Ricominciare... da una mensa
Ormai è ricominciato l’anno pastorale nelle nostre parrocchie. Ricominciare ogni anno è importante, è un segno di speranza e di vitalità. Non so quali difficoltà abbiamo avuto nelle nostre comunità parrocchiali nel riprendere il cammino. La fatica di tanti incontri? La difficoltà creata da persone che non possono riprendere il loro servizio? Il travaglio di trovare persone disponibili rispetto alle esigenze della “messe”, sempre superiori alle forze in gioco? Ogni anno per me personalmente i mesi di settembre e ottobre sono micidiali, intensissimi. Finché ogni percorso non è avviato, si è sempre in sospeso…
Martedì 03 Novembre ho avuto l’opportunità, a Pizzoli, nella casa dove si trovano Noemi, Giulia e Rosanna, rispettivamente delle caritas Marche e Basilicata, che da Giugno stanno portando avanti un affiancamento umano e pastorale con le parrocchie di questa zona della diocesi dell’Aquila, di condividere la mensa con alcuni parroci di queste comunità. Le difficoltà di costoro nel ricominciare i percorsi di catechesi e pastorali nelle loro comunità parrocchiali ora sono ben diverse dalle nostre. Dopo il terremoto, le chiese parrocchiali non sono agibili, i locali parrocchiali neanche, così come le case canoniche. Qualche parroco è riuscito a trovare una casa in affitto.
I tempi delle ricostruzioni logistiche sono lunghi, ed i silenzi o i rinvii talvolta sconcertano e scoraggiano. Ai soliti interrogativi, se ne aggiungono di nuovi: Dove potremo fare catechismo? Dove potremo celebrare l’Eucaristia ora che arriva l’inverno? Dove potrò abitare per continuare ad essere presente nella parrocchia che mi è stata affidata? Da dove ripartire?
Uno dei luoghi da cui si sta ripartendo, ripensando l’esperienza di ieri, è la mensa condivisa. Quella di ieri è stata già la seconda esperienza che i parroci hanno vissuto a casa delle nostre ragazze. Ripartire dalla mensa condivisa non significa certo annegare i disagi e le sofferenze nel mangiare e nel bere. Il cap.14 del Vangelo di Luca in questi giorni ci ha proprio ricordato che si possono insegnare molte cose a partire da un banchetto. Ripartire dalla mensa significa ripartire dalla voglia di ritrovarsi insieme, dalla voglia di vivere perché apprezza il cibo chi prima di tutto apprezza la vita, dalla condivisione delle difficoltà che diventano così meno opprimenti, dall’incoraggiamento reciproco, dalla circolazione di buone idee e buone prassi.
Veramente, più ci penso e più mi rendo conto di aver vissuto uno dei pranzi più belli della mia vita. Sono grato a questi parroci per la loro testimonianza di fedeltà ad un ministero e a delle comunità pur in un momento molto difficile e precario. Sono grato allo stile e alla presenza di queste ragazze che cercando di creare comunione con queste comunità parrocchiali, prima di tutto offrono occasioni di comunione gioiosa e concreta.
Non potremmo ripartire anche noi, che ringraziando Dio non abbiamo ora quel tipo di problemi, dal piacere di condividere la mensa, che chiaramente ci rimanda e deriva dalla gioia di partecipare al banchetto eucaristico?
don Giordano Trapasso