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Nella Notte Santa, alle ore 23, l'Arcivescovo riaprirà la porta del Santuario della Madonna dell'Ambro, chiuso fin dalle prime scosse del 24 Agosto 2016. Un segno inequivocabile di rinascita, che la nostra Chiesa locale accoglie nella gioia del Natale

Nella Notte Santa alle ore 23.00 della vigilia di Natale, Mons. Rocco Pennacchio aprirà la porta di accesso al Santuario caro a tantissimi pellegrini che per ben due anni, dal terremoto dell’agosto del 2016, non hanno avuto modo di visitare. Era il 21 giugno 2016 quando Mons. Luigi Conti, arcivescovo emerito, nella giornata unitalsiana, aprì la Porta Santa all’Ambro nel Giubileo della Misericordia. Quella porta fu chiusa all’indomani del primo evento sismico (24 agosto) e si riapre magicamente in questo Natale. Il Santuario per noi è la porta del cielo, luogo santo, ambiente di misericordia, celebrazione della lode a Dio, sguardo di Dio verso l’umanità, mani che si alzano verso l’infinito; è, al dire di Papa Francesco, il sistema immunitario della Chiesa… particolarmente oggi è per noi il dono che Maria ci riconsegna quale segno del suo amore.

Siamo certi che sia stata Lei, la Vergine dell’Ambro, ad abbreviare i tempi di ricostruzione, suscitando in una realtà importante del territorio quale la CARIFERMO il desiderio di celebrare i 160 anni di vita con un segno tangibile di amore per la zona colpita dal sisma. Così si era espresso lo scorso anno il presidente ing. Amedeo Grilli: L’anniversario del 160° della banca cade in un particolare momento storico post sisma dove rari sono i segnali di ripartenza dell’economia nelle aree colpite dal terremoto. La nostra banca opera in un’area mare monti importantissima per nostra Regione. E’ trascorso quasi un anno dalla prima scossa del 24 agosto 2016 e tante sono state le parole e pochi i fatti.  Vogliamo operare per dare un segno concreto, tangibile, riconoscibile, efficace, capace di comunicare che noi ci siamo e vogliamo investire una parte significativa del nostro bilancio del 160° anniversario riversando la quasi totalità delle risorse, normalmente investite in pubblicità o sostegno di attività promozionali, in un unico grande intervento: IL RESTAURO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’AMBRO!”

Immerso in un'ampia gola, tra Monte Priora (2.333 m) e Monte Castel Manardo (1.817 m), in una verde distesa che costeggia il torrente Ambro, a soli 7 km da Montefortino,ilSantuario della Madonna dell’Ambro è incastonato in un’ampia gola nel cuore dei Monti Sibillini. La tradizione, che si colora di leggenda, fa risalire le origini del Santuario all’anno Mille: "Nel maggio del Mille, la Vergine SS.ma, cinta di straordinario splendore, apparve in questa sacra roccia, all'umile pastorella Santina, muta fin dalla nascita. La fanciulla ottenne il dono della parola in premio delle preghiere ed offerte di fiori silvestri che ogni giorno faceva all'immagine della Madonna, posta nella cavità di un faggio. Chiamato anche la “Piccola Lourdes dei Sibillini”, è il santuario più antico delle Marche e, dopo Loreto, il più importante e visitato luogo mariano.

Tanta gente nei secoli è accorsa nel luogo santo attirata dalla sacralità del luogo, che, particolarmente per intervento dei frati cappuccini, si è sempre abbellito diventando una meta ambita sia dai cercatori di Dio sia dagli amanti della natura e della montagna.

L’intervento edilizio sulla chiesa, iniziato nel mese di febbraio 2018, dal punto di vista architettonico si è mosso con  una rapidità ed un metodo senza precedenti. Tramite una risoluzione di altissima qualità e professionalità, sono stati  utilizzati metodi all’avanguardia che hanno coinvolto la Mapei e l’Università Politecnica delle Marche. Nel consegnare una nicchia di arte, di storia, di cultura e religiosità, si auspica in futuro una ripresa di tante attività, soprattutto di accoglienza turistica, in quanto il Santuario funge da volano economico capace anche di evitare lo spopolamento.

Per noi, figli devoti della Vergine, il dono da Lei estratto magicamente dal cilindro oscuro del terremoto e offerto alla grande comunità è un atto di fede nella potenza dell’intercessione mariana, un atto di speranza per un futuro di ripresa di vita e un atto di amore ben visibile proveniente dall’alto che suscita adesione alla lieta notizia del Vangelo: il Dio con noi è nato da Maria!    

padre Gianfranco Priori, Rettore del Santuario della Madonna dell'Ambro

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