rosone

Il pensiero del giorno

16 febbraio 2013 Sabato dopo le Ceneri

Il Vangelo di oggi Lc 5, 27-32
27 Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». 28 Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.29 Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola. 30 I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». 31 Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; 32 io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».


Medita
Matteo non si aspettava salvezza, né la meritava. Troppi compromessi, troppe rinunce alla legalità nella sua vita per poter osare tanto. La vita per lui era diventata, ormai, potere e denaro, timore e rispetto da parte degli altri. E invece la sua durezza, l'alto muro eretto per difendere la propria vita si schianta in un attimo, si sbriciola quando vede nello sguardo del Nazareno amore, rispetto, verità. Matteo era abituato agli insulti di chi pagava, attraverso di lui, l'iniqua tassa imposta da Roma imperiale. Collaborazionista e ladro, non temeva lo sprezzo dei suoi amici. No, non meritava alcuna compassione. E, invece, ne riceve. E l'inatteso, e l'inaudito, come sempre, scatena la gioia, produce il brivido: Matteo si scioglie, lascia tutto, fa festa; come Abramo rischia tutto, ma sa di scommettere sul giusto. Amico che ascolti: quando finalmente ti lascerai raggiungere e amare dal Signore? Quando la smetterai di concepire la fede come una specie di tributo da offrire ad un'ipotetica e sconosciuta divinità? Troppe volte ci avviciniamo a Dio come quando compiliamo la dichiarazione dei redditi: meno si dichiara e meno si paga! No, amici, qui è di luce che si parla, di tenerezza e di serenità, di pace e di conversione. Questo Dio che ti viene a stanare per offrirti amore, questo Dio che soffre come un amante ferito quando non viene ricambiato, è lì che mi aspetta. Per quanto tempo fuggiremo l'unica cosa che davvero ci può rendere felici?

Prega
Tu passi, Signore, e continuamente ci chiami a far festa con te. Non importa il nostro passato,
non importa la nostra povertà. Tu passi, Signore e ci chiami a far festa con te.

Un pensiero per riflettere
La vita vissuta con fede, con fede alimentata dal colloquio interiore e dalla grazia di Dio,
non può essere che una vita lieta, una vita serena.
Paolo VI
(A cura dell’Azione Cattolica e Parrocchia S.Rita da Cascia,  Villaricca)

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