Il pensiero del giorno
Il pensiero del giorno
Nella prima lettura San Giovanni ci ricorda che il comandamento di Dio consiste nel credere nel nome di Gesù Cristo e nell’amare i fratelli.
Il centro della nostra fede è Gesù Cristo che si è incarnato, in Lui possiamo vivere il comandamento dell’amore.
Chi non riconosce Gesù non è da Dio, ma ha lo spirito dell’anticristo che è nel mondo.
“Noi siamo da Dio e abbiamo vinto i falsi profeti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo.” Queste parole ci incoraggiano, oggi ci sono tanti falsi profeti che promettono felicità, che esaltano l’uomo ma, escludendo Dio, propongono solo morte.
Il Salmo 2 profetizza la nascita nella carne di colui che per noi è nato oggi, “di colui che sempre è figlio nato dal Padre, che sempre è Dio e sempre sta con il Padre” (san Gregorio di Nissa). Annuncia anche il regno di Cristo e la sua sovranità sui pagani, su coloro che non avevano accettato la legge di Dio e rifiutavano il suo giogo. Anch’essi diventano eredi di Dio con la fede, anch’essi rinascono come re. Gesù con il suo scettro di ferro spezza ciò che in essi è terra ed argilla e li trasforma in natura incorruttibile.
Nel Vangelo di oggi Gesù viene a conoscenza dell’arresto di Giovanni e si ritira nella Giudea, a Cafarnao, nel territorio di Zabulon e il paese di Neftali perché si adempisse la profezia di Isaia: “il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata”.
Inizia così la sua predicazione dalla terre lontane. Egli invita alla conversione perché il regno di Dio è vicino.
Con Gesù arriva a noi il Regno di Dio, Gesù è la luce, è il nostro liberatore, il nostro salvatore, il nostro medico, la vita.
Ma noi che cerchiamo? Accogliamo questo invito? Oppure pensiamo di non aver più bisogno di conversione?
Ogni giorno siamo chiamati a rinnovare il nostro cammino.
Se invece siamo scoraggiati e pensiamo che il cammino è duro, che noi siamo stanchi, cerchiamo di fare nostre queste parole e ripetiamole con fede.
“Fammi ritornare e io ritornerò, perché tu sei il Signore mio Dio” (Ger. 31,18b).
a cura delle Monache Benedettine di Monte San Martino
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