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Morrovalle: settimana di vita comune

Il racconto dei protagonisti

Morrovalle: settimana di vita comuneAnche quest’anno abbiamo avuto il dono di vivere l’esperienza della settimana di vita comune con nove adolescenti di quarto superiore nella casa parrocchiale della parrocchia di S.Bartolomeo Ap. in Morrovalle. I nove adolescenti sono stati accompagnati, in questa esperienza, dal sottoscritto e da d.Salvatore Sica, e da due educatrici, Monica Valentini e Samuela Torretti. Cinque ragazze, giovanissime di Azione Cattolica avevano vissuto l’anno precedente la settimana di vita comune, a loro si sono aggiunti quattro giovanissimi, uno di Azione Cattolica sempre della Parrocchia di S.Bartolomeo e tre di Gioventù Ardente Mariana, movimento presente nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Trodica. Le diverse provenienze sia parrocchiali sia di esperienza ecclesiale di questi giovanissimi hanno reso la condivisione molto più stimolante e ricca. Nella settimana, dalla sera del 31 Gennaio con la cena a Domenica 07 Febbraio con il pranzo conclusivo insieme a tutte le loro famiglie, siamo stati accompagnati dalla Parola di Dio, in particolare dalla vita dell’apostolo Paolo. Noi due sacerdoti e le due educatrici siamo stati molto felici di questi giorni, in cui abbiamo visto questi adolescenti fare sul serio, mettersi in gioco nel vivere ogni giorno la Parola e nel costruire comunione. Lasciamo la parola a loro, ad alcune loro testimonianze, che prendono spunto da una domanda posta loro a conclusione della settimana: cosa vi portate a casa da questa esperienza?

Morrovalle: settimana di vita comune“Dire che è stata una settimana stupenda è poco! E’ stata prima di tutto una grande e speciale occasione per capire se davvero sto diventando una specie di iceberg, chiusa in me stessa ed egoista nei confronti di chi ama stare con me, o se in realtà è solo fragilità o insicurezza quella che mi porto dentro. E’ la seconda esperienza di vita comune per me, ed è stata la prova che sono capace di condividere con gli altri anche i momenti più duri della vita. L’esperienza vissuta anno scorso era stata molto intensa, ma mi ero fatta troppo prendere dal mio carattere impulsivo e non l’ho vissuta bene: dopo qualche giorno volevo già tornare a casa e ritrovare quegli spazi che nella comunità non mi erano concessi. Non volevo rifare la settimana di vita comune quest’anno, sicuramente bloccata dall’esperienza precedente, che era stata molto bella, ma per il mio carattere troppo faticosa. Non so perché, ma alla fine ho accettato, spinta dalle amiche e un po’ dalla voglia di vincere una sfida con me stessa…Mi meriterei una bella medaglia d’oro quest’anno, perché ho superato tutte le difficoltà con sicurezza, e questa è stata la prova che so stare con gli altri e so condividere!
Oltre a questo, è stata l’occasione per passare giornate intere con le mie amiche e soprattutto ho potuto ritrovare alcune amicizie perse nel tempo. Ma è stata un’opportunità immensa che il Signore mi ha dato per scoprirmi ancora di più e per intensificare il mio rapporto con la fede…grazie Signore, che ci sei sempre e che ci dai l’opportunità di vivere delle emozioni che un domani condivideremo con chi ci sarà accanto, tenendo sempre al centro della nostra vita l’amore e la fede che ci lega a Te”
Silvia

 

“Se ripenso alla settimana di vita comune appena finita, mi vengono in mente tanti ricordi, soprattutto tanta nostalgia. Per prima cosa mi viene da pensare all’ultima domanda che le nostre educatrici, insieme a d.Giordano, ci hanno fatto l’ultimo giorno: che cosa mi porto a casa da questa esperienza? Io sinceramente, a parte i ricordi, le risate, i momenti vissuti insieme ai miei amici, mi porto tanta più sicurezza, tanta più serenità. Grazie alle testimonianze di due persone ho capito che quando pensi che tutto va storto, che non raggiungi i tuoi obiettivi, l’unico che può aiutarti è Gesù. Queste due testimonianze mi hanno davvero toccato il cuore, perché purtroppo io sono una persona pessimista e credo poco alla speranza, però se ripenso a come ero prima della settimana di vita comune e a come sono adesso, vedo le cose da un altro punto di vista, non vedo solo e sempre il lato negativo. Questa è stata una grande vittoria per me, perché non ero mai riuscita a pensare in positivo e da adesso in poi cerco di affidarmi di più a Dio perché so che Lui c’è sempre. Quindi questa settimana è stata per me una lezione di vita come d’altronde quella dell’anno scorso, mi ha lasciato tanti ricordi e mi ha insegnato tante cose. Cercherò di applicare alla mia vita quotidiana tutto quello che ho interiorizzato durante questa settimana grazie alle mie educatrici e a d.Giordano”
Giuliana

 

Morrovalle: settimana di vita comune“Cosa mi porto a casa? …racchiudere tutte le emozioni in una sola parola non è facile…E’ stata una settimana davvero intensa, ricca di belle esperienze, fatta di giornate piene e dense di significato. Mettermi in gioco per la seconda volta e affrontare nuovamente questa esperienza, devo ammettere, non è stato facile…avevo dubbi e perplessità che si sono, ancora una volta, rivelati infondati. Questa settimana mi ha davvero riempito il cuore e mi ha dato un’ulteriore conferma che è bello avere fede e credere…Vedere e ascoltare la testimonianza di un giovane che, grazie a Dio è rinato una seconda volta, ascoltare il racconto di una famiglia che si è aperta ad accogliere bambini con gravi problemi, vivere l’esperienza del servizio mi ha davvero aperto gli occhi e mi ha fatto capire che la vita va al di là dell’apparenza, e che la vera gioia e i veri dolori sono altri…I più belli sono stati i momenti di condivisione, dove è stato bello aprirsi e confidare tutte le proprie esperienze a persone davvero speciali che erano lì ad ascoltarti e a darti ottimi consigli. C’è un’affermazione che mi ha davvero colpito, sulla quale spesso rifletto e che non scorderò mai: dicendo <<io sono così!>> non dobbiamo affermare i nostri sbagli ma prendere sapientemente coscienza e migliorare. Concludendo, non mi resta che ringraziare educatrici, parroco e amici che mi hanno regalato una settimana speciale e tanta tanta gioia…”
Maria Laura

 

“Questa settimana ha costituito per me come un insieme di tante piccole sfide che sono riuscito a vincere, e allo stesso tempo tanti spunti da cui ripartire nella quotidianità. Mi ha permesso di guardare il mondo, la vita, la quotidianità con un’altra ottica e un’altra prospettiva, aiutandomi a capire come posso dare un senso a ogni giornata. Mi ha fatto capire che puoi dire di aver vissuto solo quando hai riempito la tua vita di esperienze, piccole o grandi, che le hanno dato quel senso profondo, quel qualcosa che rende tutto ciò speciale e che mi avvicina a Dio. Mi porto a casa la bellezza del vivere insieme (e quindi condividere) con altre persone che magari hanno esigenze e volontà diverse dalle tue, e quindi la bellezza del “farsi tutto a tutti” come testimonia Paolo, la figura portante della settimana. Mi porto a casa la consapevolezza che vivere la vita appieno nella sua bellezza e nell’amore di Dio e verso il prossimo non è un’utopia. E’ una realtà più vicina a me di quanto possa pensare”
Lorenzo

 

Morrovalle: settimana di vita comune“La settimana di vita comune è un’ottima occasione per comprendere cosa significa “vivere appieno” le proprie giornate. E’ uno strumento per entrare in contatto con realtà e riflettere su argomenti che non trovano spazio nella vita quotidiana. Grazie a questa esperienza si comprende che vivere insieme non significa solo gioia e divertimento, ma anche cura e affetto per il tuo compagno nel momento del bisogno, o più semplicemente, di una mano per i compiti. Dovendo trascorrere molto tempo con più persone ci si accorge che le nostre piccole abitudini e vizi devono essere messi da parte per una convivenza che risulti la più pacifica possibile: solo morendo a sé ci si apre completamente agli altri”
Emanuele

 

Le testimonianze che i giovanissimi hanno incontrato sono quelle di Paolo Carassi della “Goccia” di Macerata e di Giovanni, un uomo che alla PARS a Corridonia ha ritrovato la sua dignità di persona, la fede in Gesù Cristo e la vocazione, visto che si sposerà a Maggio.
Giovedì pomeriggio hanno vissuto un’esperienza di servizio al centro di ascolto della Caritas parrocchiale

d. Giordano Trapasso

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