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Venerdì 08 maggio si è tenuta la celebrazione/incontro presieduta dal neo-diacono Pietro Marini con S.E.l’Arcivescovo Luigi Conti, i diaconi e i candidati diaconi, presso la cappella dell’episcopio.

Il lettore Giorgio Ercoli ha proclamato il brano Lc 12, 35-44. Partendo quindi dalla frase 12,35, Pietro Marini ha esortato l’assemblea ad essere sempre pronti alla sequela di Cristo con le lanterne accese della Parola e della preghiera (Mt 25,1-3), ad abbandonare le false sicurezze (Lc 12,22-32), a rivestirci dell’armatura di Dio (Ef 6,13-18) affidandoci a Maria.

L’arcivescovo ha poi evidenziato l’importanza del versetto Lc 12,37 in cui si enuncia la beatitudine dei servi fedeli, i quali sono immagine di Cristo “primo” servo come nel brano di Lc 22,27 in cui si intravede il gesto della lavanda dei piedi (Gv 13,4-5). L’eucarestia è perciò fondamento della diaconia, dall’eucarestia parte ogni gesto di servizio ed è in essa che si può verificarne la bontà.

Quando un diacono si accorge che la propria vita non è eucaristica, e non la può quindi portare sull’altare, ha bisogno di farsi lavare i piedi cioè di farsi purificare dalla Parola. E’ infatti la Parola che purifica (Gv 15,3), è la Parola che ci permette di vedere e credere all’opera di Dio che si avvera (Gv 20,8).

Parola ed Eucarestia sono sempre in armonia ma il Corpo di Gesù Cristo rimane con noi per poco, la Parola, se la accogliamo, è con noi sempre.

In conclusione si è fatto un rapido excursus sulla prima Pasqua da diaconi di Pietro, Aldo, Redeo, Graziano e Attilio, i quali hanno vissuto soprattutto il grande dono del servizio all’altare.

Manuela Marini