Archivio Notizie dalla Diocesi
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Una riflessione sul successo del recente evento "La ricerca della Bellezza" e sul ruolo che può avere la musica, ed il Jazz in particolare, nel creare una comunicazione creativa ed efficace
Il successo dell'evento “La ricerca della bellezza” di domenica 1 agosto è dovuto principalmente al contesto offerto dal giardino del Museo Diocesano e dal talento degli artisti coinvolti: in particolare dobbiamo ricordare la partecipazione dei giovani musicisti, che hanno saputo intrattenere il pubblico con la musica Jazz e l'impegno dei giovani dell'equipe di Policoro impegnati nell'organizzazione operativa.
Nel percorso pastorale condiviso dagli Uffici Pastorali (Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, Caritas Diocesana, Acli e progetto Policoro) particolare attenzione è stata assicurata alla creatività e ai giovani. Basti pensare, infatti, alle diverse forme artistiche che hanno caratterizzato l'evento di domenica 1° agosto: un incontro di talenti e diversi che hanno espresso in una voce sola le diverse forme espressive dell'arte.
In questa iniziativa, particolare attenzione è stata data ai giovani e alla loro creatività. Ricordiamo come la direzione artistica è stata affidata ad una giovane, Ilaria Ferretti e un ruolo importate è stato affidato al giovane attore e scrittore Stefano Tosoni. Per la musica si è voluto dare spazio a quattro giovani musicisti del Conservatorio “Pergolesi” di Fermo. Il gruppo di jazzisti è composto da Michele Morettini (40 anni, batteria), Nicola Foresi (21 anni, basso), Federico Sirocchi (28 anni, chitarra) e Andrea Concu (24 anni, chitarra).
I musicisti si sono conosciuti proprio al Conservatorio “Pergolesi” di Fermo. In particolare, Andrea, Federico e Michele si conoscono già da 5 anni, avendo instaurato un forte legame già dal triennio, e da quel momento hanno sempre suonato insieme. Nicola, invece, è la new entry del gruppo: è il più giovane e frequenta il conservatorio da meno tempo, eppure la sua personalità aperta gli ha permesso di inserirsi presto nel gruppo e di legare con gli altri tre componenti. Ciò che più unisce i quattro ragazzi è la passione per il jazz.
La forza di questo genere musicale risiede nella comunicazione: attraverso la musica i quattro ragazzi riescono a dialogare, ad aprirsi completamente. Il Jazz permette ai ragazzi di stabilire una “connessione” l’uno con l’altro, arrivando a conoscersi e a comprendersi sempre di più. Inoltre, il pubblico che li ascolta diventa il destinatario del loro messaggio, e non può fare a meno di lasciarsi coinvolgere dalle emozioni che i quattro musicisti trasmettono. L’ascoltatore entra nella loro “connessione”.
La passione e il lavoro di squadra espresso da questo gruppo di giovani appare un esempio significativo. Come suggerisce Papa Francesco, per ripartire dopo la pandemia e per affrontare le sfide della transizione ecologica, abbiamo bisogno del “essere connessi” e del “coinvolgimento attivo dei giovani”.
Sottolineano gli organizzatori: “La Diocesi di Fermo ha bisogno dei giovani e vuole essere vicino ai giovani: vuole offrire occasioni e spazi per permettere ai ragazzi di esprimersi e far conoscere i propri talenti” Proprio per questo sono numerosi i progetti a loro dedicati, promossi dalla -ad esempio- dalla Caritas e dall'equipe Policoro, proprio per sostenere e promuovere il talento, aiutandoli in una crescita professionale, e per introdurli nel mondo e nel campo della solidarietà”. Ed anche per il prossimo anno pastorale gli Uffici pastorali e le associazioni laicali vogliono continuare in questo percorso con i giovani protagonisti.
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