Archivio Notizie dalle Parrocchie
Notizie dalle parrocchie
L'Arcivescovo ha consacrato la mensa durante una toccante liturgia qui descritta dalle immagini e dai presenti
Non si capisce bene se quello che si può leggere dal suo volto è emozione o rabbia raffinata; sto parlando di lei, Maria, una imprenditrice agricola di Monterinaldo, la quale, alla domanda che le pongo, risponde con sicurezza, usando la sua logica imprenditoriale: "noi contadini, quando il nostro trattore non ce la fa più, ne acquistiamo subito uno nuovo, più bello e con più comodità, mentre nella nostra chiesa celebriamo la Santa Messa sopra tre tavole appoggiate su due banchetti, il tutto fatto dal vecchio fu curato".
Maria, le rispondo, se dovrà essere, sarà. In fondo, anche il Re David lamentava la sua scarsa condotta nei confronti dell'arca di DIO: vedi, dice al profeta Natan, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio è posta sotto una tenda (2 Sam 2).
Maria; proprio così doveva accadere, e lo dimostra la folla numerosa di fedeli riunita intorno a Sua Eccellenza Mons. Luigi Conti, nostro Arcivescovo, venuto nella nostra comunità per compiere il rito della consacrazione del nuovo altare, posizionato nella Chiesa del Santissimo Sacramento e Rosario di Monterinaldo, in seno alla parrocchia dei santi Leonardo e Flaviano.
L'Arcivescovo, nella sua omelia, ha sottolineato come la mensa è il punto centrale, dove CRISTO, pietra viva, si immola per noi non solo quella volta, ma in ogni celebrazione eucaristica, quando si svuota della sua divinità, assumendo la nostra condizione umana prendendo su di sé tutto ciò che non è a nostro favore, perchè noi potessimo diventare giusti davanti a DIO. Il nostro pastore ha inoltre esortato tutti noi alla riconciliazione, fatto anche questo che deve sempre rinnovarsi nella vita e nell'esperienza di fede di una comunità che vuol dirsi cristiana.
La celebrazione, ricca di tanti segni, ha suscitato meraviglia, ma ne sono certo che ognuno ha portato con sé, quale ricordo, il momento dell'unzione della mensa dove, dopo aver posizionato nell'apposito incavo alcune reliquie ed una pergamena, Sua Eccellenza ha cosparsa l'olio crismale ed ha lasciato scivolare la sua mano destra su tutta la superficie, come se volesse accarezzarla. E l'ha accarezzata come si deve, perché sopra quest pietra si rende presente, nell'Eucarestia, il mistero della nostra salvezza.
La celebrazione particolarmente commovente, che mi ha lasciato senza parole, e la partenza frettolosa di Sua Eccellenza, di don Robert e di don Luca, richiamati da un altro importante impegno a molti chilometri di distanza ha fatto sì che solo adesso io possa esprimere viva gratitudine al nostro pastore, per aver condiviso un momento tanto importante, e ringrazio il Signore per aver detto sì a questa opera ed aver radunato il popolo suo attorno ad essa.
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