Archivio Notizie dalla Diocesi

Durante i funerali di don Lino, scomparso il 17 Marzo 2006, annunciammo che avremmo dato vita a una fondazione: cosa che abbiamo fatto. L’intenzione era di continuare, in qualche modo, la sua presenza. Per questo, ad ogni anniversario (quest’anno siamo al quarto), abbiamo attivato una serie di “attività” che, nella sua memoria, continuasse l’opera che egli aveva iniziato.

E’ stato un uomo d’azione: tutta la sua vita di sacerdote, nei vari passaggi, da Porto Potenza, a Civitanova alta e poi a Porto Civitanova, è stata percorsa nella sfera del cristianesimo sociale. Quella generazione di preti che prima e dopo il Concilio avevano interpretato la presenza del cristianesimo a tutto tondo: la visione spirituale connessa all’azione sociale. Una lunga tradizione della Chiesa che, soprattutto dall’inizio dell’ottocento, in Italia e nel mondo ha contraddistinto l’annuncio cristiano. Don Lino aveva creduto in quella visione ed è morto nell’azione in cui aveva creduto.

L’attività della Fondazione in questi quattro anni ha seguito due filoni di eventi: il primo di riflessione, il secondo di solidarietà.

Nel primo anniversario il 17 Marzo del 2007, insieme a don Gianni Ambrosio, amico comune, poi diventato Vescovo di Piacenza, il tema affrontato è stato quello del cristianesimo sociale; il secondo anno (8 Marzo 2008) con il card. Achille Silvestrini abbiamo riflettuto sulla storia del cristianesimo sociale tra gli anni ’70 e ’80. L’anno scorso con Mons. Giuseppe Orlandoni, Vescovo di Senigallia (14 Marzo 2009), abbiamo affrontato il tema della cooperazione.

Quest’anno (20 Marzo) insieme a Mons. Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali e, circostanza particolarissima, Vescovo titolare di Civitanova Marche, affronteremo il tema della prossimità della Chiesa con la gente, nella comunicazione sociale.

Riflessioni che ci aiutano a mantenere vivo quel filone di spiritualità del quale noi tutti ci sentiamo parte.

Sul versante degli aiuti, possibili grazie alla solidarietà di quanti hanno conosciuto don Lino e di cui noi tutti siamo riconoscenti, la Fondazione ha seguito due approcci. Il primo aiutando situazioni locali degni di attenzione; l’altro aiutando missioni estere alle quali lo stesso don Lino era stato molto sensibile.

Gli aiuti sul versante interno sono andati a un corso di alfabettizazione per donne straniere (2007); all’Anffas di Civitanova Marche (2008); all’apertura della mensa della Caritas di Civitanova (2009).

Gli aiuti internazionali hanno permesso la costruzione di una struttura residenziale per la scuola di Nggoli in Uganda (2007); costruzione di un pozzo idrico di Sosony in Kenia (2008) con l’aggiunta di un aiuto alla stessa scuola in Kenya (2009). Nel 2009 è stato accolto anche il progetto di aiuto per gli studi superiori universitari di ragazze nel Myanmar, sostenute dalle Suore della riparazione di Civitanova Marche.

Don Lino insisteva molto nel dover offrire aiuto a chi, nel tempo, con le proprie energie, sarebbe stato in grado di affrontare la vita, risolvendone i problemi. Negli aiuti la Fondazione ha seguito questa indicazione, convinta che creando le condizioni di autonomia, ciascuno sarebbe in grado di proseguire nella vita.

 

Vinicio Albanesi