra diocesi che iniziano a vivere con la nostra Caritas diocesana l’esperienza del servizio civile volontario. Ci ha guidato in questa giornata la parabola degli operai chiamati a lavorare nella vigna (Mt 20,1-16). Siamo partiti dalla loro vita, dalle motivazioni che li hanno spinti a scegliere l’esperienza del servizio civile con la Chiesa fermana e dalle loro aspettative su questo anno. E’ stato un momento di condivisione veramente ricco, profondo e sincero. La principale aspettativa di questi giovani è la propria crescita umana, il proprio arricchimento personale, ed una maggiore conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Non hanno escluso, d’altra parte, la speranza di incidere in bene nei contesti in cui vengono posti e di coinvolgere altri giovani e adulti nella dimensione del servizio. Diversi giovani non hanno nascosto il desiderio di impegnare comunque la propria esistenza in una fase in cui si fa fatica a trovare un lavoro stabile e di non disdegnare il piccolo sostegno economico che questa esperienza assicura. Qualcuno ha anche manifestato la speranza di poter ritrovare, in questo anno, un rapporto con la Chiesa. Alla luce di questo noi, con l’aiuto dell’evangelista Matteo, abbiamo voluto loro annunciare che nella vita le cose non avvengono a caso, ma c’è sicuramente una chiamata del Signore che li ha spinti a questa scelta. Il lavoro è prezioso, ma non è tutto, e se lo stile del servizio non dà forma a tutta la nostra persona, anche quando ci trovassimo a lavorare, la nostra esistenza rischia di scadere nell’inutilità, di non “servire” (nel senso evangelico, non utilitaristico) a nessuno. Il Signore, attraverso l’anno di servizio civile volontario, chiama questi 23 giovani a prendersi cura della vigna del Signore: essa è prima di tutto la loro vita, cui dare sempre più una forma, poi è sicuramente la città, il territorio, la comunità cristiana in cui si troveranno ad operare. Di questa vigna, attraverso i progetti di servizio rivolti agli anziani, al disagio adulto ed ai ragazzi degli oratori, conosceranno sicuramente alcune parti più devastate, tribolate e meno curate, ma che stanno più a cuore al padrone della vigna. Le realtà ecclesiali che insieme pensano, promuovono ed hanno cura del servizio civile volontario (Caritas, pastorale giovanile, Azione Cattolica, Servizio diocesano della pastorale dello sport, turismo e tempo libero) nutrono la fiducia che esso può essere uno strumento importante nel cammino che potrà condurre questi giovani a ritrovare la fede nell’esperienza della carità e a diventare cittadini responsabili, oltre che per l’impegno ad educare e a far incrociare le strade dei giovani e degli adulti che la chiesa italiana sta assumendo in questo decennio. Buon cammino, cari giovani!

don Giordano Trapasso