Archivio Notizie dalla Diocesi
Notizie dalla Diocesi
Alle 18.30, in Cattedrale, dalle mani del Nunzio Apostolico in Italia Mons. Emil Paul Tscherrig. All'interno tutte le note a carattere logistico per partecipare o seguire la celebrazione, che sarà aperta a tutti, senza alcuna limitazione
L’apertura della cattedrale sarà alle ore 16.00. Non sono previsti pass; la partecipazione è aperta a tutti
- abbiamo l’autorizzazione a parcheggiare nel piazzale del Girfalco (sulla ghiaia, come sempre), ed anche in Piazza del Popolo
- la celebrazione sarà anche trasmessa in diretta streaming su questo sito e nel canale YouTube "Arcidiocesi di Fermo"
Per favorire la partecipazione a questo evento così importante si consiglia di non celebrare Sante Messe vespertine nelle parrocchie della Diocesi.
Sacerdoti e diaconi concelebranti portino con sé alba e stola verde; occorre ritrovarsi entro le ore 18 in cripta
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Al suo arrivo sul Sagrato della Cattedrale, S. E. Mons. Pennacchio è accompagnato dal Nunzio Apostolico e dal Vicario Generale. Lì trova a riceverlo i Vescovi Suffraganei, un diacono e un ministrante. Il diacono gli porge l’aspersorio con cui l’Arcivescovo segna se stesso e percorrendo la navata centrale, asperge l’assemblea.
Raggiunta la Cappella del SS. Sacramento, l’Arcivescovo si inginocchia per un breve momento di adorazione. Quindi raggiunge la Cripta per pararsi per la Celebrazione Eucaristica. Una volta parati il Nunzio Apostolico e l’Arcivescovo, con i Vescovi Suffraganei, la Santa Messa può iniziare.
Il Vicario generale introduce la celebrazione salutando i partecipanti. L’Arcivescovo si inginocchia dinanzi al Nunzio e fa la Professione di Fede.
Quindi il Nunzio recita la preghiera prevista, al termine della quale impone il Pallio:
Terminata l’imposizione, il Nunzio presenta l’Arcivescovo rivestito del Pallio all’assemblea. Quindi il Nunzio raggiunge la sede per lui preparata in presbiterio, mentre l’Arcivescovo la cattedra, da dove intona il canto del Gloria.
La Messa prosegue come di consueto con la liturgia della Parola e la liturgia Eucaristica.
Il Pallio è una striscia di lana di agnello e pecora, bianca, ricamata di croci nere, tessuta a forma di anello; si indossa ponendola sulle spalle, mentre le estremità pendono sul petto e sul dorso.
Gli agnelli da cui è tratta la lana per il pallio sono offerti ogni anno al Papa nella festa di S. Agnese (21 Gennaio).
L’allegoria è abbastanza chiara: il pallio vuol alludere alla pecorella smarrita, che il Buon Pastore va a cercare e, ritrovatala, se la mette sulle spalle e torna all’ovile per accudirla, curarla e fare festa per averla ritrovata (Lc. 15,4-6); le estremità, infatti sono confezionate di seta nera a ricordare gli zoccoli della pecora.
Ma c’è anche un'altra allegoria a cui fa riferimento il pallio: quella dell’agnello del Quarto Canto del Servo di JHWH (Is. 53,7), che di fronte ai suoi tosatori non si lamentò, ma si sacrificò come Alleanza; profezia di Gesù, Agnello che toglie il peccato del mondo (Gv. 1,29), che accettò di morire crocifisso per salvare l’umanità: “dalle sue piaghe siamo stati guariti” (cfr. 1Pt. 2,25)…le croci trafitte dagli spilloni che anticamente fermavano il pallio sulla casula, indicano proprio le ferite del Crocifisso.
Oltre a questo, il pallio indica la potestà che, in comunione con la Chiesa di Roma, il Metropolita esercita sulla propria provincia ecclesiastica.
Il pallio può essere indossato dal Papa e dagli Arcivescovi Metropoliti come tessera di comunione con il Vescovo di Roma; mentre il Papa lo porta in ogni celebrazione dell’Eucaristia dovunque si trovi, il pallio degli Arcivescovi è giurisdizionale: può essere indossato solo quando celebrano la Messa nella loro provincia ecclesiastica (nel nostro caso, la provincia ecclesiastica fermana comprende le Diocesi di Camerino, Macerata, San Benedetto, Ascoli Piceno).
Il prossimo 29 Giugno, festa dei SS. Pietro e Paolo, in San Pietro in Vaticano, il nostro Arcivescovo ha concelebrato l’Eucaristia durante la quale il Santo Padre Francesco ha benedetto i Palli che verranno imposti ai Metropoliti nei mesi successivi. Mons. Pennacchio lo riceverà il prossimo 30 settembre a Fermo, in Cattedrale, alle ore 18.30 dal Nunzio Apostolico in Italia: i vincoli con il Vescovo di Roma, da quel momento, saranno più forti e la firma fides che contraddistingue da sempre la Città e la Diocesi Metropolitana di Fermo, troverà un motivo in più per essere rinvigorita.
Il nostro Pastore, ogni volta che lo indosserà, sarà da esso richiamato al suo compito principale: prendersi cura di ogni pecorella del gregge che gli è stato affidato, con gli stessi sentimenti di Gesù, Agnello di Dio che offre la vita per tutti.
don Osvaldo Riccobelli
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