Archivio Riceviamo e pubblichiamo
Riceviamo e pubblichiamo
lettera aperta ai giovani di Fermo in occasione della Giornata Missionaria Mondiale che si svolgerà il 21 ottobre 2012
di Renato Francesco Maizza IMC
Ciao carissimo Daniele, Cristina (nomi immaginari), come stai/te? E’ fantastico ritrovarti/vi! Sai che ormai da quasi dieci mesi vivo qui in Argentina e, pur vivendo a chilometri e chilometri di distanza, sento che qualcosa di straordinario ci unisce. Sicuramente tu già mi conosci, però tanti altri giovani ancora no e in poche parole cerco di dire chi sono e cosa faccio: il mio nome è Renato, Mesagnese Doc, ho 32 anni, vivo in Martin Coronado (Argentina), dove c’è la sede del noviziato Latino Americano dei Missionari della Consolata, e mi sto preparando per ricevere i “voti religiosi” nel mese di dicembre.
Da qualche ora sto viaggiando in treno che dal noviziato mi porta alla parrocchia di Pastorale, alla periferia di Buenos Aires. Più di dieci vagoni strapieni di gente! Persone che vanno e vengono da un posto all'altro. Voci su voci, parole, risate e silenzi che si fondono, non si riesce a capire bene, si sente solo un rumore di fondo. Vedo volti sconosciuti intorno e mi ritrovo con la sensazione di confondermi tra la gente, con la profonda convinzione che queste persone e io siamo uniti. Il tempo vola, mi metto a guardare il paesaggio attraverso la finestra. E 'un giorno un po' nuvoloso, il cielo è coperto, il sole appare di volta in volta, in mezzo a nuvole bianche e grigie. Questo alternarsi di raggi splendenti e di ombra, credo che possa rispecchiare la vita di ogni essere umano, con le sue luci e le ombre.
Mentre guardo tutto ciò la mia mente vola dall'altra parte del mondo. L’incanto di guardare il mare dal fantastico balcone di Torre di Palme, l’aria che si respira durante il Palio dell’Assunta, i bambini che giocano nel campetto dietro la Chiesa di Sant’Anna, la messa in spiaggia con i giovani e la loro allegria in Oratorio, la giornata trascorsa insieme alle parrocchie di Marina Palmense, Santa Maria a Mare e Caldarette d’Ete. Quanti ricordi, quante emozioni, quante gioie…quanti volti.
Tutto questo mi porta a riflettere sulla mia vita, la "Chiamata Missionaria” che il Signore mi ha fatto e sento forte il desiderio di condividerla con Te, con Voi...
Ti/vi faccio alcune domande: Ti sei mai innamorato? Come ti sei sentito in quel momento? Ricordi il tuo totale abbandono a quella persona amata? La tua dipendenza da lui/lei? Il tuo desiderio incontrollato di parlare con lei e di confidargli tutto, creando così una profonda intimità, una complicità incredibile? Tutte queste esperienze mi hanno aiutato a capire una cosa: Dio era profondamente innamorato di me. E' stato meraviglioso, non ero io che lo cercavano, ma Lui che, per mezzo di Gesù e delle persone che ha messo sulla mia strada, mi stava cercando. Quando ho capito cosa stava accadendo, mi sono lasciato guidare da questo amore e così ho trovato la famiglia dei Missionari della Consolata. Con loro ho capito che il Signore mi invita a dedicare la mia vita alla Missione, agli ultimi a coloro che sono gli emarginati del mondo.
Così ebbe inizio nella mia vita una storia intensa di conoscenza reciproca, fatta di silenzio e ascolto, lacrime e gioia, tenerezza, ma anche fermezza. E' all'interno di questa famiglia che ho scoperto un Gesù che nasce povero e si incarna per arricchire la nostra vita. Io volevo collaborare con Lui. Proprio come ci suggerisce il tema di questa giornata Missionaria Mondiale, “Ho creduto perciò ho parlato”, sento nel mio cuore, nella mia mente e nella mia bocca un grande desiderio: raccontare a tutti questo amore, la gioia che si sente quando si ama e ci si lascia amare. E’ per questo che oggi sono qui, in questo viaggio che mi porta a TE, a voi per dire che anche tu puoi incontrare questo amore sincero e aperto di Gesù, il vero amore, che ci invita a scoprire le cose importanti, e, a volte, fare pure “follie” per Lui. Niente e nessuno ti può fermare. Quell'Amore che ricevi è tanto grande e talmente forte che arrivi al punto di lasciare tutto, la tua famiglia, gli amici, un lavoro, per metterti al servizio e annunciare a tutti che una vita con un senso più profondo è possibile.
So che questo sarà un lungo viaggio, questo treno ha molte stazioni, ma io sono qui, pieno di fede e accompagnato dalla Vergine Maria, che guida e rafforza la mia strada. Cosa stai aspettando? Lasciateti incontrare da Gesù, e scoprirai che non c'è esperienza più grande che amare ed essere amati.
Coraggio Daniele, Cristina non lasciarti rubare i sogni… è il tempo di sognare a occhi aperti e prendere in mano la vita con decisione. Coraggio… non sei solo!!!
Un saluto a tutti i giovani dell’Oratorio Koinè, di Marina Palmense, di Caldarette D’Ete, di Fermo, di Porto San Girogio, vi sento vicini e uniti nella preghiera, buona festa Missionaria.
Novizio Renato Francesco Maizza IMC
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claudiamarzetti
17-10-2012 23:09 - #1