Il pensiero del giorno
Il pensiero del giorno
Ci sono molti capri espiatori per i nostri peccati, ma il più popolare è la Provvidenza.
Marc Twain
L’uomo è un pellegrino alla ricerca del proprio cuore, del proprio essere più profondo. Là Dio ci viene incontro, e soltanto a partire da là potremo a nostra volta andare incontro agli uomini.
André Louf
Fratelli, interrogate il vostro cuore, analizzate il vostro intimo, vedete quanto amore si trova in voi, e accrescetelo… Cos’è più prezioso dell’amore? Secondo voi qual è il suo prezzo e come stabilirlo? Il denaro e i beni che possiedi costituiscono il valore del tuo patrimonio. L’amore che hai dentro di te costituisce il valore della tua stessa vita.
Sant' Agostino
Cessino le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere.
Sant'Antonio di Padova

Chi ha poca carità vede pochi poveri. Chi ha molta carità vede molti poveri. Chi non ha carità non vede nessuno.
Primo Mazzolari
Gesù ha proibito una preghiera fatta soltanto di parole (Mt 6,7), ma ci ha insegnato una preghiera fatta anche di parole.
Anonimo
Questa generazione pusillanime ci ha cambiato il Cristo. Non era più il Cristo degli operai, il Cristo che esercitava il suo incessante apostolato presso i poveri, i pubblicani, gli uomini del mondo. Il leone di Giuda si è trasformato in una timida pecora. Nostro Signore, il cui apostolato forte e vigoroso ha ispirato quello dei Paolo, dei Saverio e di tutti i conquistatori di anime, si è mutato in un uomo timoroso e debole che parla soltanto ai bambini e ai malati.
Leone Dehon
Finché non avremo sradicato la violenza nella nostra civiltà, Cristo non sarà ancora nato… La non-violenza è la forza più grande di cui dispone l’umanità. Il mondo è stanco di odio. L’odio può essere vinto solo dall’amore. Opponendo odio a odio, non si fa che aumentarne l’esistenza e la profondità… La bomba atomica? L’affronterei con una preghiera.
Gandhi
Il pentimento di una peccatrice può arrivare ad essere più puro della santa ignoranza di una vergine.
Vladimir Ghika
Mi è toccato, una volta, di vedere alla stazione di Milano un facchino, che, appoggiata la testa ad un sacco di carbone addossato a un pilastro, dormiva beatamente... I treni partivano fischiando e arrivavano cigolando con le ruote; gli altoparlanti davano continui avvisi frastornanti; la gente andava e veniva con brusio e rumore, ma lui – continuando a dormire – pareva dicesse: «Fate quel che vi pare, ma io ho bisogno di star quieto». Qualcosa di simile dovremmo fare noi sacerdoti: attorno a noi c'è continuo movimento e parlare di persone, di giornali, di radio e televisione. Con misura e disciplina sacerdotale dobbiamo dire: «Oltre certi limiti, per me, che sono sacerdote del Signore, voi non esistete; io devo prendermi un po' di silenzio per la mia anima; mi stacco da voi per unirmi al mio Dio».
Giovanni Paolo I

La gioia vera è Dio, perché solo lui è infinito e il cuore umano è sintonizzato sull’Infinito.
Anonimo
La bellezza delle cose non sta nel possederle, ma nel goderle insieme, trasformando le cose in relazioni.
Anonimo
Io sono stato molto vicino, come vescovo, anche a quelli che non credono in Dio. Mi son fatto l'idea che essi combattono, spesso, non Dio, ma l'idea sbagliata che essi hanno di Dio.
Giovanni Paolo I
Non è vescovo chi ama essere capo senza essere utile.
Agostino d'Ippona
Guardati, figlio, se vuoi vincere l'errore: quando non sai, non credere di sapere, ma per sapere impara a sapere che non sai.
Agostino d'Ippona
O Dio, allontanarsi da te significa cadere. Rivolgersi a te significa alzarsi. Rimanere in te significa avere durata nella sicurezza. O Dio, abbandonarti significa morire. Ritornare a te significa svegliarsi a nuova vita. Dimorare in te significa vivere.
Sant' Agostino
Tre cose soprattutto rientrano nelle pratiche religiose: la preghiera, il digiuno e l’elemosina. Infatti, con la preghiera si cerca di rendere propizio Dio; con il digiuno si moderano i desideri della carne; con le elemosine si redimono i peccati; e simultaneamente in tutto ciò viene rinnovata in noi l’immagine di Dio, se siamo sempre pronti alla sua lode, se siamo solleciti nel purificarci, se ci dedichiamo senza esitazioni a sostenere il prossimo. Questa triplice pratica ha in sé gli effetti di tutte le virtù. È essa che fa giungere alla immagine e somiglianza di Dio e rende inseparabili dallo Spirito Santo. Con le preghiere resta integra la fede, con i digiuni la vita si conserva innocente, con le elemosine diventa benigna la mente.
Nella nostra cultura, il digiuno ha perduto la sua valenza religiosa per diventare semplicemente un mezzo di prestanza corporea e di bellezza estetica. Per la Chiesa invece il digiuno ha un duplice significato: la condivisione con i più poveri e la vigilanza nell’attesa del ritorno definitivo di Cristo. Il cristiano è un pellegrino: guai ad appesantire il suo passo verso il regno di Dio. Il digiuno diventa un segno del desiderio di conversione se tende a sottoporre a revisione tutto il proprio stile di vita: uso dei beni, spese, cibo, riposo, divertimento, lavoro, falsi bisogni... È educativo guardarsi “attorno e indietro” nel nome del Signore per cogliere le situazioni di vita (solitudine, sofferenza, ingiustizia, miseria morale), che stimolano alla sobrietà e alla solidarietà.
In ogni viaggio è fondamentale avere chiara la meta finale. L’obiettivo ultimo della Quaresima è favorire la compagnia di Cristo Gesù, condizione essenziale perché la vita si affermi sulla morte. Il cristianesimo non è soltanto una esperienza interiore e soggettiva, ma incide sul vissuto quotidiano di ciascuno.
Giovanni Paolo II amava ripetere che Gesù porta il “Vangelo della vita”. Stando alla “scuola” di Gesù, si impara a ritrovare se stessi e a vivere con più semplicità, a portare la propria croce e a essere veramente felici. Se vuoi metterti al servizio della vita in modo più maturo, fatti discepolo di Gesù, senza riserve.
Eventi dalla diocesi
Presso il Santuario di Santa Maria della Misericordia di Petriolo, luogo giubilare pro hac vice