Il pensiero del giorno
Il pensiero del giorno
L’episodio di Naam il siro, cioè uno straniero non appartenente al popolo d’Israele, guarito dal profeta Eliseo è di pretesto a Gesù per annunciare che l’umiltà e la fede sono il presupposto per la conversione e permettono a Dio di agire dentro la storia. Ancora una volta Gesù si schiera a favore degli ultimi, che al contrario dei presuntuosi e degli arroganti che pensavano che la sola appartenenza al popolo d’Israele bastasse per la salvezza, e annuncia con chiarezza e decisione il Vangelo causando la crescente ostilità e l’odio che alla fine lo porteranno sulla croce.
don David parroco della montagna
Il volto amorevole del Padre si rivela nel perdono dei peccati, il volto misericordioso di Dio è rivelato dal Cristo che accoglie i peccatori e i pubblicani e fa sentire loro e a noi, la tenerezza di un Dio che non giudica né quando per diversi motivi e per diverse strade qualcuno si allontana da lui, lasciandolo libero nelle sue scelte, né quando, abbruttito, con il vestito lacero, stanco e pentito ritorna a casa. Questo ritorno è motivo di gioia, di festa, merita la reintegrazione nella dignità e nell’eredità della vita eterna.
don David parroco della montagna
Giuseppe, il figlio più amato da Giacobbe che ingiustamente e per avidità viene venduto come schiavo agli Israeliti diretti in Egitto, è immagine del Cristo, il figlio amato del Padre, che viene venduto e condannato a morte per l’avidità di un uomo e per aver messo in luce i peccati nascosti dei farisei e dei capi del popolo. Anche la storia della vigna e dei vignaioli raccontata da Gesù nel Vangelo è parabola della storia d’Israele in cui Dio ha richiesto frutti di conversione ed ha ottenuto la persecuzione e la morte di chi, i profeti, inviava a sollecitare e raccogliere tali frutti. La storia avrà un tragico epilogo perché anche il figlio, l’unico figlio, verrà coinvolto e travolto dall’avidità dei vignaioli. Ma il giudizio di Dio non tarda a manifestarsi e lo fa per bocca degli stessi peccatori che formulano la sentenza: Il regno di Dio sarà loro tolto e dato a chi saprà farlo fruttificare.
don David parroco della montagna
“Maledetto l’uomo che confida nell’uomo” esordisce oggi il brano di Isaia che in altre parole potrebbe intendersi con “non sarà ben visto l’uomo che pone la sua sicurezza nelle cose materiali, in ciò che deperisce e finisce”. Al contrario “Benedetto l’uomo che confida nel Signore e pone in lui la sua fiducia” cioè “sarà amato l’uomo che si fida del Signore e vive della sua provvidenza”. È l’invito a fondare la nostra sicurezza sulla provvidenza di Dio e ad usare delle nostre ricchezze, siano esse meramente materiali, il denaro, oppure spirituali, i carismi, per il bene di tutti: condivisione nella carità. È questo il messaggio del Vangelo nel racconto del ricco epulone la cui colpa è stata quella di non aver condiviso in vita la sua ricchezza nella solidarietà con il povero Lazzaro.
don David parroco della montagna
Il giusto perseguitato è il tema del brano del profeta Geremia che riverbera nel Vangelo di Matteo con l’annuncio della passione: il “giusto” Gesù condannato e ucciso per aver sconvolto la mentalità puritana e farisaica del suo tempo con l’annuncio dell’amore e della misericordia di Dio tradotta nel servizio con gesti di perdono e accoglienza. Il giusto è colui che fa la volontà di Dio anche quando questa passa attraverso l’umiliazione, la sofferenza e la morte, è questo il messaggio che il Signore dà ai figli di Zebedeo che pensavano che annunciare il regno fosse motivo di scalata sociale e di importanza gerarchica. Anche noi siamo invitati in questa quaresima a ad entrare nell’ottica della giustizia intesa come compimento della volontà di Dio.
don David parroco della montagna
L’attenzione ai poveri, agli ultimi nella carità e nell’elemosina, la solidarietà concreta con chi è meno fortunato di noi è uno dei pilastri della quaresima. Per questo il Signore per bocca del profeta, ci invita a cessate di fare il male, a imparate a fare il bene, a ricercate la giustizia nel soccorso delle categorie di persone più deboli e povere. Tutto questo diventa motivo perdono per ascolta l’invito e lo vive nel quotidiano. Alle parole di Isaia dà compimento Gesù dandoci la chiave di lettura della carità che è l’esercizio della virtù dell’umiltà. Tale virtù che ci aiuta a combattere anche l’ipocrisia, ci rende sensibili alle difficoltà e problemi degli altri, perché ci scalza dal centro della nostra esistenza e vi pone l’altro rovesciando il nostro comune modo di pensare e di vivere: dall’essere servito al servire.
don David parroco della montagna
Riconoscere la propria condizione di peccatore è il primo passo della conversione. Il secondo è implorare la misericordia di Dio. Così il profeta Daniele nella sua grande preghiera del cap. 9, dopo la visione della desolazione di Gerusalemme, riconoscendo il peccato personale e del popolo d’Israele, invoca la misericordia di Dio per la città santa, sicuro di essere esaudito. Gesù, invita alla misericordia sull’esempio del Padre. Egli è infatti in termine di paragone: il “come” del Padre si traduce in pratica nella generosità, nella disponibilità e nel dono. Donare e perdonare con generosità, senza calcolo, diventa strumento di misura per ricevere a nostra volta il perdono e quant’altro di cui facciamo richiesta nelle nostre preghiere.
don David parroco della montagna
Chi è l’uomo perfetto? A detta di Gesù ci avviciniamo alla perfezione quando viviamo le beatitudini applicandole alla vita quotidiana, anzi perfetto è colui che sa andare oltre, oltre l’amore per gli amici e fratelli che diventa amore per il nemico, oltre la giustizia umana che diventa gratuità, oltre i rapporti di convenienza che diventano rapporti di comunione. “Siate perfetto come perfetto è il Padre vostro celeste”.
don David parroco della montagna
Il venerdì in quaresima è il giorno penitenziale per eccellenza per questo oggi, venerdì, la chiesa ci propone, attraverso la Liturgia della Parola, una riflessione più profonda su come vivere questo giorno e lo fa richiamdoci allo spirito della conversione che già annunciava con forza il Mercoledì delle Ceneri: non l’esteriorità, l’ipocrisia dei gesti, ma la sostanza delle azioni perché Dio non guarda ciò che appare, ma legge nel profondo del cuore e mette in luce la nostra autenticità.
don David parroco della montagna
Le letture di oggi ci danno da una parte un esempio di preghiera, la supplica di Ester, i cui tre temi fondamentali sono la lode, il ricordo delle meraviglie che Dio ha compiuto, la supplica e la richiesta, dall’altra ci invitano, con il Vangelo, a pregare con insistenza (o meglio con perseveranza), a chiedere a Dio perché Egli, di certo, esaudirà le nostre preghiere.
don David parroco della montagna
Ancora una volta si alza la voce che ci chiama a conversione e così, come Giona chiamò a conversione gli abitanti di Ninive, oggi Gesù stesso ci chiama a conversione. Ciò si traduce nel saper leggere i segni dei tempi e riconoscere la presenza del regno nella sua presenza, presenza di Cristo che ancora opera nella Chiesa attraverso i sacramenti.
don David parroco della montagna
Un breve pensiero che ci accompagna per tutta la giornata e ci aiuta a vivere meglio questo tempo forte della vita della Chiesa.
Un breve pensiero che ci accompagna per tutta la giornata e ci aiuta a vivere meglio questo tempo forte della vita della Chiesa.
Eventi dalla diocesi
Presso il Santuario di Santa Maria della Misericordia di Petriolo, luogo giubilare pro hac vice