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Mercoledì sera, nella chiesa cattedrale, si è svolta la Santa Messa Crismale presieduta dall'Arcivescovo Mons. Luigi Conti. In un Duomo gremito all'inverosimile di fedeli, erano presenti i presbiteri di tutta l'Arcidiocesi fermana, oltre ai rappresentanti delle parrocchie. Accanto a Mons. Conti, anche il vescovo Emerito Mons. Cleto Bellucci e Mons. Angelo Fagiani, Arcivescovo Emerito di Camerino. La Messa è stata animata dalle Corali Riunite dell'Arcidiocesi: ben 270 cantori, diretti da Annarosa Agostini, Maestro di Cappella della Cattedrale e accompagnati dall'organo suonato da Alessandro Buffone. Nella Messa Crismale vengono consacrati gli Olii Santi: il Crisma, l'Olio dei Catecumeni e quello degli Infermi; durante la celebrazione i presbiteri rinnovano le promesse fatte nel giorno dell'ordinazione sacerdotale. E proprio ai preti e al loro ministero l'Arcivescovo Conti ha dedicato gran parte dell'omelia, trattando temi importanti e di una scottante attualità. Le mani dei sacerdoti al centro del discorso dell'Arcivescovo, che con parole decise ed inequivocabili ha affrontato l'argomento. “Le nostre mani – ha detto Conti, riferendosi ai preti, che ricevono la consacrazione con l'olio crismale proprio sulle mani – devono essere il mezzo con cui dispensare i Misteri di Dio, con cui benedire, con cui compiere ogni giorno la Sua parola nelle nostre vite e nelle vite dei fedeli”. Gradualmente, ma con estrema fermezza, Conti è poi arrivato al cuore del suo messaggio: “non lasciamoci guidare da interessi umani. Guai se queste mani vengono usate per compiere abusi, guai. Le nostre mani devono essere educate ad imitare Gesù Cristo, che porta i segni della passione. E' lui il nostro modello, quello che dobbiamo seguire nel nostro sacerdozio”. Parole decise, chiare, con cui l'Arcivescovo di Fermo ha voluto lanciare un messaggio forte, facendo esplicito riferimento ad episodi di attualità, che recentemente hanno gettato non poche ombre sulla figura dei preti e sulle realtà diocesane di alcune nazioni. Un messaggio che, seppure nella sua chiarezza, è stato trasmesso tra le righe di un discorso dai toni positivi: Conti, infatti, ha invitato i fedeli  a pregare per i sacerdoti, perchè seguano Cristo, e per i vescovi “perchè siano fedeli – ha detto – nel servizio apostolico, che è affidato alla nostra fragilità, alla nostra povertà di persone. Ma con le vostre preghiere possiamo diventare immagine di Cristo”. L'Arcivescovo Conti ha poi dato una comunicazione molto importante a tutti i presbiteri della Diocesi fermana (che conta 123 parrocchie, e che si estende anche nel Maceratese e nell'Ascolano): “per tutto il periodo di Pasqua potete sciogliere la “riserva” legata al peccato dell'aborto”. L'aborto, infatti, rientra nella fattispecie dei peccati riservati per la cui assoluzione è necessario l'intervento del Vescovo che, in alcune circostanze dell'anno può concedere la facoltà di scioglimento della riserva ai presbiteri. Una Messa Crismale che ha avuto un significato particolare, una celebrazione molto partecipata, che ha visto i fedeli riempire la Cattedrale e salutare con entusiasmo il Vescovo e i parroci. Per chi non ha potuto assistere alla celebrazione, il Centro di Produzione Audiovisivo Diocesano, in collaborazione con la società Medi@TV e la Jef di Montegranaro, ha attivato una diretta web dell'evento trasmessa dal sito www.fermodiocesi.it , tramite il quale sarà possibile seguire anche la veglia pasquale di domani notte, sempre dalla cattedrale fermana.

di Stella Alfieri

Medi@TV srl