Il concorso è aperto a tutti, visitatori, turisti e residenti e non senza limiti di età, e il termine per l’invio delle immagini è il 1° febbraio 2019.
Un termine di tre mesi nasce dalla volontà di favorire un'ampia partecipazione e, soprattutto, di permettere di osservare e così raccontare il "mondo" della Mela Rosa dei Monti Sibillini" nelle sue molte sfaccettature: dalla produzione e raccolta, alle molte modalità di utilizzo in campo gastronomico.
La mela rosa dei Monti Sibillini non è solo un ottimo ingrediente per la preparazione di dolci, ma anche per la preparazione di profumati primi piatti.
In questi mesi potranno essere scattate immagini in grado di suscitare emozioni e interesse valorizzando le attrattive, le peculiarità, le bellezze e il contesto agricolo e paesagistico dove nasce e si sviluppa la Mela Rosa.
Sono premi previsti n.4 premi per due diverse categorie, e ciò proprio perchè con questo "contest" si vuole valorizzare la Mela Rosa ed anche il "mondo" che caratterizza questo prodotto, così particolare e dalle grandi qualità.
Si tratta di un frutto dal profumo intenso e aromatico che ben rappresenta il territorio della zona montana della Diocesi di Fermo che lentamente, ma anche con decisione, si sta avviando nella fase della "ricostruzione post sisma".
E con questo spirito che la Caritas Diocesana di Fermo ha ben volentieri aderito e sostiene il progetto promosso dalla Cooperativa Turismarche (cooperativa costituita da giovani da alcun anni impegnata nel campo della promozione del turismo e servizi innovativi per l'accoglienza), dalla Cooperativa Tarassaco (impegnata nel campo dell'agricoltura sociale) e da Slow Food Marche, che da molti anni è impegnata nella valorizzazione delle produzione e che grazie all'impegno della Condotta Slow Food Piceno ha favorito la riscoperta e la valorizzazione della Mela Rosa
dei Sibillini con la nascita del Presidio che è stato, senza alcun dubbio, un primo ed importante passo per la riscoperta di questa piccola produzione tradizionale che rischiava di scomparire.
Con questa iniziativa si conferma, quindi, l'impegno della Caritas Diocesana per valorizzazione del territorio montano e per sostenere esperienze di sviluppo sostenibile attente alla tutela del Creato, come ci ha ricordato Papa Francesco nella sua enciclica "Laudato Sì"
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