rosone

Il pensiero del giorno

I santi sono come tanti piccoli specchi, nei quali Gesù Cristo si contempla.

Nel rapporto con gli altri non saremo mai troppo dolci e troppo buoni nel nostro modo di fare. La dolcezza è la prima delle forze e forse la prima delle virtù.

 

“Dio modellò il mondo davanti a sé, ma esso non stava ritto fino a che non creò il perdono”.

Non mettere mai opposizione tra la preghiera e qualsiasi altra espressione della vita di fede, perché il Regno di Dio non è diviso in se stesso.

Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c’è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero da colpa, è venuto per la liberazione di tutti. Esulti il santo, perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita.

La religione per alcuni è soltanto una componente domenicale della vita, un formale ossequio alle tradizioni di famiglia, un comodo pretesto per non provare l’inquietudine e la fatica della personale conquista della verità, come se la fede costituisse una specie di garanzia, in base alla quale l’uomo si possa ritenere esentato dal dovere di sudare il proprio pane spirituale.

Ogni bambino che nasce porta con sé la notizia che Dio non si è ancora stancato degli uomini.

Non bisogna mai giudicare Dio in base ai balbettii dei suoi servi.

Se non sai riconoscere Cristo nei poveri, non saprai riconoscerlo neppure nell’Eucaristia, perché un’unica fede illumina i due misteri

La volontà di Dio nei nostri confronti resta un mistero insondabile, che eccede sempre ogni possibile progresso della nostra comprensione e si rivelerà pienamente solo nella visione della vita eterna.

Lo stupore! Vi raccomando lo stupore: la meraviglia, come se scoprissimo in ogni cosa qualcosa di nuovo... Scoprite e lasciate che lo spirito esulti di stupore.

Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà.

Se viviamo nella Chiesa dobbiamo fare nostre le preoccupazioni della Chiesa di oggi. E dobbiamo aderire alla sua dottrina al livello di elaborazione a cui è giunta oggi.

E' più facile convertire un peccatore che un religioso tiepido.

Io temo che il cristianesimo sia tentato di trascurare l’essenziale, di voltarsi verso il mondo, verso il successo collettivo, verso la quantità e non verso la qualità pura. Ma ricordo ciò che mi diceva Bergson: la qualità è la quantità del domani!

La vera preghiera non è nella voce, ma nel cuore. Non sono le nostre parole, ma i nostri desideri a dar forza alle nostre suppliche. Se invochiamo con la bocca la vita eterna, senza desiderarla dal profondo del cuore, il nostro grido è un silenzio. Se senza parlare, noi la desideriamo dal profondo del cuore, il nostro silenzio è un grido.

E’ impossibile stabilire un rapporto di amore al di fuori della verità. Ed essere veri significa apparire quello che si è ed esprimere quello che si pensa.

Nulla è saldo in noi. E tutto quello che è saldo in noi, perché Dio ci tiene stretti con la sua mano, momento per momento.

Le nostre chiese sono ancora piene di pagani che vanno a messa...

Fate che non solo all'interno, ma anche all'esterno si veda che portate l'immagine di Gesù Cristo.

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