Il pensiero del giorno
Il pensiero del giorno
Siamo al termine del libro di Tobia e l’arcangelo Raffaele svela ai protagonisti la sua identità e la missione che ha portato a compimento per la misericordia di Dio che ha mostrato così di non essere sordo alle invocazioni del giusto. Egli lo ha benedetto secondo i suoi tempi e la sua modalità, permettendo che passasse per la prova e la derisione. Il discorso finale di Raffaele è una sintesi di tutto il libro, di tutte le principali tematiche affrontate. Il “guaritore” spiega che la preghiera è tanto più efficace se accompagnata dall’elemosina e dal digiuno (Cipriano, De opere, 5). Queste opere di misericordia ci rendono come un giacinto, col pallore per il digiuno e lo splendore per l’elemosina (Quodvultdeus, De promissionibus, II,2). Con queste potenti “armi” la preghiera del cristiano non può che salire a Dio (Cipriano, De oratione, 33). Addirittura gli angeli pregano con noi (Origene, De oratione, 11). Pertanto la nostra preghiera diventa comunitaria, come avvenne per la supplica di Tobi assunta dall’arcangelo (Origene, De oratione, 31). Il libro di Tobia merita comunque d’essere riletto integralmente, perché offre molti altri spunti per la vita cristiana. Il vescovo milanese Ambrogio che ne scrive un’opera di commento, non fa altro, in realtà, che trattare in modo diretto ai suoi fedeli di temi sociali. Essi si possono rintracciare anche nel Vangelo riguardo l’obolo versato dalla vedova. È necessario infatti solo non presentarsi al Signore con mani vuote di misericordia, di fede e di castità (Ambrogio, De vidua, 5, 32). Le realtà celesti non si comprano col denaro, ma con l’intenzione e la volontà che si manifestano mediante il denaro, come fece la vedova non trattenendo nulla per sé, ma donando tutto quello che aveva (Giovanni Crisostomo, hom. in Fil 15, 3). Siamo invitati a devolvere al Signore quanto abbiamo, perché nulla di ciò possediamo è nostro; a restituire al Signore i suoi doni con gioia, così come quando con allegria li riceviamo da Lui (Paolino da Nola, ep. 34). Non importa infatti agli occhi di Dio la quantità del denaro, ma la ricchezza dell’anima (Giovanni Crisostomo, De beato Philogonio, 6, 2).
a cura di don Lorenzo Torresi
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Presso il Santuario di Santa Maria della Misericordia di Petriolo, luogo giubilare pro hac vice