Archivio Riceviamo e pubblichiamo
Riceviamo e pubblichiamo
di Manuela Marini
A Maggio, mese mariano per tradizione, si fanno novene, rosari e quant’altro in onore di Maria la Tutta Santa, Madre della Chiesa e di tutti i cristiani. Ciò che, a mio avviso, rimane un po’ defilato è l’aspetto che riguarda Maria come donna, così come ha spiegato il nostro Papa, riprendendo la “Mulieris dignitatem” del suo predecessore, nell’ultimo viaggio a Gerusalemme: (le donne sono) “comunicatrici di calore e umanità a un mondo che troppo spesso giudica il valore della persona con freddi criteri di sfruttamento e profitto”. E’ invece proprio così che ho incontrato Maria nella mia vita: adolescente, mi era vicina nei momenti di dubbio per aiutarmi a dire il mio sì a Dio senza temere; da sposa, l’ho avuta come alleata nella vita matrimoniale fin dal giorno delle nozze e poi, nel momento della difficoltà, si è resa presente come alle nozze di Cana; nel momento della sofferenza ho invocato il suo aiuto, (perché lei è donna e madre e tutto ciò che io vivo lei l’ha già vissuto) ed ho sentito che piangeva con me e con me sperava. In modo semplice, con qualche parola d’incoraggiamento ogni tanto, Maria è sempre stata presente; il mio modo di starle vicino è pregare il rosario e il suo modo è quello di farmi incontrare delle donne che non si accontentano di usare i carismi della sensibilità, dell’intelligenza e della bellezza solo per ottenere potere, prestigio e successo personali ma per realizzare un mondo più umano e degno di essere vissuto da tutti, specialmente dai più deboli. E’ di queste donne che il mondo oggi ha bisogno, donne come Maria, pronte all’ascolto, sensibili ai bisogni degli altri e vicine nel quotidiano.
Manuela Marini
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