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Una speranza per l'entroterra ferito
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Tre interessanti testimonianze, risuonate nell'incontro sul tema "Il lavoro solidale", dimostrano come l'amore per la propria terra può diventare motore che ispira importanti idee imprenditoriali

20170717_221139L’incontro avvenuto in Amandola nell’Auditorium Vittorio Virgili lunedì 17 luglio ” Lavoro solidale” è stato ispirato dall’amore per la propria terra, per la propria comunità, e la solidarietà.

A volte le parole esprimono concetti ampi e pieni di significato ma difficili da declinare nella concretezza della quotidianità: è ciò che  in questo incontro abbiamo potuto sperimentare, è che  ci sono già esperienze in atto anche se c’è  ancora da costruire.

L'incontro voleva rispondere all’esigenza, puntualizzata dai sindaci delle zone montane colpite dal terremoto, di stimolare i giovani sul tema del lavoro ed in particolare su quali lavori e professioni  possono essere svolte  nel territorio locale, dove esiste  una natura molto prodiga di doni e dove è ancora visibile la storia dell’uomo che l’ha abitata (ricchezza dei terreni, bellezza dei paesaggi e presenza di opere d’arte), per ricreare il cuore della comunità e nello stesso tempo coltivare e salvaguardare “la terra”, intesa come casa degli uomini.

C’è stata la partecipazione e l’unione di diversi protagonisti, primo segno di collaborazione e di solidarietà:  istituzione civili, nella persona del Sindaco, Chiesa (Caritas e Pastorale del sociale e del Lavoro), imprenditori locali (giovani e meno giovani), giovani del territorio che si stanno orientando verso la scelta del lavoro e l’associazionismo imprenditoriale e sociale (Cdo, CdS, Acli, Confcooperative).

Attraverso il metodo delle domande sono  state raccontate tre esperienze :

La prima sulle nuove tecnologie (Linky, the foldable electric longboard, una start-up pensata e realizzata da Paolo Pipponzi, Cristiano Nardi e Giovanni la Serra , tre giovani di Falerone mossi dall’esigenza di rispondere ad un bisogno di spostamento rapido ed ecologico), ha raccontato la nascita di una società con sede in Falerone, che grazie ad una raccolta fondi fatta in America e in tutto il modo, svilupperà un prodotto altamente tecnologico e sostenibile.

La seconda storia è quella dell’azienda agricola “Villa Conti” di Andrea Servili in Amandola:  Andrea, laureato in Agraria, proprio per amore per la sua terra,  dopo l'esprienza professionale  all'Unversità come ricercatore e  dopo un periodo di lavoro in Australia, è tornato ai poderi del nonno ed ha avviato questa azienda dove produce zafferano e miele: la passione e la felicità traspare dai suoi occhi.  Un esempio di tradizione e di innovazione,

La terza esperienza presentata è quella di “Dimensione Natura” che esprime una azione di osmosi tra territorio e comunità. Ha sede nei territori di tre comuni: Amandola, Smerillo e Monte San Martino e da sempre tenta di mettere in sinergia le risorse del territorio per dare lavoro alle persone  in difficoltà ed in particolare ai giovani .

Nel dibattito di approfondimento, guidato dagli  interventi  e dalle  di domande Emanuele Frontoni (Presidente CdO Marche Sud), Roberto Fiore (Direttore CdS Marche Sud) e don Paolo De Angelis, è emersa  la voglia  per il lavoro che possa valorizzare passione, capacità personali e  solidarietà.

L’amore per la propria terra anzitutto si evidenzia  nel riconoscere il territorio  come l’ispiratore delle loro  idee imprenditoriali (aldilà delle difficoltà del terremoto), e dal desiderio di restare e mettere a disposizione delle proprie comunità le proprie passioni ed energie

In ciascun racconto è emersa la voglia di mettere in gioco le proprie capacità e risorse, magari avendo il coraggio di fare una raccolta fondi in America o di aprire un'azienda  nonostante i danni subiti  per il  terremoto.

La solidarietà si è evidenziata nel racconto di ciascun intervento: il lavoro è fondamento della comunità  perché valorizza la persona all’interno di un gruppo, sostiene l'interazione tra soggetti, genera responsabilitàe sviluppa il bene comune.

Il lavoro è solidarietà perchè è attento allo sviluppo sostenibile e valorizza  il patrimonio di bellezza e di storia dei Sibillini.

La solidarietà si concretizza nella disponibilità e nella passione di tutti i presenti, compresi gli imprenditori, a collaborare con formazione, tecnologie, sostegno, affinché -nei territori dei Sibillini- i bellissimi paesaggi  ritornino ad essere gli sfondi  per una vita a misura della persona e delle comunità (ci auguriamo anche giovani) che le abiteranno

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