Dalle Diocesi Marchigiane
Dalla Chiesa Marchigiana
Il vicario pastorale della Diocesi di Padova, Mons. Renato Marangoni, ha presentato al Comitato preparatorio del 2° Convegno Ecclesiale Marchigiano l'esperienza di "Aquileia 2", convegno delle Diocesi del Triveneto
Il percorso di preparazione al 2° Convegno Ecclesiale Regionale 2013 è entrato nel vivo della vita delle diocesi marchigiane con molteplici iniziative in cui le realtà pastorali e associative hanno promosso momenti di riflessione, studio e approfondimento degli ambiti del percorso unitario delineato nel sussidio pastorale predisposto dal Comitato preparatorio. Il programma che accompagna il cammino fino all’evento di novembre 2013 ha previsto anche il confronto con altre iniziative analoghe, come quella che ha coinvolto le 15 diocesi della Chiesa del Triveneto, evento che ha preceduto il Convegno Marchigiano essendosi concluso nell’aprile 2012 ad Aquileia. A illustrare il cammino e i risultati di tale esperienza al Comitato preparatorio riunito a Loreto presso il centro Giovanni Paolo II è stato il vicario pastorale della diocesi di Padova, mons. Renato Marangoni, segretario di “Aquileia2” (il primo convegno si è svolto nel 1990). Presenti mons. Claudio Giuliodori - vescovo di Macerata e coordinatore del convegno marchigiano per la CEM- che ha guidato la discussione preceduta dalla preghiera e i vescovi di Ancona e Jesi, Menichelli e Rocconi. Mons. Giuliodori ha rivolto un pensiero grato e commosso a Benedetto XVI, dono di Dio alla Chiesa universale, per il suo peculiare e forte pontificato da cui potremo attingere insegnamenti e ispirazione per il futuro cammino della barca di san Pietro.
“Abbiamo preparato il Convegno ecclesiale triveneto – ha spiegato mons. Marangoni – con due anni di percorso comune, facendo memoria e dando testimonianza del vissuto delle nostre Chiese. Si è quindi cercato di discernere ciò che, oggi, lo Spirito ci dice attraverso le esigenze e le difficoltà pastorali, le sfide del territorio, i cambiamenti socioculturali, le domande nuove di religiosità. L’attenzione si è soffermata soprattutto su come comunicare oggi il Vangelo ed educare alla fede nel Nordest. Abbiamo preso coscienza delle profonde trasformazioni avvenute sul piano demografico, della visione del mondo, dei riferimenti valoriali, del costume e dei modelli e stili di vita. Tutto questo ha comportato profonde ripercussioni, in particolare, sulla famiglia, sulle nuove generazioni, sulla figura femminile. Il fenomeno dell’immigrazione, poi, sta modificando il tessuto della società. Non abbiamo potuto, inoltre, dimenticare la crisi economica e finanziaria con irreversibili ripercussioni sul piano sociale e politico. Tale crisi è di natura etica e spirituale e costringe a ripensare la stessa antropologia.”
“Importante – ha poi continuato il vicario pastorale della diocesi di Padova – è stato anche il metodo adottato, caratterizzato dal reciproco ascolto e dalla vicendevole narrazione del vissuto ecclesiale. Nei vari momenti del Convegno si è delineato un rinnovato “volto di Chiesa”: contemplativa e innamorata del suo Signore e, perciò, semplice, sobria, umile, distaccata dalla ricerca del potere, dell’apparire, della ricchezza, così da essere trasparenza di Cristo. La nuova evangelizzazione parte da una convincente testimonianza. Per evangelizzare la Chiesa deve essere sempre rievangelizzata e affinché sia riconosciuta come “segno” efficace ha due necessità: proporsi come accogliente per tutti (aperta all’incontro e al dialogo) nonché propositiva e creativa, che annuncia a tutti con freschezza il Vangelo, senza cedere a tristezza e rassegnazione. Su queste prospettive pastorali hanno lavorato seicento convegnisti, divisi in trenta gruppi. Il frutto dell’ascolto vicendevole è raccolto in sessanta proposizioni, ordinate in dieci tematiche: le prime cinque con l’attenzione prioritaria all’evangelizzazione e alla vita ecclesiale e le altre orientate in prospettiva missionaria di dialogo con le culture e di impegno per il bene comune. Le sessanta proposizioni, per la loro ricchezza di esperienze e di riflessione su cui si potrà esercitare ulteriore discernimento, sono state messe a disposizione di tutte le Diocesi.”
Il Comitato preparatorio ha anche discusso una bozza di programma del Convegno (22, 23 e 24 novembre 2013) presentata dal segretario generale don Francesco Pierpaoli. Lo svolgimento si articolerà tra Ancona e Loreto. Molti i suggerimenti raccolti dalla ricca discussione seguita all’illustrazione, proposte che mons. Giuliodori ha assicurato saranno valutate e tenute nella massima considerazione dalla Conferenza Episcopale Marchigiana. Pierpaoli ha infine presentato una scheda informativa del Sussidio Mariano (maggio 2013) il cui testo avrà la caratteristica della semplicità e della popolarità, sarà diviso secondo le 5 settimane del mese di maggio, seguendo la lettura continua degli Atti degli Apostoli, 5 temi mariani approfonditi dai testi del Concilio Vaticano II e commentati per l’oggi delle nostre Chiese da laici e religiosi delle Marche.
Sauro Brandoni
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