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L'Eucaristia per la vita quotidiana: annunciare - celebrare - testimoniare

riflessione di mons. Duilio Bonifazi, membro del Comitato per i Congressi Eucaristici Nazionali della CEI, dopo il convegno teologico-pastorale che si è tenuto a Loreto in preparazione del 25° Congresso Eucaristico Nazionale

“L’ Eucaristia per la vita quotidiana: annunciare – celebrare – testimoniare”: è stato il tema del convegno teologico-pastorale, che si è tenuto a Loreto nei giorni 1 e 2 dicembre, in preparazione del 25° Congresso Eucaristico Nazionale. “Signore, da chi andremo?” è la domanda che troviamo nel capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, e che il Congresso ha assunto come tema e messaggio per il mondo d’oggi. Varie sono le iniziative che stanno aprendo il cammino verso il Congresso: il convegno di Loreto è la prima iniziativa a carattere regionale,ed ha avuto risonanza anche oltre i confini della nostra regione. Ora intendiamo mettere in evidenza il rapporto tra il convegno di Loreto e il Congresso Eucaristico. A questo scopo facciamo riferimento al volto del Congresso quale emerge dall’ipotesi del documento finale preparatorio del Congresso. La sua elaborazione è stata affidata a noi dell’ Istituto Teologico Marchigiano, rimanendo compito del Comitato Nazionale la supervisione e l’approvazione.

Notiamo, prima di tutto, che il convegno e il Congresso, pur avendo un titolo formalmente diverso, si pongono in intrinseca relazione. Il convegno ha inteso esplicitare e porre in primo piano l’intenzione primaria del Congresso, scegliendo la formulazione “L’Eucaristia per la vita quotidiana”. Per la formulazione del tema e del messaggio del Congresso la CEI ha scelto l’espressione interrogativa del Vangelo di Giovanni: “Signore, da chi andremo?”, assumendo però l’intero capitolo 6, sul “Pane di vita”, come icona biblica che fa da riferimento per tutto il Congresso. In questo modo nel documento ipotizzato il cammino congressuale viene scandito in quattro momenti.

Momento antropologico, che è ipotizzato con questa formulazione: “ Il pane dono di Dio oltre il bisogno dell’uomo”. Il riferimento al capitolo 6 di Giovanni sta nella descrizione della folla che va in cerca di Gesù perché ha fame e può trovare in Lui chi dà ad essa il pane per saziarsi. Gesù tuttavia educa ed eleva la domanda di pane verso un livello più profondo: procurarsi il cibo che non perisce, ma dura per la vita eterna.

Momento cristologico, che è ipotizzato con questa formulazione: “ Gesù Cristo pane di vita, accolto nella fede, ci nutre della vita di Dio”. Nel Vangelo di Giovanni Gesù propone se stesso come il pane di vita: “Chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete”

Momento ecclesiologico-sacramentale, che è ipotizzato con questa formulazione: “Cristo invita gli uomini a nutrirsi della sua carne nell’Eucaristia, convito sacrificale ecclesiale, memoriale della Pasqua per la vita del mondo”. Dice Gesù, in Gv 6: “Il pane che io vi darò è la mia carne per la vita del mondo” .

Momento della missione e della testimonianza nella vita quotidiana, che è ipotizzato con questa formulazione: “La celebrazione eucaristica educa e nutre la testimonianza nel quotidiano per la trasmissione della fede”. Il Vangelo di Giovanni ci presenta l’Eucaristia come “pane per la vita del mondo”, come “pane di vita”; e Pietro proclama, a nome della Chiesa, “Signore, da ci andremo? Tu hai parole di vita eterna”.

Notiamo che il quarto momento esprime l’intenzione primaria del Congresso, che avrebbe potuto esprimere il tema congressuale con questa formulazione: “Signore da chi andremo? L’Eucaristia per la vita quotidiana”. L’articolazione del quarto momento fa riferimento ai quattro ambiti delineati da Verona: Eucaristia e vita affettiva; Eucaristia e fragilità; Eucaristia, lavoro, festa; Eucaristia e tradizione; Eucaristia e cittadinanza.

mons. Duilio Bonifazi