Archivio Notizie dalla Diocesi

E’ iniziato da ieri, a partire dal Perù, un tam tam on line sulla situazione del Padre Mari Bartolini: sembra che la sentenza attesa per tutta l’estate, sia ora davvero imminente: la sentenza verrà pronunciata il 26 ottobre 2010 alle 15.00 nella Prima Corte Mista della Provincia di Alto Amazonas, dal giudice Julio Cesar Aquino Medina. C’è la sensazione che la sentenza possa essere di condanna. Ciò significherebbe il carcere per alcuni dirigenti (tra questi il Direttore di Radio Oriente e Vladimiro Tapayuri, dirigente indigeno) e l’espulsione per padre Mario Bartolini. È quindi necessaria una solidarietà fattiva da parte di tutte le persone che cercano giustizia ed hanno fiducia in un mondo di Pace. Ci sono arrivate email da parte dei alcuni protagonisti di questa vicenda: la sorella Lucero Guillen, presidente della tavola per la lotta contro la Povertà di Barranquita e il Direttore di Radio Oriente, la radio della diocesi di Yurimaguas, Eduardo Geovanni Acate; le loro lettere cominciano sempre più ad essere rilanciate da amici comuni, e noi vogliamo fare altrettanto, per un tam tam internazionale. In allegato viene inviato un articolo di radio Oriente con una breve presentazione degli antecedenti di questa sentenza. In esso si fa un appello per una azione diretta in Perù a favore di padre Mario Bartolini e degli altri imputati, sotto forma di lettere e emali da inviare alla Prima Corte Mista della Provincia di Alto Amazonas, o direttamente al Giudice JULIO CESAR AQUINO MEDINA, affinché agisca con giustizia e senza pressioni, dal momento che pare vi siano.

Da parte nostra è dall’inizio di maggio che seguiamo questa vicenda che, lo ricordiamo, interessa tutti noi perché la Salvaguardia delle Foreste è un problema di tutti, come è un problema di tutti il rispetto, sotto ogni cielo, del più elementare fra i Diritti Umani come può essere quello di poter continuare a vivere sulla propria terra e non essere scacciati da essa a causa dell’ingordigia di un sistema economico insensibile ad altri valori che non siano quelli del puro valore di mercato. Ed è per questo motivo che il missionario Padre Mario Bartolini, nostro concittadino impegnato da oltre 30 anni tra gli indios e i campesinos dell’Amazzonia Peruviana e che ora, con la sentenza attesa per il 26 ottobre rischia di pagare con il carcere o con l’espulsione il suo impegno sul fronte della salvaguardia della foresta e delle comunità indigene, merita tutto il nostro appoggio e la nostra vicinanza. Soprattutto in questo momento difficile di svolta. Il meno che possiamo fare è quello ci far conoscere la sua vicenda. Chiediamo A) a tutti gli amici giornalisti a cui arriverà questa email di diffondere il più possibile la notizia; B) agli enti pubblici che già si sono pronunciati all’inizio della nostra campagna, di intervenire ancora una volta presso il nostro Ministero degli esteri perché intervena a sua volta in maniera più decisa di quanto fatto sino ad ora; C) a tutti gli amici e le amiche che ci leggono e condividono la lotta di padre Mario di scrivere al Ministro degli Esteri e all’Ambasciatore peruviana in Italia per manifestare la nostra preoccupazione per il nostro concittadino padre Mario e per le altre persone sotto processo per lo stesso motivo in Perù, e il nostro desiderio di vedere riconosciuta la giustizia per chi lotta per un mondo più giusto. Sul nostro sito www.aloemission.org metteremo indirizzi e fac simile di lettere da inviare.

In allegato la lettera di Geovanni Acate e l’articolo di Radio Oriente con tutte le informazioni sugli antecedenti di questa sentenza.

Franco Pignotti
presidente ALOE Onlus
www.aloemission.org