Archivio Notizie dalla Diocesi

La visita del nostro Arcivescovo alla Vicaria di Corridonia, svoltasi a Mogliano il 24 Marzo scorso, si è rivelata un interessante momento di approfondimento e confronto.

Dopo il Clero locale e la Santa Messa, Sua Eccellenza si è fermato per incontrare i “suoi” Cristiani.

Con il suo intervento ha posto subito l’attenzione sui temi che oggi interrogano maggiormente la Chiesa come “l’emergenza educativa” che le comunità parrocchiali si ritrovano a dover combattere a fronte della sempre più incalzante secolarizzazione. La Chiesa sta “perdendo terreno” nei confronti delle nuove generazioni che si ritrovano sempre più spesso ad avere la televisione come “maestra”.

Monsignor Conti, comunque ci ha incoraggiati a “non mollare, a sperimentare..” con molta veemenza nelle sue parole ferme, autorevoli e decise, spiazzando un po’ i presenti!!!

Più di una volta ci ha ribadito che non si può più prescindere dalla Parola di Dio, che deve diventare un incontro quotidiano al quale chi si dice cristiano non può mancare per riscoprire il Suo valore educativo e poterlo far diventare “strumento”; a tal proposito ha sottolineato come si sia perso il “carattere narrativo” attraverso il quale si apprende e si assapora la buona notizia del Vangelo.

Facendo poi un breve excursus su come la Chiesa si sia mossa dagli anni Settanta ad oggi attraverso i suoi documenti in merito all’educazione cristiana, ha riportato l’attenzione al documento “Il Rinnovamento della Catechesi”, che pur avendo compiuto da poco i suoi quaranta anni rimane, insieme ai suoi aggiornamenti, una base dalla quale ripartire. Sì, proprio ripartire ritornando a quanto quel documento ci ha insegnato e continuerà ad insegnarci.

Per chi come la scrivente viene dalla importante esperienza della Pastorale Giovanile Diocesana quando nella seconda metà degli anni Novanta ci si ritrovava a “San Rocco” almeno una vota al mese per formarsi ed imparare a rendere sempre più viva la catechesi, le parole di Monsignor Conti hanno fatto risvegliare antichi, ma mai sopiti, ricordi di un periodo in cui ci si interrogava, si leggevano i segni dei tempi e si costruivano progetti educativi dove, pur rimanendo fermi a quanto la Chiesa con i suoi catechismi ci chiedeva di trasmettere, si cercava con entusiasmo di “far passare” l’Amore di Dio ai ragazzi a noi affidati. Sembrerebbe dietrologia, ma se, come ci ha ammonito l’Arcivescovo, non si “rientra” nei binari tracciati, si rischia molto: la catechesi che diventa la “dispensa” dei Sacramenti, le figure di riferimento che non ci sono più e la conseguente perdita di entusiasmo degli operatori pastorali. Le buone prassi esistono però e già nella nostra Diocesi ci sono Parrocchie che stanno ripensando la Catechesi. Questa non più finalizzata ai Sacramenti, i quali, come ha detto l’Arcivescovo, non si prendono e si è cristiani, ma i sacramenti sono delle tappe di un percorso non calendarizzate preventivamente e che una volta celebrati, attraverso la loro Grazia, sono vissuti giorno dopo giorno. Sarebbe bello conoscerle!!

Bisogna avere il coraggio di cambiare, reindirizzare le scelte educative e, di certo, incontri come quello vissuto non possono che aiutare la comunità cristiana, ma anche l’Arcivescovo stesso, che riuscirà sempre più a “toccare con mano” tutto il bene di cui è colma la Sua e Nostra amata Diocesi.

Alla prossima visita quindi…………

Ornella Marcattili