rosone

Il pensiero del giorno

Venerdì 24 Dicembre: Vigilia di Natale
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Questa sera la nostra  attesa giunge al termine. Così come la promessa dell’Antico Testamento è stata esaudita, la nostra  attesa fiduciosa è ricompensata: è Natale!

Lasciamo spazio alla gioia, alla festa, alla pace!
Questa sera sulla terra è Natale!

Marana-tha, vieni Signore Gesù!

Ma io chi sono? Che cosa potrò dire in modo degno di ciò che si vede? Mi mancano le parole: la lingua e la bocca non sono capaci di narrare le meraviglie di que¬sta solennità divina. Perciò io con le schiere angeliche grido e griderò sempre: «Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace agli uomini che egli ama». Dio è in terra; e chi non sarà celeste? Dio viene pres¬so di noi, nato da una Vergine; e chi oggi non diventerà divino, non anelerà alla santità della Vergine e non cer¬cherà con zelo la sapienza, per essere più vicino a Dio? Dio è avvolto in povere fasce; e chi non diventerà ricco della divinità di Dio, se accoglie qualcosa di umile? Tripudio come i pastori e sobbalzo ascoltando queste voci divine; bramo andare al presepe che accoglie Dio e desidero giungere alla celeste grotta; ardo di vedere il mistero apparso in essa e lì innalzare al cospetto del Generato la voce inneggiante: «Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace agli uomini che egli ama» (Sofronio di Ge¬rusalemme, Le Omelie, Roma 1991, 55-57).


Di età in età «La mia grazia rimane per sempre, la tua fedeltà è fondata nei cieli» (Sal 89,3).
Dal 1010 al 970 circa prima di Cristo. Regno del re Davide, Dio ha stabilito con lui un'alleanza: «Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide mio servo: stabilirò per sempre la tua discendenza» (Sal 89,4-5). Questa alleanza è un seguito di quella con Abramo. Ma nel 587 c'è il fallimento. La monarchia davidica cade sotto i colpi di Nabucodonosor. I sei versetti (su 52) del salmo 89 non ricordano soltanto questa alleanza con Davide. Vogliono anche mostrare che, malgrado il fallimento, Dio rimane fedele alla sua alleanza «di età in età» (Sal 89,2). Da qui l'attesa di un Messia, «figlio di Davide». Nei Vangeli Gesù qualche volta sarà chiamato così (Matteo 20,30). Oggi, abbiamo superato la soglia della Nuova Alleanza. Essa si realizza in Gesù Cristo. Il suo sangue, il sangue dell'Alleanza Nuova (Luca 22,20) è versato per la moltitudine (Matteo 26,28). Non si tratta più di una discendenza come quella di Abramo, né di soggetti come quelli di Davide, ma della moltitudine degli uomini. L'amore di Dio è fedele, talmente fedele, che non si lascia racchiudere in alcune struttura sociale e si spande a tutta l'umanità.

Oggi, abbiamo superato la soglia della Nuova Alleanza. Essa si realizza in Gesù Cristo. Il suo sangue, il sangue dell'Alleanza Nuova (Luca 22,20) è versato per la moltitudine (Matteo 26,28). Non si tratta più di una discendenza come quella di Abramo, né di soggetti come quelli di Davide, ma della moltitudine degli uomini. L'amore di Dio è fedele, talmente fedele, che non si lascia racchiudere in alcune struttura sociale e si spande a tutta l'umanità.

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