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Studiare musica liturgica al Conservatorio di Fermo

intervista a mons. Antonio Parisi

E' stato attivato al Conservatorio di Fermo il DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO -  LAUREA TRIENNALE in “MUSICA PER LA LITURGIA” con due specifici corsi: Organo per la liturgia e Direzione di coro per la liturgia. A tale proposito, abbiamo intervistato Mons. Antonio Parisi, consulente per la musica liturgica dell'Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana, coordinatore del corso, per comprendere meglio i contenuti di questo corso di studi ministeriale che si aggiunge ad un altro già attivo dall’anno scorso presso il conservatorio statale di Palermo. Lo abbiamo incontrato a Bari nella sala docenti dell'Istituto Diocesano di Musica Sacra.


Come nasce questo nuovo diploma accademico e con quali auspici?
Già dal 2000 era stato inviato, da parte della Commissione episcopale per la liturgia della CEI, in tutti i conservatori italiani (circa 70) un progetto denominato appunto musica per la liturgia. Il  progetto era stato elaborato da un gruppo di docenti di alcuni conservatori italiani, laici e sacerdoti; era un progetto di massima che offriva delle coordinate per chi avesse voluto approfondire tale curriculum di studi. Non è successo niente. Finalmente sono riuscito, forte della mia conoscenza di tali scuole, ad individuare sia il Conservatorio di Palermo e sia quello di Fermo per avviare praticamente tale progetto. Sono stati i due Conservatori interessati a tale proposta. Specialmente la proposta rivolta a  Fermo e accettata, la ritenevo importante, perché vicino a Loreto, dove ormai da alcuni anni il Coperlim è di casa. Ed io intravedo per i prossimi anni una sinergia fra i due corsi. Ho trovato ampia disponibilità nella direttrice di Fermo e nel Vescovo di Fermo, che hanno accolto con entusiasmo tale progetto.
Entriamo nei contenuti: quali sono gli obiettivi?
Innanzitutto il nome del diploma accademico di primo livello (laurea triennale), è denominato “Musica per la liturgia” con due indirizzi, l’uno per organo e l’altro per direttore di coro. I curricula si prefiggono di formare organisti e direttori di coro preparati a rispondere, attuare e valorizzare tutto quel che attiene al canto e alla musica nella liturgia cattolica riformata a norma dei decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II. Tengo a precisare che il contenuto formativo e disciplinare dei curricula non è un astratto corso di “musica sacra”, ma tende a far maturare competenze e abilità specifiche nel campo della musica per la liturgia così come è prevista dal progetto rituale definito dal Vaticano II. Quindi il corso non ha un carattere storico, o soltanto strumentale, o musicologico, ma è finalizzato a preparare bravi e competenti musicisti di chiesa.
Come sono strutturati i piani di studio?
I piani di studio sono stati approvati dal Ministero e prevedono un corso della durata triennale con 60 crediti annuali. I due indirizzi, organo e direzione di coro, hanno delle materie comuni e delle materie caratterizzanti il proprio percorso. Il corso non sarà attivato ogni anno, ma andrà a scadenza dopo i tre anni; si farà una verifica finale e poi potrà essere attivato un altro percorso triennale. Ci sono delle materie di carattere liturgico: liturgia, sacra scrittura, musicologia liturgica, vocalità liturgica; e poi tutte le materie proprie di ciascun percorso: armonia e analisi, storia ed estetica, improvvisazione organistica, composizione, organo e direzione di coro; più altre materie. Praticamente le materie, sia per l’organo che per la direzione di coro, sono 9 per ogni anno scolastico.
Parliamo di ammissioni, requisiti, lezioni, frequenza, costi: come sono articolati i corsi?
L’esame di ammissione prevede due prove, una teorica e l’altra pratica. I requisiti per l’ammissione prevedono una adeguata preparazione teorico-pratica di base. I programmi saranno reperibili presso il Conservatorio di Fermo. Non è richiesto il diploma di maturità, ma tale titolo è obbligatorio per accedere all’esame  finale. I corsi, molto probabilmente saranno articolati nel seguente modo: 7 settimane di 3 giorni pieni (8 ore giornaliere) a Fermo; due settimane a Loreto nel mese di luglio e di settembre; circa 50 ore di lezioni on line. Non è ancora un calendario definitivo, perché stiamo ancora elaborando alcuni parametri. Il totale delle ore annuali è all’incirca di 290 ore di lezioni in presenza. La frequenza è identica a quella degli altri corsi triennali dei conservatori. I costi saranno i seguenti, non ancora definiti però: 60 euro per l’esame di ammissione, alcune tasse ministeriali circa 35 euro, e la tassa di frequenza per l’anno 2009-2010 di euro 400.
Ad un diplomato COPERLIM (Corso di Perfezionamento Liturgico-Musicale) o a chi ha conseguito l'attestato finale del corso di "Musica Liturgica On Line" interessato a questo nuovo diploma accademico vengono riconosciuti crediti?
Certamente alcuni crediti saranno riconosciuti, per es. liturgia, musicologia, vocalità; crediti acquisiti dalla frequenza al Coperlim o al corso di liturgia on line. Anche eventuali crediti per chi ha frequentato gli Istituti di Scienze religiose. Stiamo elaborando ancora questi conteggi.
Qual è il ruolo della Conferenza Episcopale Italiane, ed in particolare dell'Ufficio Liturgico Nazionale?
Il progetto è partito dalla Commissione episcopale della Liturgia della Cei, come dicevo sopra. L’ufficio liturgico nazionale ha dato il proprio patrocinio al corso di Fermo. Io sto coordinando il progetto esecutivo in modo che sia le materie e sia i programmi rispondano rigidamente alle finalità di tale corso; perseguire cioè l’obiettivo di una formazione di musicisti per la liturgia.
In un periodo di grave crisi per l'economia e il lavoro quali sbocchi lavorativi può aprire un diploma in musica liturgica?
Al riguardo non voglio aprire la strada a facili entusiasmi o prospettive di lauti compensi. La mia teoria ormai la conoscete tutti: progredire con gradualità, un passo alla volta, salire la scala gradino dopo gradino.
Certo è che un domani che avremo i primi laureati in musica per la liturgia, per loro sarà un titolo di precedenza per occupare un posto di organista o di direttore di coro presso basiliche, cattedrali, santuari o grosse parrocchie. E penso che chi dedica alcune ore della giornata a tale incarico vedrà riconosciuto il suo impegno. A riguardo ormai da alcuni anni, stiamo affrontando il problema a livello di CEI per trovare una soluzione equa, sia nei confronti dei musicisti e sia nei confronti dei parroci.
La cosa importante è che tale problema economico non è più un tabù per nessuno, ma va affrontato anche considerando i tempi di crisi in cui siamo. Ma anche vorrei ribadire che tale questione economica non può essere il punto di partenza per rivendicazioni o altro; cerchiamo per adesso di qualificare i maestri di chiesa., il resto verrà di conseguenza.  
E' un corso che ha la sua unicità o si può considerare un corso apripista per altri Conservatori statali italiani interessati al progetto formativo?
Attualmente sono soltanto due, come affermavo prima,  i Conservatori che hanno attivato, con l’approvazione del Ministero, tali corsi di laurea triennale. Altri Conservatori possono benissimo attivare altri corsi identici, seguendo l’iter previsto dalle normative ministeriali. La mia preoccupazione è una sola: attenti ad avere ben presenti gli obiettivi formativi del percorso di studi. È una laurea specifica per musicisti liturgici, non è un percorso strumentale o soltanto musicale, non è un astratto corso di musica sacra, ma è un corso di musica per la liturgia. È una grande sfida per la chiesa italiana; è la prima volta che in Italia sono attivati tali studi finalizzati alla musica liturgica. Finalmente la musica di chiesa e la musica in chiesa, non sarà più musica di serie B, naturalmente occorrono musicisti preparati liturgicamente e musicalmente, infine è necessario avere molta pazienza nell’attendere i risultati. È un cammino lungo che va sostenuto da tutti noi. Per cui rivolgo a tutti gli amici del Coperlim e di Psallite di sostenere  tale corso, pubblicizzandolo ( a settembre saranno pronti i depliant con tutte le informazioni utili)  e invitando i nostri bravi musicisti di chiesa a farci un pensierino. Sarà facilitata la frequenza anche a chi proviene da fuori della regione Marche, in modo che la distanza non sia una difficoltà. Desidererei che tale Corso fosse sponsorizzato idealmente da tutti gli amici del Coperlim in modo da offrire ancora una volta il nostro servizio gratuito alla formazione musicale dei musicisti di chiesa.

 

Silvia Graziani
 

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