Archivio Notizie dalla Diocesi
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La Dirigente del Circolo Didattico di Montegranaro, Annalena Matricardi, risponde alle sollecitazioni di www.fermodiocesi.it
Il circolo didattico di Montegranaro accoglie circa 1000 bambini tra i 3 e gli 11 anni, di cui circa il 18% stranieri. La sua utenza estremamente eterogenea richiede la costruzione costante di percorsi personalizzati che portino ognuno a realizzarsi al meglio delle sue potenzialità fisiche psichiche ed intellettuali, nel rispetto di tutti gli altri, del loro modo di essere e del loro punto di vista. Proprio per questo il nostro Piano dell'Offerta Formativa si basa su tre principi ispiratori: la valorizzazione di ogni essere umano, l'integrazione, l'educazione al vero al bello e al bene......... in ottemperanza anche a quanto scritto nelle Indicazioni Ministeriali. Proprio queste ultime, infatti, sottolineano che compito prioritario della scuola è quello “di educare la persona “essere unico ed irripetibile...... a scoprire il valore di se stesso, delle cose, della realtà.”.......che visto che “la paura, le incertezze, l'idea di una vita vuota e senza senso sono il sottofondo di un malessere diffuso......la scuola deve essere in prima linea nella battaglia contro questo vuoto: un luogo dove è possibile la trasmissione di valori che danno appartenenza, identità, passione.....”
Poiché poi la maggioranza degli Italiani professano la Religione Cattolica, sempre le Indicazioni Ministeriali prevedono che la Scuola Italiana si avvalga della collaborazione della Chiesa Cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che vogliano avvalersi di questa opportunità.
A mio giudizio è proprio questa accezione di scuola laica, ma anche valida interprete dei veri concetti di democrazia, di religiosità, religione e fede, a giustificare non solo la celebrazione della Messa all'inizio dell'anno scolastico, ma anche l'allestimento del presepe nella scuola e l'affissione del Crocifisso nelle aule.
Infatti se la religiosità, comune a tutti gli uomini, è o, come dice Mauro Laeng, bisogno di assoluto e ricerca di aiuto e di speranza o, come dice Norberto Bobbio, “... senso dei propri limiti, sapere che la ragione dell’uomo è un piccolo lumicino, che illumina uno spazio infimo rispetto all’immensità dell’Universo..... consapevolezza di un mistero impenetrabile». la scuola deve necessariamente educare a questa religiosità intesa come ricerca di scelte di valori, di risposta alla complessità del reale, alla origine e alla fine della vita, alle radicali domande di senso. Proprio per questo senso di religiosità abbiamo voluto la benedizione di Dio sul nuovo anno scolastico: un Dio che i bambini cattolici hanno pregato in Chiesa luogo privilegiato per la celebrazione del loro culto religioso e gli altri a scuola secondo le forme e le modalità della loro fede religiosa.
Inoltre, se come tutti sappiamo, la religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio culturale, storico ed umano della società italiana, a mio giudizio, non c'è niente di anomalo se, a Natale, all'interno della scuola viene allestito un presepe: per gli stranieri il presepe rappresenta un aspetto della cultura italiana nella quale si sono inseriti e alla quale si debbono integrare, per il cattolico rappresenta anche la celebrazione della natività del suo Dio
Se poi la scuola, per rispondere al degrado valoriale e ai tanti gravi atti di violenza , è sistematicamente invitata ad educare le giovani generazioni ad una convivenza civile e democratica, ad affrontare, perciò, i grandi temi della pace e dell'amore e a celebrare i Giusti della storia come Gandhi, Martin Luter King, Kennedy, Mandela ecc.....io penso che Gesù sia il primo ed il più grande dei Giusti............. Le sue beatitudini, i suoi gesti di amore e di perdono, il suo tendere la mano agli umili e ai diversi, sono solo e sempre atti e gesti di amore. Il Crocefisso appeso in un'aula perciò dovrebbe essere per tutti la celebrazione del più grande Giusto della storia, del vero uomo di pace, di amore e di perdono, anche se per il cattolico Gesù Crocifisso rappresenta il suo Dio.
Rispetto, ma anche e soprattutto apertura e flessibilità dovrebbero dunque essere le caratteristiche delle persone di scuola se , è vero come è vero, che ad esse è affidato il compito della formazione di una società migliore.
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Pietro
12-11-2010 17:33 - #4Claudio
08-11-2010 19:30 - #3Don Mauro Antolini
08-11-2010 09:19 - #2Pietro
06-11-2010 09:09 - #1