Il pensiero del giorno
Il pensiero del giorno
“E’ Dio che fa la luce e crea le tenebre, fa il bene e provoca la sciagura”. Con queste parole il profeta Isaia ricorda che la nostra esistenza non dipende dal caso e che Dio manda il suo aiuto per vie inaspettate, usa il re dei Persiani ,Ciro, per liberare il popolo d’Israele dall’esilio.
“Volgetevi a me e sarete salvi, paesi tutti della terra, perché io sono Dio; non ce n’è altri”. Questo monito è rivolto a tutti noi che siamo alla ricerca sempre di novità, di esperienze nuove, dimenticando che l’angoscia e la disperazione così divaganti nel nostro tempo sono causate dall’allontanamento da Dio. Siamo in un tempo favorevole, questo tempo di Avvento ci invita a fermarci, a ritornare sui nostri passi per volgere i nostri cuori a Dio che sempre rinnova il suo amore per noi. “Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia, si apra la terra e produca la salvezza”. Questa profezia si è compiuta con la nascita di Gesù, è Lui la nostra giustizia, è Lui che si è offerto per la nostra salvezza. Anche nel salmo ritroviamo le stesse parole profetiche. Ma come si possono concretizzare nelle nostra vita? “In che modo da te, peccatore ed iniquo, potrà germogliare la verità? Confessa i tuoi peccati, e la verità spunterà fuori da te. La verità è spuntata fuori dalla terra, cioè dall'uomo è scaturita la confessione dei peccati e dal cielo si è affacciata la giustizia. Cioè: a colui che riconosceva la propria colpa Dio ha fatto dono della giustificazione. L'empio ha da riconoscere che egli, da sé solo, non può diventare santo, ma può rendercelo solamente colui dinanzi al quale ha confessato i propri peccati. E questo avviene mediante la fede in colui che giustifica l'empio 33. Di tuo quindi puoi avere i peccati, ma frutti di opere buone non puoi averne, se non te li dà colui al quale ti confessi. Confessando a lui i tuoi peccati, meriterai di ottenere da lui altre dolcezze: ti darà il gusto di compiere la giustizia; e così comincerà a procurarti gioia la giustizia, Il Signore darà la sua dolcezza e la nostra terra darà il suo frutto. Oh, sì, venga il Signore a visitare il vostro cuore: nelle ore di svago e fra le occupazioni, in casa, nel letto, durante la refezione e la conversazione o il passeggio, in ogni luogo ove a noi non è dato di venire. Venga la pioggia divina, e il seme che è stato sparso produca i suoi frutti!” (dall’Esp. Sal. 2 di sant’Agostino) Nel Vangelo Giovanni Battista che sta in carcere manda due dei suoi discepoli da Gesù per chiedere: “ Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro? E Gesù risponde: Andate a riferire a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. Con la venuta di Gesù si instaura il Regno di Dio, la vittoria della vita sulla morte accogliamolo perché sarà beato chi non si scandalizza di Lui.
A cura delle Monache Benedettine di Monte San Martino
Eventi dalla diocesi
Presso il Santuario di Santa Maria della Misericordia di Petriolo, luogo giubilare pro hac vice